LA CUCINA ITALIANA 1938
FEBBRAIO 1938-XVI IÌA CUCINA ITALIANA SS SO. G A .NON TOENNAR FLORI O ROMA - Via Terme di Diocleziano, 83 - ROMA Capitale interamente versato L. 15.000-000 in FAVIAGNAN e FORAMIC (Isoel Eg)adi STAB I LOIMENT ni FAVIAGNAN P R I N C I P A L I P R O D U Z I O NI T O N N O DI COR? ' all' olio TARANTELLO » VENTRESCA » TONNO EXTKA > TONNETTO » FILETTI di Sgombro all' olio » Dentice » UOVA di Tonno (Bottarga) » OLII di Pesce FARINA di Pesce. A G E N T I N E L L E P R I N C I P A L I C I T T A ' Polenta dì patate. Lessate e passate le patate, con- sigliabili le farinóse di pasta bianca (scaia) si salano, ed aggiungendo qualche cucchiaio di latte caldo, se ne fa unà pasta liscia, In una teg- ghià di alluminio, a bordi alti, si mg.tte mezzo bicchiere di olio, un pez- zetto di burro ed a volontà un bat- tutìno di pancetta. Caldo il condi- mento vi si butta un cucchiaio colmo di Cipolle trite, si rigirano, poi uno di prezzemolo, per ultimo le patate, che si salano a punto aggiungendo anche un po' di pepe. Col mestoiino di legno si schiaccia la pasta sul fondo, facendo penetrare il condi- mento. Si continua a rimestare co- me se fosse una polenta, fintanto le patate si staccano dal recipiente. Si possono servire sùbito, versando su di un piatto caldo facendo una fos- setta nel mezzo dove si può mettere delle salsiccie con sai- A V E T E AMB I E NTI DA S I STEMARE ? O S A T E P A V I M E N TI DI LIMOLE S C0 D E L L I N O LME U MILANO m H. MBLLOMI N 28 t t i i l l i t t i t f ti * rfftlil itfttMi ~ ' "' via, fritti, od un qualsiasi ammorsel- lato di carne. Avanzandone sì usu- fruisce molto bene per crochette, e diventa meno facilmente acida del purreé che talvolta si guàsta da mat- tina a sera, se rimane nella cucina, calda. O si mette il tegame al for- no per una. ventina, di minuti. Patate, baccalà, sedano. Scottare e pulire il baccalà, met- terlo in una. terrina con fette di pa- paie e di sedano (tubero) nelle pro- porzióni di metà baccalà e metà, fra patate e sedano. Qualche pezzetto di burro con un pò di olio, aglio, prez- zemolo, sale, pepe, far cuocere len- tamente; assorbito il condimento ag- giungere brodo Maggi caldo e un pò di pane grattugiato. Cuocere coper- to per circa un'ora, e mezzo, mante- nendo morbido e osservando di non rompere le fette mescolando. Nido di patata. Prendete una dozzina di grosse pa- tate di forma obblunga' mondatele, lavatele e tagliatele in finissime li- starelle, cioè come fili di paglia.. Friggetele (poche per volta) in una padella, con abbondante olio, fino alla, metà, ossia, che non diventino sécche. Mano, mano chè le levate, dalla padella mettetele sopra ad una salvietta acciocché si asciughino dall'unto. Innanzi tutto avverto che la for- ma, ossia, io stampo per fare il ni- do. si vende negli empori gastrono- mici, però in mancanza. di questo, potete adattarvi con la casseruola come ho fatto io alcune volte. Prendete le suddette patate, già mezze frìtte, accomodatele in una casseruòla (nella, parte interna) ih modo da dargli la forma, di un nido Comprimete nel centro con un gros- so ramaiolo, onde dare ad esso la forma caratteristica; versate allóra nella casseruola, l'olio bollente ri- mettetela sopra ài fuoco e lasc iati terminare la frittura acciocché il ni- do resti ben secco; comprimendo nel centro de! nido con ii ramaiolo (mentre frigge) acciocché acquisti là vera forma. Scolate l'olio e leva- telo con la massima delicatezza dal- la casseruola, chè ìj nido deve es- sere unito è ben secco. Mettetelo poi iri un piatto rotondo proporzionato, sopra, étì una salviet- ta e riempitelo Con degli alimenti che veríatiho indicati secondo la li» ? .... sta. del giorno. Amalia Pisce! Assistente Sanitaria Case di oggi e di ieri Una nota discordante nell'arreda- taento di moité abitazioni che altri- menti sarebbero di buon gustò, è data dai paviménti, di stile antiquato o fatti cón materiali ormai superati dal- la. techica è che non hanno nessuna espressione e non assumono alcun va- lore decorativo nell'estetica dell 'am- biente. E' per colmare tale lacuna che gli architétti innovatori avvolgono dì pre- ferenza al linoleum per la pavimen- tazione appartamenti moderni. Que- sto tipo di pavimenti ha infatti possi- bilità ornamentali moito vaste, grazie alle quali può adattarsi agli schemi te agli stili consueti, o rispondere agli indirizzi della più ardita e sbrigliata tnodernità, dove prende particolare ri- Salto la. sua netta e quasi cristallina semplicità, chè trova unà risponden- za perfetta nelle sàgome geometriche dei mobili é nella fredda lucentezza dei metalli, che hanno tanta parte nell'arredaménto delle case d'oggi. Ma anche j l i appartamenti di vec- chio stile possono trovare nel lino- leum un materiale che offre preziose risorse nel caso che si "ogi ia proce- dere a. restauri o a lavori di miglio- ria. perchè esso si presta magnifica- mente per ricoprire vecchi pavimenti, sui quali viene applicato con proce- dimento semplicissimo. Basta infatti livellare il pavimento esìstente col gèsso speciale a ciò de- stinato e sopra si fissa, il linoleum con un buon colla.nte. Uno zoccol ino pure di linoleum corre tutto intorno alla parete^ completando la; pavimen- tazione, in modo da escludere qualun- que fessura dove possano insinuarsi polvere od insetti. In molti casi la si- stemazione così ottenuta può essere opportunamente perfezionata median- te un rivestimento di lincrusta della parete, fino a un'altezza di metri 1,50 circa. Il rivestimento viene completato di solito con un listello di metallo c ro- mato o di anticorodaL
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