LA CUCINA ITALIANA 1938

LA CUCINA I TAL I ANA • Pag. 2 vivwvvvvvAvvvvvvvAAwrtw 1" Novembre 1938-XVII coiicmiia clctncòhca e autarchia È tipico della donna italiana quello spirito di collaborazione e di solidarietà con l'uomo, ai fini della Nazione che ininterrottamente si co itinua per i secoli dagli esempi dell'antica Roma, con uguale virtù di comprensione e di sacrificio, con identiche capacità d'inventiva, e forza di persuasione, consistente in quella parti- colare grazia serena e forte, tutta e sola della donna italica, equilibrata miracolo- samente fra la maschia saldezza e. la te- nera morbidità femminile. Il contributo che la donna ha portato ad ogni situa- zione della storia dei nostro paese è ine- stimabile, ed è tanto più prezioso ed ef- ficace, in funzione del massimo di com- pattezza e di unità dei voleri, in quanto non si è mai sovrapposto a quello degli uomini, non ha agito parallelamente ad esso, non si è svolto in forma program- matica con intendimenti polemici di equi- librio o di superiorità di sessi, come è avvenuto presso altri popoli ma ha per- meato la vita sociale degli uomini, si è elasticamente adattato alle situazioni sto- riche e alle condizioni naturali, ha vi- brato alle stesse idealità, riuscendo così ad un alto valore di coefficiente morale' nella vita tutta intera della nazione. il Fascismo, in quanto rivoluzione mo- rale, rinnovatrice delle coscienze, ha avuto una larga risonanza nell'animo della don- na, alla quale sono, massimamente oggi, affidati compiti della più grande impor- tanza. Il sentimento della responsabilità che nella donna italiana è altissimo, il suo at- taccamento alla famiglia, la sua coscienza dello Stato, il suo senso della tradizione, che la fa custode gelosa del patrimonio di idee della razza, potenziato nel clima di intensa spiritualità dell'Impero, la pon- gono in linea, dovunque e comunque si lotti per la grandezza d'Italia. Che per lotta si debba intendere la vita medesi- ma è ormai chiarito alla coscienza di tutti dalla nuova concezione morale. Lotta, che per assumere nel suo assie- me le proporzioni delle grandi vittorie, come quella appunto di un popolo che rintraccia il filo della sua storia e si ri- conduce all'attuale posizione di grandezza politica, si vale delle singole battaglie che ognuno di noi quotidianamente com- batte e che tutte convergono verso il me- desimo fine. •> Uno degli imperativi della nostra co- scienza nel momento presente è l'autar- chia economica. La donna ha molto da fare in questo campo, e può e deve riuscire di grandis- simo aiuto alla risoluzione dei problemi autarchici generali Nelle stesse pareti domestiche, nefla cucina medesima, la donna elimina l'inutile spreco di mate- riale combustibile, di gas, di luce. Ri- duce al minimo indispensabile il consumo di « fior di farina », sostituendolo con farine succiate di altri cereali, elimina piatti che richiedon» l'impiego di vivande importate, prepara con amorosa premura, e rende più grate colla sua invt ntjva pie- tanze altrettanto nutrienti eh- la carne, perchè sa che Te carni, specialmente bo- vine, non debbono consumarsi in misura eccessiva, affittisce i piatti di pesci, co- nigli, cacciagione, si serve più spesso che per ¡'innanzi del riso vincendo la diffi- denza degli uomini colla sua bravura di cuoca, insegna a fare a meno dei dolci (anch'essi richiedono forti quantità di fa- rina, di latticini ecc.) e soprattutto fa que- sto, non solo con l'innato e giusto senio di una parsimonia che torna a vantaggio della casa, ma con uno spirito di com- prensione dei problemi dell'ora, con un sentimento di appartenenza di sè a qual- cosa di più grande e di più vero della famiglia stessa, infine con la consapevo- lezza di essere anch'essa una cellula at- tiva del grande organismo della nazione. In vista di questo ideale, essa preferisce, anche quando le sue condizioni finanzia- rie glielo consentano, eliminare ogni spre- co e ridurre il più possibile ogni consumo voluttuario, quando questo incida sul pa- trimonio delle materie prime più prezio- se. Essa p'ensa che di alcune cose si può fare a meno, altre si possono sosti- tuire facilmente e con eguali risultati. Solo le si richiede una maggiore pazien- za, una maggiormente vigile sollecitudine. Ma sono qualità sue proprie e non ha da fare altro che richiamarle dal fondo della sua indole stessa, ove si siano assopite, non ha da fare altro se non chiamarle a raccolta, tenuta desta e attenta dal senti- mento della sua missione. È inutile mo- strare in quali e quante occasioni (infi- nite!) può essere di aiuto validissimo alla realizzazione di quel grandioso piano di indipendenza economica, senza della quale nessun popolo può dirsi veramente libero. L'idea medesima di un « dovere », pre- sente in ogni atto della sua giornata ca- salinga, gliele additerà di volta in volta e le sarà caro seguire una strada che fa più preziosa la sua funzione di fulcro della vita familiare. E sopratutto la sua opera non deve essere' mai disgiunta da quella quiete della persona e grazia dei modi, da quella assistenza affettuosa che fa accette perfino le cose ingrate e in cui risiede l'altissimo valore dèlia missione della donna nella famiglia e nella nazione. Non si tratta di fare della « rettorica », nè di condire le pietanze con detti sen- tenziosi: il sorriso è la sua grande forza persuasiva, l'arma che porta i compimen- to la sua nobile battaglia. Questo si chie- de alla donna italiana, a fianco delle gravi responsabilità della educazione dei figli, del mantenimento della compagine fami- liare sulla quale poggia, come su neces- sario pilastro, l'organismo dello Stato. La donna italiana già si è posta su questa via, perchè in tutto è degna delle grandi ore che vive e di quello spirito volontari- stico che è l'aspetto più vivo e costrut- tivo del fascismo. Una sensibilità vi- brante, una costanza e resistenza sempre deste e sopportatrici d'ogni ostacolo, una intuizione felice del « momento » e una sanità morale e fisica che è tutt'uno colla nativa bontà, fanno sì che il complèsso problema dell'autarchia possa far conto su di lei, come su valida coli, boratrice, per una rapida e vittoriosa soluzione. Eleonora della Pura Così faci li ad allevare, così poco costosi a nutrire. ..

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