LA CUCINA ITALIANA 1938

FEBBRAIO 1938-XVI IÌACUCINA ITALIANA SS tete lo stampo in un luogo tiepido e lasciate lievitare guardando bene che non vi siano correnti d'aria e nean- che un eccessivo calore.' Dopo un'o- ra e un quarto od un'ora e messo, la pasta sarà salita fino all'orlo dello stampo. Infornate allora ,il dolce te- nendolo per una mezz'ora in forno moderato. Per assicurarvi della cot- tura potrete anche immergere nel dolce un lungo ago e vedere così se ne rimane attaccata della pasta an- cora cruda, in questo caso lo lascere- te ancora un poco di tempo nel forno. Orsoletta FOCACCIA GAROFANO. Si può chiamarla così perchè si usa farla nei paesi dove si coltiva a preferenza il garofano cioè San Re- mo e vicinanze. Prendete quattro et- ti di pasta di pane impastatela con mezzo etto di burro, quattro cucchiai d'olio, un poco di sale e mettetela a lievitare in una terrina dopo aver- la, però ben lavorata. Quando è gon- fiata bene bene ungete dì olio una teglia del diametro di circa trenta- cinque centimetri allargate la pasta e appoggiatela sulla teglia. Sparge- tevi sopra pezzi di pomodoro freschi e conservati oppure salsa, olive sala- te, piccoli spicchi di aglio, pezzetti di acciughe salate, un poco d'olio ed in- fine uno strato di semi di origano Fatela cuocere a. fuoco piuttosto cal- do per circa un'ora. Sarà un'ottima portata per gli scaitori oppure per le colazioni al sacco. E' appetitosa e gustosissima. Buon appetito. Orsoletta ARANCI AL COGNAC. Prendete aranci grossi e sugosi, lavateli ed asciugateli. Tagliateli a fette di mezzo centimetro di spesso- re. Coprite il Jondo dì un piatto ro- tondo da frutta, sopra ogni fetta mettete mezzo cucchiaino dì zucche- ro e mezzo di cognac. Fate un'altro strato di fette, ma più piccolo, con- dito come le prime, e terminate con una sola fetta. Al centro di questa mettete un fiore infilato in uno stec- chino. Orsoletta FINTO PESCE CON MAIONESE. Fare lessare m,ezzo chilogrammo di patate con la buccia; passarle al setaccio unitamente a, due etti di ton- no, mezzo etto di acciughe, sale e pepe. Se l'impasto è troppo denso unire un pò di latte, dare la forma di pesce e coprire di maionese. ANTIPASTO APPETITOSO. Pulire due etti dì acciughe, mette- re a parte le lische, dopo averle la- vate e fatte asciugare, arrotolarle ed, aggiustarle in un piatto, tritare le lische con cinquanta grammi di ton- no, unire un pò di conserva, di po- modoro. allungare con olio e limone e versare stille acciughe. C. G. Abbonata di Torino LA STIRATUURA CON L 'AMIDO E A LUCIDO. Un'abbonata chiedeva tempo fa istruzioni sul modo dì stirare con l'amido e a lucido. Prima di tutto bv-, sogna dosare bene l'amido. Suppo- niamo di dover stirare con l'amido i listini del collo ed i polsi di quattro camicie da uomo coi relativi colletti. Si comincia col far sciogliere in un quarto di litro d,'acqua un pezzetto di borace della <jrossezza d'una bella nocciola. Si lascia freddare l'acqua, poi vi si scioglie quanto amido oc- corre per dare all'acqua la densità di un latte di alta montagna. Vi si tuffano i Colli 6 Ì/L Testo G poi Si ifl- volgono in un panno bianco, lascìan- doveli per un paio d'ore.- dopo le quali si stirano con attenzione. Sa- rà bene, però, lucidarli l'indomani (più sono asciutti e più rimangono lucidi! sopra un pezzo di marmo, dopo averli lievemente strofinati con un panno umido. E' cnsigliabile l'uso del ferro da lucido elettrico, piti pulito, e più pra- tico. L'Abbonata n. 10197 Gentile Signora Direttrice della « Cucina Italiana » - Roma. Sono abbonata fin dal 19S0 a co- testa rivista, la quale spesso mi aiu- ta nei miei pasti quotidiani, io, però sono anche una buona massaia e mio manto è contento del modo col quale io gli fo trovare il desinare. Mi conceda perciò anche a me di collaborare insieme alle altre per l'incremento, del periodico. Le do anche piena facoltà, di correggere o di cancellare le mie ricette, che ho imparato a fare da me e suggerite dalla mia esperienza sviluppatasi nel- l'Alta Italia quando ero signorina. UCCELLETTI ALLO SPIEDO. Sventrateli, puliteli, infilzateli nel- lo spiedo e tra un uccelletto e l'al- tro ponetesi una fettina di prosciut- to ed una di pane, sale e pepe. ZUPPA ALLA BOLOGNESE. Fate una• purè di lenticchie alla quale unirete alla proporzione di un terzo della purè di pollo. Papate al- lo staccio, sciogliete in un buon bro- do consumato e servite con crostini. MONTONE ARROSTO. Picchiettate. delle costolette di montone co n strutto e prezzemolo trito, fate cuocere sulla graticola e bagnandola di sugo condensato. ZUPPA DEL RE. Preparate un flano di pollò e ai- momento di servire tagliatelo a pic- coli pezzi e collocategli attorno una crosta dì pane: gratinata. Versatevi sopra un brodo consumato quanto basta per coprire il pane e servite col brodo rimanente a parte in una salsiera. RAVIOLI ALLA CASALINGA. Cuccete i ravioli in acqua salata, nella quale avrete . osto a bollire un mazzetto di erbe odorose a seconda del gusto e della stagione. Quando saranno cotti prima di toglierli dal fuoco, stemperate nell'acqua due cucchiai di essenza di carne, Liebig o altro autore, e cacio parmigiano e burro a piacere, sale e pepe, CO""' ' . va GIANO. Togliete la carni, ad un bel fagia- no e fatene diversi mucchi che bat- terete col batticarne. Papatele all'uo- vo battuto, impanatele e friggetele nel burro sale e pepe e mangiatele, FR I TTATA GRATINATA. Preparate una frittata dì, dodici uova, cotta che sia, tagliatela a pez- zi, disponeteli in u n piatto ed ogni pezzo cospargetelo di besciamella, spolverizzate di pane e zucchero e servite. Se vi piace potrete mettere in padella, e far prendere il colore prima di servirla. TIMBALLO DI MACCHERONI. Cuocete e condite i maccheroni con salsa alla napoletana calda uniteci, dei filetti, creste di pollo, . girelli di carciofi, sampone c maiale tagliato a dadi, uova battute .ed uova dure, sale è pepe. Mettete il tutte in una casseruola e fate stufare con fuoco sopra e sotto per una mezz'era. lu- di servite. E, ili. « . G RAZIA - BELLEZZA - SALUTE otterrete impiegando giornalmente par l'Igiene Intime eccel lente prodotto che deconges t ione, ringiovanisce e tonifica gli organi e ohe uccide I germi microbici. Di o d o r e gradevol issimo. G R A T I S su sempl i ce richiesta, il libro: " LA SALUTE DELLA DONNA PORTA LA GIOIA DELLA CA S A " Indlrlzxando al Laboratori della G Y R A L D O SE Rep. C - Via Trlvulzlo N. 18 - MILANO

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