LA CUCINA ITALIANA 1938
1° Di cembre 1938.XVII Vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv^^ Pag. 15 • LA CUC INA I T A L I ANA INDUSTRIA CERARIA I, 8ERÏÛNC1NI • BERGAMO mente e che il sapere che a Milano esi- steva un posto magnifico da lui ignorato dove facevano dell'ottimo minestrone, era una cosa intollerabile per lui e che non ci avrebbe dormito. Fo-tunìtr.mente l'ora tarda e il pensiero che era in ritardo di quaranta minuti a un appuntamento im- portantissimo lo decisero a lasciarci non senza giurare che ormai lo scopo della sua vita era trovare i| locale famoso e che se vi avesse poi trovato anche un mine- strone così buono come quello che gli avevo descritto mi avrebbe benedetto tut- te le sert che ancora gli restavano. Era toscano, ma avev: la moglie milanese e vendeva il proprio vino a Milano e pro- vincia. A questo punto. .. - « più chi il dolor po- tè il digiuno » e così Mariolina ed io en- trammo nel primo localetto che ci si pre- sentò dinanzi. Avevamo appena adden- tato un primo panino, quando un signo- re mi si avvicina con aria misteriosa e mi domanda a bassa voce: « E' questo? ». « Cosa? », domando io. « il locale che cercavate » dice lui. « Ma voi come sape- te? », domando io. « Ecco, risponde lui imbarazzato, io mi trovavo in quel caffè dove avvenne la discussione, e, entusiasta del minestrone, mi son permesso di se- guire la vostra conversazione. Poi quando siete usciti, vi ho seguiti eoa la speranza d'essere anch'io partecipe della scoperta. Perdonatemi ». Consolai quel disgraziato vittima an- che lui del minestrone e. .. son tornato a Roma senza averla riassaggiato. Questa storia è vera dall'a alla zeta. Ho perduto il foglietto sul quale avevo tutti i nomi dei caffè visitati; se lo ritroverò te lo manderò per prova », Fu davvero un supplizio di Tantalo quello, ma se avessero ricordato questa frase avrebbero trovato il locale. Invece. .. Invece la cugina Lia mandò loro la ri- cetta che Si fece dare proprio dal cuoco di quel centralissimo e visibilissimo risto- rante: ma due sposini in viaggio di noz- ze, che vedono, se non il loro amore? Ed ecco la ricetta: Fare un battuto fi- nissimo con un etto di lardo, 15 gr. di ventresca di maiale, tre spicchi di aglio, un pezzetto di cipolla e quattro foglie di salvi^. Tagliare a pezzetti 4 gambi di se- dano con le foglie se sono belle verdi. Sminuzzarli con la mezzaluna assieme al battuto (lavare molto bene il sedano pri- ma di tagliarlo). Mettere in pentola con acqua fredda (se si Vuole sia più digeri- bile), oppure friggere il battuto prima (se si vuol più gustoso) e metterlo nell'acqua con fagioli freschi, cotenna t: gliata a li- stine, due patate, due carote, un pezzetto di zucca intera. Far bollire adagio tre quarti d'ora. Aggiungere cavolo, se te- nero e bianco (se è duro metterlo un po' prima). Quando tutto riprende a bollire si aggiunge il riso o la pasta. A metà cot- tura levare patate, carote e zucca, schiac- ciarle con la forchetta, unire una man- ciata di prezzemolo, un cucchiaio di for- maggio, salsa di pomodoro o pomodori freschi tagliati a pezzi e senza semi e fi- nire di cuocere. Lasciar riposare due minuti prima di servire. Ulna Sliaouetta Rinnovate in tempo l'abbonamento alla CUCINA ITALIANA Uf.f Propag. Berloncini • Bergamo. ì a v n A a © o n *» « i t t 7GIA AUTOBUCATO ITALIANO
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