LA CUCINA ITALIANA 1939
Magg io 1 9 3 9 - x v n o o o o o c o o ó 6o P a g . 1 3 1 - L A C U C I NA I T A L I A NA ciliegio I ciliegi si distinguono benìssimo tra gli altri alberi, anche se i frutteti sono spogl i, per il portamento eretto e slan- ciato, per la corteccia liscia e bruno ros- sastra. Quando a pr imavera germogl ia, la pianta è tutta un delicato insieme di fiori bianchi a mazzétti lungamente pe- duncolati, che comparisco i o fitti e vapo- rosi in genere "prima delle fogl ie. Ne l la ricca serie dei nostri alberi da f rut to, il ciliegio è uno dei più utili e dei più preziosi. Esso non poteva passare inosservato al l 'occhio esperto di un sagace conoscito- re del buono e del bello, quale era Lu- cio Luc inio Lucul lo, generale della Roma repubbl icana, capo del l 'esercito combat- tente per la conquista del Ponto. Lucul lo, noto più che altro ai lonta- ni posteri per la magni f icenza dei suoi banchett i, aveva altri grandi meriti ol- tre quello di sapersi godere la vi ta, (non visse però che poco oltre i c inquant anni) e gli permet tevano di goderla appieno le sue immense ricchezze e i suoi gusti ruf- finati. Sconf isse Mi tr idate più vol te, tan- to gloriosamente da destare a Roma nere gelosie. Ebbe vasta cul tura, fu oratore e scrittore ins igne. T r a una guerra e l ' al tra in As ia Mi- nore, e forse dopo la pr ima guerra Mi- tridatica, quando rimase vari anni nel Ponto a sorvegl iare l 'esazione del l 'enor- me indenni tà imposta al vinto (88-84 a. C. ), viaggiando per quel le fertili con- trade, ebbe agio di osservare la bella pianta da f rut to che è il ciliegio e di apprezzarne le doti di utilità e di bontà, tanto da deciderne il trapianto m Italia. Ne l la stagione propizia, con un mare promettente for tuna nel lungo viaggio, part i rono alla volta di Roma, da un porto del l 'attuale Mar Ne r o, le galee dei con- quistatori recanti a bordo, oltre l ' oro, gli schiavi e le altre prede di guerra, un buon numero di giovani piante di cilie- gio, accuratamente tolte al suol natio, con intorno alle radiche qualche po' di terra del Ponto, perchè fosse più faci le il loro attecchimento nel suolo straniero. Questi non fu s f avorevole ai teneri arbu- s t i : in brevi ss imo tempo il ciliegio asia- tico, t rovando in Italia le migliori con- dizioni di clima e terreno, crebbe rigo- PILLOLE DI S.FDSCA o d e l p i o v a n o 3 0 0 ANN I DI V I T A E DI S U C C E S SO PURGATIVE ANT1EM0RRÓ1DAU DIGESTIVE aiiaUx di so piUfìf £ - 3-50 F A R M A C Ì A P O N C I - S . F OSCA - V E NE Z ! A glioso non rimanendogli della lontana ori- gine che il nome, cerasiq, derivato da quello di Cerasonte, la citta sulla costa del Mar Ne r o, dalla quale era partito a vele spiegate, alla volta di Roma eterna! At tualmente in Italia le varietà di ci- liegi sono moltissime e d' incerta or igine, ma quella importata dal generale roma- no sembra sia la var ietà conosciuta col nome volgare di visciolo. Più di tante altre piante, selvatico o coltivato, ha avuto l 'onore di essere ri- cordato dai poeti, studiato dai botanici. Vi rgi l io lo cita più vol te nelle Georgiche e Plinio ne parla nella sua Storia Na tu- rale; e i poeti di tutti tempi hanno can- tato il suo f rut to liscio e rotondo che: « ha del la porpora v i vo il colore ». Le ciliege sono i primi f rut ti che ven- gono a maturazione nella pr imavera inol- trata; già la natura è adorna dei suoi ve- stiti da fes ta, e in tanta magni f icenza rappresentano quel lo che sono i gioielli per la grande dama in abito da ceri- mon i a. Come gioielli infatti sono considerati dalle belle ragazze e dai bimbi, che, staccandone dalla pianta due coppie che restano unite alla base del gambo, si guarniscono scherzosamente con esse gli orecchi, e quei f reschi pendagli sono pa- ragonabi li a preziosi rubini arrotondati, evocanti il sangue dei sacrifici ed il man- to degli antichi re. Un viso ingenuo acquista con quel f 'or- namento una maggior grazia, che è pro- va di aff inità f ra il f rut to e la giovinezza tr ionfante, aff inità che tanti modi di di- re confermano. Così una bella bocca, pic- cola e ben model lata, può essere def ini- t a : « bocca di ciliegia »; il colore della salute: « rosso come una ciliegia ». L ' at t rat t i va che emana da questo f rut- to, grato al l 'occhio di chi vede, irresisti- bile al gusto di chi lo assaggia, v i ene espressa col de t to: « una ciliegia tira l 'al ta ». La stagione delle ciliegie è considerata, nel l ' anno, come quella più propizia al- l ' amore, e le canzoni popolari esaltano il f rut to e il sent imento in uno stesso inno alla vita glori f icata nella natura rina- scente. Le ciliege non solo sono un f rut to dol- ce e gradevole, che estingue la sete e appaga la f ame, ma anche contengono delle sostanze capaci di rendere solubile l 'acido .urico e costituiscono cosi un cibo uti l issimo agli uricemici ai gottosi agli artritici. Sono inoltre ricche di vi tamine e, con una perfetta maturazione, diven- gono nutrienti e di faci le digestione an- che ai bimbi ed alle persone non gio- vani . Le ciliege si a f f ermano sovrane a ta- vol a, appena colte dal l 'albero, ma non perdono nessuna delle loro doti nem- meno candite o seccate, conservate nel- l 'alcool, ridotte in marmel lata, sottoposte « La bamb i na da l le c i l iege » (da un quadro di .1. Russell) a fermentazione per averne vino o li- quore. T r a questi ultimi è notissimo il kirschenwasser del quale vanno pazzi i tedeschi, ma anche tutti gli intenditori dei liquori più fini! Le ciliegie sono utilissime in medi c ina: si preparano con esse tanti e svariati pro- dotti farmaceut ici. Le benemerenze del ciliegio non si li- mi tano ai f rut t i, ma si propagano anche ai gambi di questi che, seccati, servono per f are decotti di sicura efficacia curati- va, si estendono pure al tronco che se- cerne una preziosa gomma la quale ha diversi usi, si a f f ermano in modo specia- le nel legno che, essendo di fibra, fitta e resistente è ottimo per la fabbr icazione dei mobili ed è pure adatto per lavori di ebanisteria anche minut i, come i grani per le corone del Rosar io. Il tempo implacabile non ha spento del tutto la memoria di colui che fu un gior- no uomo valoroso e colto raf f inato e gau- dente; qualche cosa che risultò opera del pensiero e del l 'azione di Lucio Lici- nio Lucul lo rifiorisce delicato in pr ima- vera e f fonde nel l 'ar ia, dove forse vaga lo spirito di lui, un delicato pro f umo, germogl ia incessante nei secoli per l 'uti- lità e la gioia di tanti esseri umani. Virginia Ott U n ' a m i c a di i uMe le s e r e : i ' o H i ma ^ 0 ti» IF IHIIBN ^ |j (rema " G i oconda l, CREMA GIOCO N D M L A »N E M i C A D E L L E R U G H E
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