LA CUCINA ITALIANA 1938

1° Dicembre 1938-XVII W V V V V I A A A A W V W V V V M p a g , n . L À CUC I NA I T A L I ANA in uso per la biancheria finissima. Stendi il pizzo fra due teli, assicuralo con qualche punto, e lava con acqua tepida e leggiermente alcali- nizzata, o insaponata: soffrega lievemente ma non torcere e non strizzare. Quando hai ri- sciacquato stacca il pizzo dai due teli e stendilo ad asciugare su un telaio, o con pùnte da di-; segno sulla tavola da stiro im'bottita. Stira poi alla rovescia, con ferro non troppo caldo. Cor- dialità. MENO NE HO. .. - Bologna . — Il camembert è un formaggio originario... del Camembert, in Normandia. E' stata una massaia di Vimoutiers, certa Maria Harel, che l'ha inventato. Lo so perchè ho letto tempo fa che un dottore ame- ricano, avendo fatto fortuna col consigliare ai suoi ammalati di mangiare formaggio (non di- menticare che era ariiericano !) ha dato una certa quantità di dollari perchè fosse eretta una statua... a Maria Harel. Ma perchè, scusa, ti interessi tanto del camembert? Non sai che i formaggi italiani sono i più squisiti e più salu- bri del mondo? BESSY - Firenze . — Mi spiace, ma per ora abbiamo comprato soltanto le lezioni per il ta- glio degli abiti da bambini. Quando le avremo esaurite ti procureremo le altre. Contenta? Quan- to alla pasta sfoglia, è tutta questione di garbo, di metodo, e di pazienza. Le operazioni sono quattro: prima si scioglie la farina nell 'acqua, formando un pastone omogèneo. L' impasto deve esser fatto rapidissimamente, con le dita della mano destra possibilmente -infrescata, prima, in acqua fredda. Non più di 5 minuti deve du- rare l 'operazione: dopo ci che bisogna incor- porare nella pasta il t r r ro, avendo cura che esso sia « della stessa densità della p-.iSta ». Se il burro è troppo duro, occorre lasciarlo prima intiepidire nell'atmosfera della cucina. L T na volta incorporato il burro, bisogna rendere omogena la mescolanza, col matterello. Lavorare bene la pasta, perchè risulti proprio uguale in tutte le sue parti. E' questa la cosa principale. Poi, la cottura va fatta in un forno molto caldo, e con calore proveniente dal basso. Il tempo della cottura varia a seconda degli usi a cui si vuol destinare la pasta sfoglia. Adoprare fa- rina buonissima: lavorare al fresco : negli inter- valli di riposo, conservare la pasta in un luogo freddo. Ricoprirla con un telo per evitare che l'aria la prosciughi: non mettere a contatto della pasta il ghiaccio, se no il burro si solidifica e la farina no, il che da luogo ad uno squilibrio di densità che occorre evitare. Dos i: su 500 gr. di farina occorrono 500 gr. di burro, 3 decilitri d'acqua (300 grammi circa) e 10 grammi di sale. Se occorrono altre spiegazioni, sono qui. ABBONATA 72477 - Sassari . — Cara signora, i numeri smarriti dalla Posta vi sono stati ri- spediti: se ne mancassero ancora reclamate e avvertiteci chè anche noi reclameremo. Quanto ai libri, non ci avevate detto che li volevate usati. Librerie d'occasione, a Roma, ce ne sono parecchie: ve ne manderemo gli indirizzi per cartolina. ABBONATO C. 12401 - Legnago. — Non esi- ste, purtroppo, un metodo scientifico per elimi- nare la fragranza troppo acuta che dalla cucina invade le altre stanze, quando si frigge il pe- sce. L'odore del pesce fritto, così gustoso quan- do si ha fame, così sgradevole quando si ha mangiato, è come l 'amore e il raffreddore: non si nasconde. L'unica cosa da fare è adoprar, ogni volta, dell'olio nuovo, ossia evitar di adoprare olio che abbia già servito per fritti precedenti. Friggere con molto olio, a porte chiuse: frig- gere rapidamente, con fuoco vivo. Sgrondaie il pesce, aspergerlo di sale minuto, tenerlo vicino al fuoco... e aprire la finestra di cucina finche il puzzo non se ne sia andato. Purtroppo» la fri'ia scienza domestica si ferma lì. Tanti saluti cordiali. ABBONATA DI GIOJOSA : 23933. — Grazie anche a te, amica gentile I ABBON. 13827 - Torino, — Libri per im- parare anche da soli la lingua francese ce n'è molti : naturalmente si tratta di imparare a leggere e scrivere, chè per parlare tanto var- rebbe seguire, come gli eroi di Woodehouse, un corso di lezioni di nuoto per corrispondenza. Vi consiglio di rivolgervi ad i na qualunque li- breria, a meno che non vogliate scrivere, pre- gando che ve lo mandino contro assegno, alla grande libreria della nostra collaboratrice Mar- coaldi, via Nazionale, Roma. AMICA LONTANA. — Tre domande: ma temo di non poter dare tre risposte. Per ciò che concerne la brutta sorpresa che molte signore hanno, di trovar le pelliccie a lungo pelo un. po' opache e prive di brillante, dopo la conservazione estivale, consiglio di inumidire leg- germente le pellicce con -un pannolino bianco appena bagnato, e di raddrizzarne il pelo con una lamina metallica ben calda. O se no sfre- garle, nel senso del pelo, con uno straccio im- bevuto di petrolio. O se no vedi cosa ho scritto alla fedele di Foggia. Per dare una bella doratura ad una cornice... non 'cè che l'indoratore. E' una di quelle ope- razioni che difficilmente riescono anche ad una massaia paziente e accurata. Ad ogni modo: 27 gr. di sale ammoniaco e 12 di mercurio, messi in un recipiente ermetico a scaldare al fuoco, poi gettati in un vaso di terra colmo d'acqua fredda : si amalga'm'a il miscuglio e vi si ag- giunge una soluzione di gomma. Puoi provare anche con la bronzina del commercio, ma... Per i tacchini, vedi che cosa ho detto alla stessa fedele abbonata pugliese. Comunque, sono a tua disposizione. Affettuosi saluti. Nina -gUCCHElffl LO ZUCCHERO E' UN ALIMENTO FONDA MENTALE DELL' AUMENTAZIONE.DOTA TO DI ALTO POTERE NUTRITIVO 'PkfauarìÌtT dire. che non è un. condimento', ma. è un alimenhperse,ste#str.cAe accresce ilpehre- nutritiva di tutte, te compoiizieni, alle quali par. * ' a,sp&cie le marmellate ¿k. frutta, seirtm' LA QUOTA DI ZUCCHERO deve e&ere tenuta costante in> tutte le alirnen? tazioni, come una, quota, atta nutri- zione,, didewy potere corroh&r&rite ed equi» libratore dell'orgam-Mno-.

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