LA CUCINA ITALIANA 1938
LA CUCINA I TAL I ANA - Pag. 6 aa/vwwwvwvvvwvvwv^^ 1° Novembre 1938-XVII * Volfango Goethe Come la conobbe Enrichetta Hunger f u per sei mesi la cuoca di Volfango Goethe, e i suoi servigi furono così utili al grande poeta e filosofo tedesco, che la Hunger può considerarsi come benemerita del- l 'attività letteraria del Grande. Oltre a preparare dei manicaretti, l 'Enri- chetta seppe dar motivi di ispirazione all ' illustre ospite dei suoi padroni, i li- brai Fromann. Essa era appunto dome- etica in casa Fromann, dove Goethe era spesso invitato; l 'ambiente di cul- tura di casa Fromann oltrepassava lo studio la biblioteca e i l salotto e com- prendeva, come si vedrà, anche la cu- cina. Enriéhetta aveva conosciuto Goe- the in un modo curiosissimo; i l Poe- ta era, come si sa, compitissimo, e un giorno, entrando, a Jena, nella casa degli amici Fromann, vide una porta che stava per aprirsi: si tirò da parte per far passare la persona che s'indo- vinava dietro la porta, ma non fece tanto presto, sì che la persona, che era l 'Enrichetta, la quale portava una brocca d'acqua, cadde e bagnò il ve- nerato capo di Goethe. Accorsero le donne dei Fromann e Goethe fu a- sciugato alla meglio con delle salviette; i l poeta non si inquietò per questo e anzi nei giorni seguenti domandò della Enrichetta ripetutamente e, si dice, as- saggiando un dolce fatto dalla stessa lodò la sapienza cucinaria di lei. £a felicità perfetta Quando poi espose alle signore Fro- mann le sue lamentele sui ristoranti di Jena lodò ancora le mani dell 'En- riclietta talché i Fromann non esita- rono a destinarla a Goethe, come cuoca particolare. Durante sei mesi Goethe ebbe una « felicità di stomaco » perfetta : quan- do Enrichetta arrivava al mattino con la minuta Goethe l 'accoglieva con belle parole e aveva sempre qualcosa di bel- lo, f iori, quadri o poesie da farle am- mirare. Enrichetta non era però donna in- col ta; alla sapienza cucinaria unì buon L A C U O N A . . . m B I B L I O T E C A CMj/ia en&ea eideine : quella di poetile senso letterario e artistico. Intorno al 1800 si sparse la notizia della sua mor- te e i giornali fecero gli elogi della « cuoca di Goethe ». La Enrichetta al- lora indirizzò al letterato Carlo Stordì che aveva scritto il migliore articolo necrologico su di lei, e nel quale ri- conosceva l 'importanza sociale che t possono assumere le cognizioni di cu- cina, una lettera molto spiritosa e sen- sata. Una lettera della presunta morta In questa lettera, dopo aver spiegato come mai ella fosse diventata la cuoca di Goethe per essersi trovata in casa dei Fromann, la Enrichetta conclude- va ringraziando la sorte che l 'aveva messa in condizione di servire un tan- to uomo. D'altra parte la casa dei li- brai Fromann era un ritrovo delle ce- lebrità dell 'epoca e la sapienza cucina- ria dovette aver la sua parte nei suc- cessi editoriali della famigl ia. Chiuden- do la citata lettera, la Enrichetta rin- graziava allegramente delle espressio- ni d'elogio e spiegava come non fosse morta, ma avesse cessato il suo ufficio di cuoca di Goethe, essendo questi par- tito per Donburg. La lettera allo Stor- dì finiva così: « In seguito mi maritai e disgraziatamente la ben fornita di- spensa di casa Fromann non l ' ebbi più a disposizione. Io vi ripeto, Signore e venerato maestro, i miei ringraziamen- ti per la gioia che mi avete procurato prima che arrivasse per me l'eterno ri- poso. I miei bambini mi amano tal- mente che mi vorrebbero rendere im- mortale. State sano, felice e contento fino al termine dei vostri giorni come io vi auguro. Vostra riconoscente En- richetta Hunger, vedova ». Come si ve- de la Enrichetta sapeva anche scrivere con garbo: ella certo meritò le lodi dell'anticipato necrologio ed ebbe, co- me cuoca, la soddisfazione tli vedere apprezzati come si doveva i suoi mo- desti servigi. Goethe da parte sua la immortalò in alcuni sonetti e la raffi- gurò nel personaggio di Ottilia delle « Affinità Elettive ». Albertina S. Alberti Uf.l Ptopon. Industria Cereria Berloneinl-fl&rnamo, fa bianche Se mani e linda la casa 1 i n d u s tar i c e r a ar i l . b e r t o n c S T ^ b e r s aom j Anche voi aveie bisogno del Tergiman, il meraviglioso sapo- ne che cancella ogni macchia. Vernici, grasso, olio, inchiostro sotto l'azione del Tergiman non lasciano traccia. Smalti, marmi, utensili, posatario diventano puliti e brillanti. Non conlenendo corrosivi, il Ter- giman jjon rovina l'epidermide, ma la rende morbida e bianca. Provatelo. PER LA CASA E PER CHI LAVORA
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