LA CUCINA ITALIANA 1938

1° Dicembre 1938-XVII mv ww i / w v v w v v v v v aw i^ Pag. 13 • L À CUC I NA I T A L I ANA il tuo matrimonio è prossimo? T i auguria- mo ogni felicità. Quanto alla domanda che ci fai a prò- posito del tuo corredo, non c facile darti una risposta concreta. Non in tutte le re- gioni d'Italia si hanno, in fatto di corre- di, gli stessi criteri. Nel mezzogiorno le famiglie sono ancora fedeli alla vecchia usanza dei « corredoni » che assicurano ad una sposa biancheria per tutta la vi- ta, con una rimanenza, spesso notevole, per le figlie sue. Nel desiderio d' inviare alla signorina Campana, che ci ha chiesto qualche con- siglio a proposito del suo corredo, una risposta concreta, ci siamo rivolte per informazioni ad alcune abbonate del mez- zogiorno. I dati più esatti ce li ha forniti una nostra amica abruzzes; dalla quale abbiamo saputo che in quella regione, per la biancheria personale, è d'uso con- fezionare un dozzina di capi per ogni specie d' indumento. Quanto alla bianche- ria da tavola e da letto si consiglia alla signorina Campana di prepararsi come quantità proporzionata al numero dei suoi lenzuoli (50), un trentina di federe, tre dozzine di asciugamani, una dozzina di tovaglie coi relativi tovaglioli Quando si tratta di biancheria da ta- vola e da letto, una sposa può regolarsi a seconda dei propri mezzi; e se questi glielo permettono, può abbondare in numero finche le pare. Un armadio ben fornito di lenzuoli tovaglie, ecc. è stato sempre e sarà in ogni epoca, ragione di orgoglio per una massaia. D'altra parte se le possibilità finanziarie sono limitate, si fa quello che si può. Quanto alla bian- cheria personale riteniamo che esagerare nel numero dei capi, non convenga. Pri- ma di tutto non è dato prevedere a quali cambiamenti fisici può andar soggetta uiia donna dopo il suo matrimonio. Esili fan- ciulle che, nell'acconciatura nuziale, ave- vano la grazia eterea delle silfidi, sono divenute in poco tempo maestose matro- ne, che, nell'impossibilità d'indossare gli indumenti confezionati con tanto amore quand'erano signorine, hanno dovuto far- si un nuovo corredo. E poi con, la moda che cambia, e rinnega oggi quello che ieri ci aveva imposto, anche la bianche- ria personale da donna subisce trasfor- mazioni rapide e complete... F, quando è passata di moda, neanche le nonne, ai nostri tempi, vorrebbero indossarla! F. Mariti esemplari ABB. 20864, Roma. — Ricevesti la mia lettera? Vorrei che essa ti avesse espres- so tutta la gratitudine che provo per te e per il tuo sposo. Sarei stata contenta lo stesso dei nuovi numerosi abbonamen- ti, anche se ci fossero venuti solo per ope- ra tua. Ma che un uomo possa avere spie- gato per la « Cucina Italiana » tanto fer- vore di propaganda, mi sembri un fatto confortantissimo. Bisognerebbe che molti dei mariti delle nostre amiche avessero per la Rivista un interessamento così fat- tivo. Salutalo di nuovo il tuo sposo: e di- gli che anche il suo nome sarà scritto vicino al tuo, nell'albo d'oro della « Cu- cina Italiana ». L'Ammin'.strazione ti ha spedito un pacchetto di profumerie. F. Torta di castagne La signora Antonietta Gazzanìga, via Eupili, 4, Milano, ci scrive: »¡Ringrazio tanto la Direzione pel posticino che, son certa, mi farà nella Corrispondenza fra le abbonate. Ho spedito il rinnovo pel 1939, lieta di essere fra le prime, a farvi cosa gradita. E ora, care abbonate, chi di voi vorrà essere così gentile da mandarmi qualche buona ricetta di torta di castagne, di cui ho avuto un abbondante raccolto? Ecco che cosa desideravo chiedervi, attraverso questa cara rubrica. Grazie a chi vorrà certamente rispondermi. Affettuosità a tut t e ! "• Antonietta GaZZaniga Liquori e libri Germana Gillardi. — Il liquore al qua- le accennate è veramente preparato con foglie di limoncina o erba I uigia (nome latino: Verbena triphylla, da non confon- dersi colla verbena — verbena anche in latino — gentile fiore profumato delica- tamente, che fiorisce da maggi« aìl'autun- ' no inoltrato). Concetta Daniele, — Sono lieta poter- vi dare le indicazioni che desiderate in- torno al bel libretto della sigrora Ernesta Brizi Orsenigo. Lo potrete avere inviando cartolina vaglia di C. 5 al R amo Edito- riale degli Agricoltori, Palazzo Marghe- rita, Roma. Esso si intitola : « Il libro del- la massaia ». Giuseppina Alberimi Verga Il « vero cotone » C ' è qualche gentile abbonati che mi possa dire dove potrei trovare del vero cotone, da far tessere delle guide coi cenci? ho già mandato due sacchi di cenci al telaio (in un paesino di montagna) ma il cotone che ho inviato non reggeva ai colpi del telaio e si sfilacciava tutto. Sarei tanto tanto grata a chi potesse, fra voi, indicarmi dove potrei trovarne di resistente. Saluti infiniti a tutte. Paola Barbasinì Aulla (Massa Carrara) All 'abbonata 24793, che domanda il ti- tolo e l 'autore di un galateo adatto per giovanetti, l'abbonata 44982 suggerisce « La buona educazione » di Albino Car- magnola (Libreria Salesiana, Editrice, To- rino), ed anche « Il Codice della Corte- sia e della Gioia » di G. Borbone (Libre- ria Editrice Ticci, Siena). Li e t i d'aver fatto cosa gradita attraver- so questa cara rubrica invia saluti cordia» lissimi e auguri a tutte SERVIZI DA TAVOLA P O R C E L L A N E T E R R A G L I E S O C I E TA' C E R A M I C A RICHARD-IGINOR SEDE CENTRA L E: M I L A N O

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