LA CUCINA ITALIANA 1938
8 LA CUCINA ITALIANA UNA NUOVA RUBRICA Corrispondenza fra le abbonate lina fanciulla chiede un corredo Ho ricevuto in questi giorni una lettera veramente commovente : è la preghiera che una giovinetta rivolge a tutte le sue sorelle più fortunate perchè vogliano aiutarla a realizzare il suo sogno d'amore. Questa ragazza, della quale sarà da- to a suo tempo il suo nome e l'indiriz- zo, si trova 'in una specialissima do- lorosa condizione. Appartenevi te a fa- mìglia benestante, ha veduto i suoi, colpiti da ogni sorta di avversità, ri- dursi in pochi anni all'indigenza, sic- ché giovanissima ancora., ella si era chiusa nell'ombra triste della sua ca- sa. accanto alla desolata vecchiezza dei suoi genitori, fatta più cupa dal do- lore di un lutto recente, senza più speranza che un soffio di vita venisse a restituirle il sorriso dei suoi giovani anni. Invece l'infinita misericordia di Dio ha avuto pietà di quella tacita pena, e fino nella sua stretta, clausura ecco che l'amore è venuto a cercarla, a trarla fuori da quell'ombra, a offrirle il sorriso di una vita nuova. Così ac- cadono i miracoli. E tuttavia questo non è tutto. La ragazza, che è messa improvvisamente dinanzi alla sua fe- . licita, ancora, forse, ha lacrime da versare, e si spaventa che la sua po- vertà più assoluta possa rompere que- sto nuovo incanto, e non può e non vuole —- nel suo pudore e nella sua fierezza — dire ai fidanzato: «Sai? non : .ilo io non possiedo nulla, neppu- re un abito, neppure la cosa più sem- plice, ma nemmeno una camicia, un po' di biancheria: quel minimo indi- spensabile che occorre anche alla spo- sa più modesta ». E si rivolge a me, e sopratutto al cuore delle amiche del- la Cucina perchè vogliano aiutarla. Le ho risposto garantendo per tutte. Conosco il cuore delle mie amiche. So che molte di loro sono madri dì famiglia, — cioè nella condizione più favorevole a comprendere questa tra- gedia •—. olle altre sono giovinette fortunate alle quali un'opera di bene cosi grande accrescerà i favori della fortuna. E insomma non sarà diffici- le, alla maggioranza delle mie ami- che, offrire un capo di biancheria per contribuire non solo a fare il corre- do a una giovanetta, ma ad assicura- re la felicità di una giovane sposa e di una futura famiglia. Quando le campane della chiesa suo- nerà,nna a festa per questa purissima felicità, ognuna delle gentili che a- vranno Contribuito a questa gioia, udrà quel canto nuziale come una be- nedizione dentro il suo cuore. E \è sa- rà largamente reso quello che avrà donato. Poiché il tempo stringe, prego le mie carissime amiche che intendono prender parte a questa gara genero- sa, dì spedire al più presto diretta- mente a me quello che vogliono offri- re: ad ognuna sarà mandata regolare ricevuta col nome e l'indirizzo della ragazza, che — per ragioni che ognu- na intenderà — non può esser pubbli- cato qui. Io "aspetto da oggi. E che Dio benedica tutte coloro che raccoglie- ranno questa supplica. Fanny Bini Corrispondenza Alla mia preghiera d' interessamen- to per la signorina torinese deside- rosa di occuparsi presso una famigl ia signorile con una qualsiasi mansio- ne di fiducia, varie abbonate hanno inviato una risposta così sollecita che il desiderio della mia raccomandata è ormai prossimo a realizzarsi. Sono lieta di questo felice resulta- to come di una nuova e confortante prova dell'attenzione con la quale le abbonate seguono le iniziative della Direttrice, ed anche del favore in- contrato da questa rubrica creata per rinsaldare f ra le nostre più assi- due un vincolo d' intesa feconda e dì femmini le comprensione. PER UNA CAP INERA Ed ora eccomi a segnalare alle ab- bonate un nuovo caso d' interessa- mento. Da Torino, passo a Santa Marghe-i rita Ligure. Splendore di cielo, di mare, di so- le. E fiori. Da questo luminoso lembo della nostra terra sta per staccarsi ¡ una giovane sposa che va a comple- tare a Milano, presso quel Conserva- torio, lo studio del canto, già da tem- po iniziato. Alla giovane donna, che ha una bella, estesa, timpida voce di soprano leggero, si predice un ful- gido avvenire artistico, verso il quale essa guarda con legittima speranza C'è un guaio, però. Quando andrà a Milano, la capinera ligure dovrà separarsi dal marito E questa pen- siero la turba e l 'amareggia Per evitare la dolorosa separazio- ne sarebbe necessario eh<- il marito trovasse lavoro a. Milano A chi ri- volgersi pei raggiungere questo »co- po? I due spesi non conoscono nes- suno che possa far qualcosa per lo- ro. Fortunatamente la capinera è ab- bonata alla « Cucina Italiana ». Sa che la Direttrice, nel suo generoso altruismo, è un'amica per le abbo- nate. Le scriverà per chiederle aiuto. Le ha scritto, infatti: , e la Diret- trice è disposta, anzi dispostissima a darglielo, quell'aiuto. A tale scopo si rivolge, pel mio tramite, alle abbo- nate di Milano, ed a quelle che a Mi- lano. contano amicizie e aderenze in- fluenti: C'è qualcuna di loro che pos sa trovare un'occupazione al marito della capinera? Milano è tanto gran- de: e mettere a posto un elettrici- sta, che si occupa di radio ed è inol- tre operatore cinematog-raflco. non deve essere troppo difficile! Pensino, le care e buone amiche: si tratta di difendere la felicità di due cuori che si amano dalle insidie della lontananza! Mette il conto di darsi un pò da fare per loro,, non è vero? San Bartolomeo del Cervo (Rivie- ra Ponente). Gentile Orsoietta, Leggo nella nostra cara « Cucina » la sua lettera ad una abbonata Ge- novese... La mia patria è la bella Palermo: parò, trapiantata da anni nella riviera Li gure - ed abituata. per- fetta meni a ai SUOÌ usi, al suo clima, colla dolcezza delle sue primavere e alle amarezze delle sue imponent: ma- reggiate, mi sento alquanto genovese nell 'anima, ammiro profondamente la Superba ed amo la riviera. Laggiù in Sicilia fiorisce l 'arancio negli ul- timi freddi invernali: qua abbiamo invece nella triste stagione la neve dei mandorli e l 'oro delle mimose, Mentre le scrivo il mio giardino che ne è pieno si assomiglia ad una grot- ta splendente malgrado il cielo bi- gio e piovigginoso pare che voglia mugugnare... Sarei tanto lieta, gentile Signora di scambiare con Lei qualche pensie- ro. Se può interessarle qualche infor- mazione sui costumi della mia Sici- lia, sulle sue feste e anche sulla sua gastronomia poiché scriviamo sul- la «Cucina.; chieda pure. In quanti a! paesèllo in cui vivo, poco potrei dirle. E " uno dei meno belli • della riviera così giustamente decantata, ma è a due passi , da S. T'em:, .••«smopoltte, da •.Bordighera tut- ta fasciata da pini e da palme, ove "•.".cc-re:- aleggia il pro fumo .1; quel de- ¡icato fiore di casa Savoia che fu la. nostri prima, Regina e dalla vec- chia Ventimiglia e dalla suggestiva
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