LA CUCINA ITALIANA 1938
LA CUCINA ITALIANA • Pag. 16 wvvvvvvivi / wiwwvv ' Wm / vwvvwa ^ 1° Novembre 1938-XVII Corrispondenza fra le abbonate L'abbonata signora Concetta Farina si rivolge a tutte voi, per chiedervi un grande favore. Vuole regalare tutte le annate di « Cucina » rilegate, alla figliuola che è una giovane sposina « che farà te- soro di tanti preziosi consigli e ricette », Ma perchè i volumi siano completi manca, alla signora Farina, la copertina del 1937. Si rivolge a voi... C'è qualcuna che, pre- vio il rimborso delle spese postali, può inviarle questo gentile dono^ Grazie a tutte. Potrete indirizzare alla nostra Segreteria, che spedirà poi all'ab- bonata in questione. P. C. - Abb. 20864 ' Roma. — Il tuo nome dovrebbe essere scritto nell'albo d'oro della « Cucina Italiana »! Non è forse la prima volta che mi scrivi; la tua calligrafia non mi sembra nuova. Comunque, basta la tua lettera a palesarmi, non solo un forte attacca- mento alla rivista, ma anche aspirazioni e convinzioni che ti fanno tanto onore come donna e come massaia. L'indifferenza, anzi lo scetticismo, che ti hanno portato — come dici — un po' di pena al cuore, li ho riscontrati an- ch'io, non dubitare! E anch'io ho fatto su di essi le più malinconiche conside- razioni. Che vuoi farci! È questione di sentimento! Ammiro il fervore di propaganda che ti anima nei riguardi della « Cucina » e mi auguro che si mantenga sempre così caldo e per noi prezioso. Grazie dei molti indirizzi che ho ri- messi all'amministrazione. Scrivimi presto, e fammi sapere se le due care sposine hanno gradito il tuo pensiero così accetto, e con ragione, alla « Cucina » ed a me. Cordialità affettuose e, invece degli os- sequi, troppo cerimoniosi fra noi, un ab- braccio. F. L'abbonata Germana Gillardi dà la ri- cetta di un liquore da farsi con la limo- narla o limonina. È proprio questo l'al- bero che produce le foglie da adoperarsi per quel liquore? Desidero conoscerne il nome tecnico per non sbagliare, dato il caso che fosse conosciuto sotto un altro nome. Abb. 21492 Rispondo all'abbonata 55887. —• Eccovi la ricetta della salsa remolata. Aggiungere a 150 gr. di salsa maionese, mezzo cuc- chiaino di senape del commercio, prefe- rendo però quella dolce, 30 gr. di ce- triolini, 10 gr. di capperi, una mezza cuc- chiaiata di prezzemolo, cerfoglio ed estra- gone in minima quantità, il tutto tritato finissimo; per ultimo si unisce mezzo cuc- chiaino da caffè di pasta di acciughe. Ed ora chi può darmi la ricetta del liquore di cacao? L'ho gustato recente- mente da una mia amica che ne era l'autrice ma che non volle darmene , la ricetta dicendomi che era una sua specia- lità (ma non l 'ho bevuta!). Il liquore, che aveva spiccato sapore di cioccolata, si presentava limpido e di buon colore ambrato. Cordialissimi saluti alle ignote e pur care amiche abbonate della « Cucina Ita- liana ». Giuseppina Albertini Verga. (N. 24717) Milano - Via P. Andreani, 6 A t Puntino nel mondo » ho pensato molto a te mentre, ero in campagna, in un angolo delizioso della nostra bella Italia benedetta da Dio, ad 8 Km. da Sanremo, tra i fiori. Vedessi, Puntino, che abbondanza di garofani! Prati interi bianchi, poi altri con tutte le gradazioni del rosso e del rosa! Con il pensiero ti ho inviato un fascio di garofani scarlatti : una nuova creazione alla quale hanno dato un bel nome: amore! E poiché mi hai presentato il tuo fidanzato mi permetto darvi un consiglio: nel viaggio di nozze fate una capatina a Sanremo e dintorni, sarà una splendida cornice alla vostra felicità. Ora cominciano a fiorire gli anemoni, un fiore delicato che, in compenso del profumo, ha una grande varietà di tinte: e le profumatissime mammole. Poi ver- ranno i mughetti, i ciclamini, i ranun- coli ed altre varietà. In mezzo ai prati variopinti si elevano altissimi e severi gli alberi del nostro piccolo oliveto: i passanti li osservano ed esprimono la loro ammirazione, i no- stri nei varii dialetti d'Ital i e gli stra- nieri nella loro lingua. Un affetto di famiglia mi lega a quei vecchissimi alberi e passo tra essi le mie giornate. Come vedi, seguendo il tuo gen- tile invito, ho parlato di me... anche troppo! Ora rispondo alla tua' domanda: stai certa che riuscirai nella tua aspirazione e farai felice il fortunato compagno della tua vita; e sarai anche una buona mas- saia. Nei tuoi riguardi divido il favore- vole e lusinghiero giudizio dato dalla no- stra Frida, perciò attendi tranquilla e se- rena il giorno delle tue nozze, cara e buona creatura! Grazie di avermi scritto ancora, non temere di annoiarmi chè in- vece è per me una gioia leggere le tue belle e buone espressioni: tu pensi al tuo avvenire, io al mio passato, pur.; con que- sta grande differenza, i nostri cuori si sono incontrati e compresi. T i abbraccio. Orsolettcl Sorride la mamma fel ice della letizia del suo gr;;sso figliuolo
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