LA CUCINA ITALIANA 1938
EA CUC I NA I T A L I ANA - Pag. 22 VVAAAAVÍA*A/IAAA/VIA/V\AAAA'\AV^^ I o Dicembre 1938-XVII L'Assunta ha mutato pettinatura. Quando venne a servizio da Rosetta, i capel li le scendevano sul col lo in una breve massa compatta, arricciata e in- crespata da una mezza permanente. Ora i l parrucchiere le ha rimboccato la chioma a tergo in una specie di « cornicione » che si al lunga verso gli orecchi; e, al sommo della fronte, le ha messo un gruppo di roccol ini, eretto come la cresta di un pennuto in fregola di conquiste. L' ambi z iosa servetta porta in capo con molta soddisfazione quel la soffice architettura. Quando crede di non es- ser vista, s ' indugia in salotto fra due specchi, uno ri f lettente l 'al tro, e si avan- za e retrocede e si rigira, per aver mo- do di rimirarsi da tutte le part i. Per quanto buon volere ci metta, io non riesco a vedere nel cornicione e nel la crestina di roccoletti la pecularietà che tanto soddisfa la smania di eleganza de l l ' ex pecoraina. Quel la pettinatura, al l 'opposto, mi sembra così barocca che, guardandola, non posso fare a meno di filosofare sulla disinvoltura con la qua- le non di rado le donne s ' imbrutt iscono al lo scopo di farsi più bel le. E di que- sta specie di daltonismo della vanità femmini le ha dato prova una conoscen- te di Rosetta, una giovane steno-datti- lografa che f ino ad ora mi era sempre parsa una bel la donnina. Di lei mi pia- cevano sopratutto i capel l i, ondeggian- t i , quasi negl igentemente, in una zaz- zeretta che aureolava la bionda testo- l ina di giovani le vaghezza. Ier i, nel rivedere in casa di Rosetta la steno-dattilografa, sono rimasta diso- rientata. La zazzerina non esisteva più. La giovane era pettinata al l ' indietro, f ronte e tempie nude, i capel li l isci ma l ievemente r igonf i, e, in mezzo al capo, tesa come una vela, l 'ala di un cappel- l ino di fel tro verde: una parodia di cappel lo, aderente alla scatola cranica per una calotta da cui uscivano, come a mal incuore, l e ciocche superstiti del- la zazzeretta sabotata. Rosetta trova che la metamorfosi, nel- l 'estetica del la sua amica, non è poi tanto disastrosa. — Esageri — sentenzia — 1 tu, in fat- to di moda, giudichi con cri teri . .. Esita. Io completo la f rase: —• Arretrat i, vol evi di re? Sbagl i, ca- ra. Per certe donne esser nate troppo presto non signi f ica, come sembri cre- dere, esser profane nel l 'arte della moda e considerarne le evoluz ioni con men- talità filistea. Signi f ica, invece, essersi purgate l ' occhio attraverso i cambia- menti della moda, ed avere imparato a distinguere i l bel lo dal brutto, i l buon gusto dal le esagerazioni, menomanti la avvenenza e la dignità femmini le. Vo i , giovani donne, che non avete an- cora avuto i l tempo di vedere molte ed essenziali variazioni della moda, vi ral legrate di tutto ciò che essa vi porta di nuovo, e che, giusto perchè v i sem- bra nuovo, v i piace. Per noi , figlie di una generazione crepuscolare, che ab- biamo assistito al trionfo ed al crol lo di tante stravaganze del la moda, non ci sono novità, ma solo ritorni non sem- pre gradevol i. E quante vol te, veden- do riesumare un'ant icagl ia che ci pa- reva ormai arcisepolta, ci siamo do- mandate con una certa apprensione se un giorno o l 'al tro non avremmo visto riapparire e r iaf fermarsi certe foggie nel le quali è culminato, sul finire del secolo scorso, i l grottesco del l 'abbigl ia- mento femmini l e. — Ci oè? — Per esempio: Le mani che a pro- sciutto, strette al polso e mostruosa- mente rigonf ie al le spal le: i l pouf f . .. Rosetta sgrana gli occhi. — E che roba è i l pou f f? i—i Adopero i l vocabolo francese — a quel l 'epoca d'uso corrente •— non sa- pendo come chiamare in ital iano, in termini pul i t i, quel rialzo che le don- ne si creavano a tergo, legandosi alla vita, sotto le gonne, un cuscinetto di crino o una gabbietta di stecche me- tal l iche. — Oh, che orrore! — Un orrore che pure trovò nel la femmini l i tà un consenso entusiastico. Certe elegantone spinsero i l rialzo po- steriore — con quanto vantaggio del la l inea, puoi immaginartelo — ad altez- ze iperbol iche, sfidando coraggiosamen- te i l motteggio del sesso maschi le. Non di rado sul belvedere. .. retrospettivo di una signorina o di una giovane spo- sa, un fratel lo, od un marito bur lone, posava una scatola di cerini, una siga- retta, un fazzoletto, una chiave, ecc. che quel la portava in giro per casa sen- za avvedersene. Se domani i padreterni del la moda, per certi loro fini imper- scrutabi l i, decretassero i l ritorno del pouf f , credi che le donne si ribel le- rebbero ? Rosetta ha un grido di rivol ta. — Ne sono sicura! — E io no. Non lo porterebbero con gli abiti di foggia sportiva, ma chi sa che non fossero disposte ad accettare questa « vecchia novità » per gli abiti da ba l l o! In fatto di mode non si pos- sono fare profez i e. Chi ci garantisce, Rosetta, che prima o poi la moda del- le pettinature non debba far capo al- l 'aberrazione del r ipieno, i l crespo an- tigienico che faceva rigonfiare le chio- mé attorno alla testa, formando una specie di cercine ingombrante ed antie- stetico? Eppure quando era nel la sua piena efficienza, quel la moda ci pareva be l l a; e p iù una donna era elegante, più si gonfiava. — Cose passate. — Ma che possono- tornare. La moda, ti ripeto, è fatta di ri torni, e l 'ala del ridicolo cappel l ino della tua amica è certo 6tata inalberata, nel corso degli anni, su qualche altra testa femmini l e. Rosetta ha un sorriso bi r ichino. :— E pensare che quel tipo di cap- pel lo mi va così a genio che ho già messo gli occhi sopra un model l ino si- mi l e ! . . . Scherza, Io so. La mia vicina ha trop- po buon gusto per adottare le mode i l logiche ed eccentriche. Le lascia fare al l 'Assunta, che sta prendendo giorno per giorno l ' ar ia della moscardina. Frida
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