LA CUCINA ITALIANA 1939

Apr i i e . i 939 . xvH ffTnnrrìrirsTnmrBVi^^ p a g . 1 1 S . L A c u c i n a i t a l i a n a Rosetta è partita per il Chianti col ma- rito, i bambini e la servetta scicche. Lo zio Antonio li ha voluti tutti con se nelle feste di Pa s qua: e, per esser più sicuro della loro venuta, li ha mandati a pren- dere. Così stamani abbiamo visto di nuo- vo arr ivare l 'automobi lona veneranda e l 'autista campagnuolo dagli occhi furbi e il sorriso cordiale. Quando tutta la famigl ia si è trovata a bordo della monumentale vet tura, e le val ige, la carrozzina di Mar ia Te r e s a, il caval lo a dondolo di Folco, e var ie altre cianfrusagl ie sono state caricate, Rosetta mi ha domandato r idendo: — Non ti sembra l 'arca di No è? Era gaia, Rosetta, e tanto graziosa, con un cappel l ino di pagl ia lucida, guarni to di fiori e leggiadramente incl inato a de- stra. A quanto sembra la moda, in fat to di cappel l i, va orientandosi verso fogge più aggraziate ed armoniose. Quante for- me ridicole da mettere al bando in que- sto principio di pr imave r a: quanti grot- teschi copricapo da relegare in f ondo ai cassetti come cenere di pazzesche f an- tasie femmini li ol trepassate! Cappel l ini a imbuto, a tegl ia, a ruota, a vaso da fio- ri, a corbel l ino, tipo For tunel lo. .. O belle closcine dalla tesa calata sugli occhi, quasi a velarli di mistero e a ren- derne più dolce ed af fascinante lo sguar- do; tornerete in voga, per la gioia del no- stro buon gusto, o f f eso ques t ' inverno da tante coraggiose esibizioni di fronti e di tempie nude, di occhi dipinti e senza mi- stero? E di sotto alla vostra tesa, a ter- go delle testoline bionde o brune, spun- terà davve r o, come qualcuno predice, il grovigl io delle trecce; l 'onesta crocchia che costituiva uno dei più ambiti aggre- gati del la bellezza mul iebre, quando la moda del la maschietta era ancora di là da veni re? — Se si dovesse tornare davve ro alle pettinature a trecce — mi di ceva ieri Ro- setta — come sarebbero da invidiare le donne che per volontà propria o per l ' ini- bizione di padri e di mariti retrogradi, non hanno sacri f icato alla moda la loro capigl iatura! Quando penso alla gioia che provai quando mi feci tagl iare le trecce —7 ero quasi una bambina al lora! — mi sento in collera con me stessa. Per la mamma f u un dolore A v e va sempre avu- to tanta cura dei miei capelli! Me l i . spar- tiva al sommo della testa, mi f aceva due enormi fiocchi colorati. Un orrore! Era- no la mia croce, quele due appendici im- pennacchiate. Finalmente, a forza di la- crime e di suppl iche, riuscii a l iberarme- ne, Ora chi sa che cosa darei per ria- ver le! — Magari coi pennacchi? Rosetta rise e Folco le fece eco, tanto gli parve divertente l ' idea della mammi- na con due trecce penzolanti e infiocchet- tate. Il nostro ometto comincia a pren- dere parte con una comprensione supe- riore al l 'età sua, alla vita famigl iare. Sarà una gioia grande, per lo zio, avere con sè per un po' di tempo, un bambino così intel l igente e caro. Grazie al cielo il signor Antonio, superata una lunga e preoccupante crisi del male che Io tra- vagl ia da anni, si trova in uno stato di salute soddisfacente. L ' annoso tronco sem- bra essersi abbarbicato ancor più tena- cemente alla terra in cui è nato, cresciu- to, ed invecchiato. Così bella è, quella terra, ora che la pr imavera la rinverdisce e l 'al l ieta, che il signor Antonio ne parla come di un pa- radi sa terrestre. Secondo lui anch' io avrei dovuto goderne l ' incanto. — Portate con voi la signora Fr ida •— ha scritto di recente ai nipoti -— Di tele che quassù t roverà aria f ine, buona ta- vola, buon vino e uova f resche . .. Quel l ' invi to mi ha messo nel l 'anima una malinconia nostalgica, un desiderio quasi struggente di orizzonti apert i, di verde e di sole. Seduta accanto alla ra- dio, nel silenzio della mia casa che per un po' di tempo non sarà rallegrata dalla voce di Rosetta e di Folco, sogno distese di grano tenero, ondulato dal vento; cam- pi di f a ve in f iore dalla f ragranza molle. E olivi dalle f ronde bianche di mignol i, e viti s fogg i ami al sole le pr ime fogl iol ine pallide e vel lutate. .. Ri vedo . .. Care amiche della « Cucina », non vi tedierò r ievocando, in tono elogiaco, i ri- cordi dei giorni beati nei quali correvo spensieratamente nel parco della casa pa- terna situata tra il « monte e la val lea » come canta la pr ima donna nel Ruy Blas. Mi limiterò a inviare un pensiero a un mandor lo uso a f iorire, con f retta impru- dente, quando la campagna era ancora intristita dal ge l o: a un gelsomino che spiritual izzava col profumo dei suoi deli- cati fiorellini il silenzio delle notti esti- ve . . . Io avevo per quel le due piante un attaccamento quasi romantico. Forse a quest 'ora mandor lo e gelsomino sono mor- t i : e il silenzio delle notti est ive è inter- rotto dal la radio che spande nel l 'ar ia quieta la voce di Nunz io Fi logamo e del- le sorelle Lescano, o di qualche genti le divetta radiofonica, gorgheggiante parole di passion. Cara radio, che alle massaie troppo chiuse nella monotonia del lavoro e del- le responsabi l ità, porti echi di vi ta vi- brante e reminiscenze grate, consola le mie nostalgie di campagnola trapiantata in città. Di et ro la guida della sintonia ho l ' i l- lusione di raggiungere lontananze impen- sabili. « Pèsco », con una mano irrequie- ta, in tutte le lunghezze d ' onda, melo- die note e care. Dal ie stazioni estere, an- che dalle più remote, mi arriva al l 'orec- chio e al cuore, musica ital iana. « Lucean le stelle » a Londr a. « Un dì nel l 'azzurro spazio » a Bucarest. « Add io del passato » a Par igi. Una stazione tedesca trasmette « Can- zoni Napol etane » : da un' al t ra si lancia- no nello spazio un « Rondini al nido », note angosciate di rimpianto. Stasera l ' anima cosmopol ita, in un irre- sistibile bisogno di sensazioni audi t ive capaci di scuoterla, di far la f remere, d ' im- mergerla in un languore accorato pieno di voluttà, le chiede alla nostra musica ap- passionata. Ed io penso ancora una vol ta, con me- ravigl ia conturbante, al miracolo di que- sti suoni, di queste voci che per vi rtù del Genio italiano s ' incrociano, si sf iorano nel l 'etere in una misteriosa armonia, a cui la melodia della nostra terra porta tutta la gamma del sentimento. Frida IIB U '¡Macchina moderna per fave [a pasta in casa IMPASTA - SFOGLIA - TAGLIA Si vende nei principali negozi Catalogo gratis articoli utili per la casa INOSSIDABILE GAVAZZENI - Casell Poestal 7C5

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