LA CUCINA ITALIANA 1938

GENNAIO 1938-XVI LA CUCINA ITALIANA 29 Il secreto cita In questo stesso fascicolo le lettrici troveranno un articolo del Direttore della Scuola Gastronomica del Dopo- lavoro fiorentino, dov'è lanciata una nobilissima proposta: quella di ren- dere obbligatoria a tutte le donne la frequenza di un corso di cucina. Non sono più i tempi in cui l'argo- mento « ' iuoir .a » poteva fare arriccia- re il delicato nasino di qualche poco intelligente signora. La poesia è indubbiamente una grande cosa, a patto che non sia con- fusa con l'illusione. Ascoltino le mie amiche, e sopra- tutto le signorine, un piccolo esempio di ogni giorno che — spero — le per- suaderà. Molte signorine che leggono questa rivista, avranno un fidanzato. Chi non avrà un fidanzato avrà delle cono- scenze degli amici: potrà insomma sperimentare la verità di quanto di- co. Accadrà a queste mie amiche di dover dire o di sentir dire, parecchie volte, che il tale giovanotto è simpa- tico, ha una conversazione brillante, è sempre di buon'umore, ha un tem- peramento ottimista, ecc. ecc. Ebbe- ne, se le ragazze che ammirano in un l giovanotto queste magnifiche doti, e j le attribuiscono a chissà quale mi- sterioso dono, provassero a doman- dargli se digerisce bene, con sicurez- za quello risponderebbe che ha une stomaco eccellente e che digerisce in modo meraviglioso. Il segreto è tutto qui. Dallo stomaco — prosaica cosa — © dalla perfetta digestione, vengono a quel tale rubacuori le qualità che lo fanno brillare in qualunque com- pagnia. N Il più grande poeta, con lo stomaco rovinato, non potrebbe darvi che fug- gevoli attimi di umore trattabile. Così anche la poesia nasce da una realtà ben definita. In una famiglia la cucina rappre- senta perfettamente quello che è lo stomaco per una persona. Se la cucina funziona bene ed è di- retta da una donna intelligente, il benessere che ne promana si propaga a tutta la casa: si ripercuote sulle re- lazioni fra marito e moglie, su quelle fra genitori e figli, sulla salute, sulla armonia, sull'amore, sull'allegria e sull'economia. Crea infine quell'atmo- sfera di ottimismo e di serenità, di volontà e di coraggio che è molte vol- te la sola causa della fortuna di una famiglia. Senza ottimismo nuon c'è nè volon- tà. nè energia di lottare, e non c'è Possibilità di vittoria. Per ottenere tutto questo non occor- re che un po' d'esperienza, e molto amore. Qui non si parla di pranzi di lus- so nè di pietanze rare. Si parla di cu- cina fari'liare delle più umili. Ed è proprio qui, dove i mezzi scarseggia- no, che la donna può far miracoli. Preparare un piatto di fagiuoli in una maniera piuttosto che in un'altra è un fatto di un'importanza grandis- sima. Il marito che torna a casa stanco per il lavoro, preoccupato per le dif- ficoltà economiche, e trova malamen- te serviti in un piatto sbocconcellato i soliti fagiuoli lessi, i quali, per in- curia della moglie, che s'è troppo in- dugiata a far la spesa o a parlare con le icine, hanno poi bollito trop- po in frett-., perdendo la buccia, e quindi gran parte della polpa, che si è sciolta nell'acqua, non sarà certo ""ietato da quell'ora che dovrebbe es- sere il suo conforto per tutta la gior aata. fugio e il suo paradiso, e sì sederà alla mensa dimenticando ogni altro pensiero, e benedicendo in cuor suo il Signore chf. gli ha donato una così cara donnina che non cambierebbe con nessun'altra al mondo. Mangiando in pace e in letizia si sentirà bene di spirito e di corpo: più forte e sereno per riprendere il suo lavoro, e lavorando già sognerà l'ora del ritorno al suo nido cinguettante. * a « E' questa la vera, grande poesia; quella che ri manifesta in una. splen- dente realtà. E a questa realtà le donne italiane devono ispirarsi senza rimpianti. Co- me sono definitivamente passati i tempi in cui la suprema eleganza di una signora consisteva nell'avere sui propri abiti le etichette delle sartorie parigine, così sono passati i tempi in cui si trovava volgare occuparsi di cucina, di bucato, "M spesa e di puli- zia. Una grande dama non si sentirà mai diminuita ad occuparsi personal- La gioia dei bambini per le piccole sorprese della mamma Qualcuna mi obietterà che tutto questo va bene; ma che per ottenere questo ambiente occorrono dei ciez- ssi che non tutte hanno, diente affatto. Troverà da brontolare, mangerà di malavoglia, e cercherà di andarsene al più presto, per non udire le noiose lagnanze della moglie, che natural- mente farà tó vittima. La stessa pietanza, con la stessa spesa, può diventare una festa, se l'a- vrà. .curata l'amore di una sposa as- sennata. E il marito che troverà la sua donna linda e sorridente, i bam- bini puliti e festosi, la minestra fu- mente della sua casa, ma, se possibi- le, acquisterà da queste sue mansioni nuovo fascino e un più alto tono di signorilità. Il supremo elogio che i romani vol- lero fare ad una loro donna consiste in una brevissima frase scolpita sul- la sua tomba: «Stette in casa e filò la lana ». L'Impero romano che oggi risorge, non è un nome vano, ma l'espressio- mante su una tovaglia di bucato, e ne di un popolo che riprende dalle sue magari un piccolo fiore — anche di origini le virtù che lo portarono alla quelli di campo — sulla tavola, senti- j potenza, rà Cile veramente quello è il suo ri- FANNY DIN!

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