LA CUCINA ITALIANA 1939
I o Gennaio 1939-XVII ' ' S Ì S W S i m r ì r S T n n ^^ | ' a f i . 7 . LA CUC I NA I TAL I ANA Mi è caro prima di ogni altra cosa ri- volgervi il mio più caldo augurio per l'an- no che s'inizia, specialmente per i bam- bini che amate faccio voti affetruosissimi, voti che vorrei fossero ascoltati dal Cie- lo, perchè allora sarei certa che le buo- ne amiche della « Cucina Italiana » avreb- bero un anno felice e la gioia di vedersi crescere i figli sani, belli, felici di vi- vere. Ogni mamma avrà ormai pensato a pro- curare ore di gioia ai suoi piccini in que- sti giorni di feste, già liete voci infantili avranno rallegrato la casa e fatto dimen- ticare momentaneamente a voi le noie della vita. Ma, possiamo ancora vederli contenti per i dóni che porterà loro la « Befana ». Come brilleranno 1 loro cari occhietti e con quali esclamazioni di gioia o di ram- marico Vuoteranno la calza che con vive suppliche e raccomandazioni avevano at- taccata sotto la cappa del camino o del caminetto la sera avana. La cenere, i mestoli, il nero carbone non riusciranno ad offuscare il piacere che avranno loro procurato gli altri rega- li, anzi sarà forse un mezzo per far loro apprezzare ancora di più le cose belle e buone che hanno desiderato ed ottenuto. Con quale tenerezza si conservano le letterine che 1 nostri figli piccini scrive- vano alla Befana. Quanti ricordi suscita ni noi la lettura di quelle semplici ed in- genue righe. Quando i nostri bambini non hanno più creduto nella Befana ci è sem- brato che un po' del profumo angelico dell'innocenza fosse scomparso e ne ab- biamo provato un lieve dispiacere. Ed ora, mie care, vi vorrei dare un buon consiglio prosaico ma pratico: co- ine chiusura delle feste date ai vostri bambini una buona purglietta. Anche usando la massima sorveglianza qualche strappato viene sempre fatto al- le consuetudini giornaliere,, alla dieta a- dottata. I dolci di Natale, l'eccitazione per i regali, e le piccole riunioni, tutto con- corre ad alterare la vita quieta ed unifor- me che tanto saggiamente si cerca di far fare oggi ai bambini. So di qualche mammina,, tanto attacca- ta alla vita regolare, da tenere i bambi- ni lontani da tutti i piccoli divertimen- ti di questo periodo. Questo, francamen- te, mi sembra un'esagerazione. Però, ap- provo molto che subito dopo si cerchi di rientrare nel normale e riprendere la vi- ta metodica e regolata che deve contri- Una buona purglietta, dopo i dolci di Natale, l 'ecci tazione per i regali e le Feste, non fa cétto inale. della quale, il medico 11011 riusciva a sco- prire la causa. Naturalmente volli conoscere la bambi- na e vi assicuro che il quadretto che mi si presentò allo sguardo era dei più belli. In un amore di cameretta, seduta sopra ad un tappeto, vidi una squisita creatura che sembrava tutta luce, roí magnifici riccioli biondi che davano l'impressione che avessero fermato i raggi del sole, un bel gatto d'Angora era presso di. lei, col pelame bianco lunghissimo e con un'aria da gran signore sdegnoso. Portai con me la deliziosa visione e mi veniva fatto assai spesso di pensare alla bella bambina coll'aria un po' languirla e coi bei ricci di sole ed al bel gatto decorativo con un occhio verde ed uno celeste. L'altro giorno èbbi a colazione il dot- tore che aveva in cura la piccina e a íui, medico famoso, chiesi notizie. — Guarita — mi rispose. — completa- mente guarita. Immaginate qual'era il sup male. Il gatto d'Angora! . .. Ave Longi buire a rendere i piccitfi «r.i •.••forti e sopratutto bene equilibrati. Ma su un'altra cosa vi voglio' méttere" in guardia raccontandovi quanto, è -occor- so ad una bimba che conosco.- . - . ; Qualche mese addietro andai a trovare la figlia di una mia carissima amica, ora anche lei mammina'. La trovai preoccu- pata perchè la sua piccina, .già da: diversi mesi, era sofferente ed aveva una febbre — Per vedére di troncare le febbri — continuò il dottore •— avevo consigliato di far cambiare aria alla malatinà; infat- ti dopo pochissimi giorni la febbre cessò, si rimise benissimo e dopo un mese tor- nò a casa completamente ristabilita. Ma passati pochi giorni ecco di nuovo elevar- si la temperatura, venire la disappetenza, il pallore e uno stato di generale depres- sione. Studio il caso in modo particolare tento nuove cure, niente! Consiglio nuo- vamente il cambiamento d'aria e di nuo- vo il resultato e ottimo, la bimba guari- ta diventa allegra e vivace. Prolungo il soggiorno, perchè la bambina torni a Ca- sa completamente rimessa. Pensate la mia contrarietà quando so che dopo appena dieci giorni siamo alle solite. Il caso singolare m'interessa, mi fa riflettere; finalmente un giorno ho un'i- spirazione e dico alla mamma: « Cara signora, fino ad ora abbiamo fatto cam- biare aria alla piccina, ora sono di pa» rere che bisogna farla cambiare al gatto ». — Ma come, dottore — mi rispose sconvolta la signora — credete che il gatto possa far venire la febbre alla bam- bina? Un gatto così sano c pulito al qua- le facciamo fare il bagno spessissimo! ' Insistei nella mia richiesta e finirono per seguire il mio consiglio. Dopo alcuni giorni la temperatura era nuovamente tornata normale, la bambi- na non aveva più nessun brutto sintomo e si rimetteva con gran stupóre e piacere della famiglia, che non volle neppure ten- tare la controprova suggerita da ine. Alle mie esclamazioni di sorpresa il dot- tóre rispose citandomi altri casi di gatti e cani che avevano con la loro soverchia vicinanza procurato malattie non solo a bambini, ma ad adulti. Mi ricordai allora che un ufficiale, ami- co della nastra famiglia, ebbe una grave operazione al fegato onde estirpargli una ciste d'echinococco; che i chirurgi suppo- sero che il germe gli fosse entrata nell'or- ganismo, perchè egli spessissimo si faceva leccate le mani dal cane e dal cavallo, animali che egli aveva carissimi. Amiche, ho voluto mettervi in guardia, perchè non teniate i vostri tesori troppo vicini agli animali. Certo è bene che i bambini noli abbiano paura delle bestie, ma che essi non ci Stiano troppo a con- tatto, perchè potrebbe nuocere loro. Alla fine della mia chiacchierata vi rin» novo gli auguri per un felice 1939.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=