LA CUCINA ITALIANA 1938

EA CUCINA ITALIANA GENNAIO 193'8-XVI L'educazione della donna e la Scuaol gastroanomic dle Dopoolavor lioroenlin L ' ar te del f ar da mag i are è Senza dubb io una ve ra ar te nel senso p i " vasto del la baro la. Essa non è solamente l'arte del gu- sto e quella che diletta il pala.o, ma è pure l'arte del bello, cioè estetica artistica del saper montare e accomo- dare un piatto da servirsi. Ad essa art-i si accoppiano, si accomp^> ann altre e svariate arti decorative, un in- sieme cioè che costituisce una interes- sante manifestazione dello stato socia- le di un popolo. L'Arte della Cucina è parte princi- pale, direi fondamentale della pace, della economia domestica. Per la de na nelle sue varie grada- zioni, dalla damp alla operaia, le co- gnizioni pratiche di questa arte utile e dilettevole, formeranno un pregio maggiore a quelle cognizioni neces- sarie che esse dovranno avere. Prima e,ell'Era fascista, i governi ben pensanti non aveva altra preoc- cupazione che di dare alla donna un insegnamento che chiamerei frivolo, davano cioè la preferenza a. una quan- tità di cose, belle sì, ma non del tutto utili ment si trascurava tutto ciò che potevi fare della. donna giovane la esperta massaia, la vera madre di famiglia di domani. Non dirò che per quelle signorine alle quali la sorto è stata benigna e che se pur di non eccessiva ricchez- za, godono di uno stato di famiglia con una certa agiatezza da permetter loro l'apprender euna completa istru- zione dal canto al ricamo, dalla pit- tura al saper suonare Beethoven, Bach, ecc., non debbano e non pos- sano farlo, ma il sapere, il conoscere a.lmeno, le cose più elementari di questa arte, che se pur poco apprez- zata da alcuni, è p'ir tanto bella e necessaria, sarebbe utile. L'arte del ben cucinare è fra quel- le manife-tazioni (iella vita che ten- dono a dare a noi sensazioni grade- voli che dispongono l'animo al bene, il cuore a sentimenti gentili di fratel- lanza, di affetto, di amore. Ed ecco che ben fece il Dopolavoro Fiorentino ad evocare a sè la ini- ziativa ;iresa alcuni anni 01- sono da 1 Dopolavoro dell' Accademia Gastrono mie di Firenze con il fondare la Scuo- la di Cucina r Pasticceria per Signo- re e Signorine. In altre nazioni come in Germa- nia, in Francia, in Inghilterra, risale alla seconda metà dell'800 la fonda- zione di -scuole di cucina ed economin domestica, rendendo obbligatoria la loro frequenza. E' del 1899 la istituzione in Bavie- ra della scuola detta « Ottava c'asse » ove si insegnava esclusivamente cu- cina. Oggi che il Duce e il Regime hanno saputo infondere in tutti il culto del- la Famiglia e con la educazione dalla Fanciulla, si cerca e si vuole condur- la a sapere trarre profitto e partito dalle poche risorse della famiglia e ad evitare lo sciupìo e il danno che derivano dall'ignoranza della massaia io scuole sono necessarie. La iniziativa del Dopolavoro Fio- rentino è davvero oltre che utile, de- gna di vero plauso. Essa ha un corso- teorico-pratico, che dura almeno tre mesi con lezioni bisettimanali di sana, variata, econo- mica cucina familiare. Provetti insegnanti professionisti, che prestano la loro opera gratuita, insegnano praticamente la confezio- natura delle vivande e dei dolci, con- sigliando 11 modo di supplire con ele- menti italiani a quei prodotti di cui siamo importatori dall'estero. Cosi, anche in questo campo, si fa propaganda per l'autarchia Naziona- le, e nel campo alimentare ve ne è bisogno in quanto una infinita quan- tità di prodotti venivano, e vengono importati, e dei quali è utile il dimo- strare come se ne possa fare a me- no e cessare con lo snobismo, dimi- nuirne l'importazione riserbando l'im- porto "oro o la sua compensazione a importazioni più utili e necessarie. Esistono regolari scuole -l'igiene, di infermiere, di altre speciali mansioni che la donna deve sapere che al sesso gentile di ogni ceto e fortuna per la missione che, come donne e come ma- dri, la natura ha loro affidata devono essere insegnate, ebbene imitando la bella attuazione del Dopolavoro Fio- rentino, sorgano ovunque e si dia Vi- ta alle Scuole di Cucina per le donne dopolavoriste, è una necessità non trascurabile nella educazione della donna questa materia di non piccola importanza sociale, la quale senza dubbio, darebbe nel futuro ottimi re- sultati. GIOVANNI GIAN-NONI Direttore della Scuola Gastronomica del Dopolavoro fiorentino La Cucain Italian Fondaetric DEALI NOTIAR Diretetric FANYN DIN! Giornale delle famiglie e delle donne italiane per la indipen- denza economica Esce iil 1° d'egnd mese Un numero cent. 50 - Abbona- mento annuo L. 5,30 - Estero L. 10 —• Inserzioni L. 4 al millimetro Rivolgersi all'Amministrazione del « Giornale d'Italia » — Roma - Palazzo Sciarra - Telefoni dal 62041 al 62044. L'arte di presentare uu uuiv«¡ .

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