LA CUCINA ITALIANA 1939

LA CUCINA I TAL I ANA - Pag. 146 T i m n r S T n r r ì f t r f f V^ lo Maggio 1939-XVn pe lli di em rìq lii) ^Bi^aiarw un tu olino Il periodo delle sanzioni richiamo l 'at- tenzione sulla grande importanza del l 'al- l evamento del coniglio e, come sempre, il Regime non mancò di incoraggiare l ' al- levamento • di questo prezioso animale dapper tut to ove esso appar iva poss ibi le: furono d i f f use le buone norme di al leva- mento e furono anche distribuiti alle massaie rurali oltre i o mila conigli con- cessi dal Mini stero del l 'Agr icol tura e Fo- reste. Ne l la mobi l itazione in atto per l ' autar- chia la donna può recare il suo contributo in mille modi, e non ul t imo tra questi è il dedicarsi allo s f rut tamento del le pelli r icavate dalla macellazione dei conigli. La nostra precedente nota sul l ' al levamen- to di questa utile bestiola ha sol levato l ' interesse di molte abbonate, specialmen- te di quel le risiedenti in centri rura- l i , tanto da farci assumere la gradita ini- ziativa di rispondere esaur ientemente ai numerosi quesiti postici sul l ' argomento delle pelli. # # # L e pelli sono ricercatissime in var ie nostre indust r ie: nella pellicceria, perchè • con esse si confezionano pelliccè morbi- dissime e di grande u s o ; nel eappellificio, perchè col pelo che si ritrae dalla loro lavorazione si f abbr i cano i cappelli cosid- detti di fel tro; nella tessitura, perchè lo stesso pelo che si adopera per fabbr icare i cappel li di fe l t ro v i ene pure impiegato per la confezione di tessuti misti con se- ta, cotone, od altre fibre tessili o der ivat i, che sono altrettanto sof f ici quanto quelli di lana. Ciò va le per le peli! dì produzione au- tunnale, invernale, pr imaver i le, mentre quel le di produzione estiva servono alla confezione dei marocchini, di 'bersene, di indumenti vari ed anche di pezze speciali adatte alla lavatura dei vet r i, delle auto- mobi l i, ecc. ecc. Il nostro Paese è stato f ino a pochi anni or sono tributario al l 'estero per la forni tura di tutte le pèlli occorrenti alle precitate industrie. Oggi invece noi ab- biamo una produzione nazionale che in gran parte soddi s fa ai nostri bisogni, an- zi permet te anche di al imentare una di- scréta esportazione.' Ciò non toglie però che i nostri sforzi debbano ancora essere continuati, non solo per aumentare tale produzione, ma specialmente per migl iorarla dal lato del- la qual i tà, in altre parole per raziona* l izzarla. Perchè, la grande maggioranza delle pelli' di coniglio : cfie noi produciamo, spe- cialmente per la loro cattiva preparazione « conservazione, r i sul tano ancora inadatte al l 'uso al quale esse dovrebbero servi re. Ecco perchè è necessario richiamare sul- l ' a rgomento l 'attenzione di tutte le nostre massaie. Il valore delle pelli di coniglio dipende essenzialmente dalla loro grandezza, dalla uni formi tà del colore e dalla fortezza del pelo. Le pelli grandi si ottengono al levando il coniglio e scegl iendo per l ' al levamento razze dotate di una taglia discreta, op- pure incrociando le f emmine comuni con maschi di grossa mole. La uni formi tà si ottiene scartando dalla riproduzione tutti i conigli cosiddétti chiazzati, cioè coh macchie bianche o di altro colore sulla pelle o che, pur avendo una pelle di co- lore uni forme danno però colla riprodu- zione dei figli con mantel lo macchiato. L a Con i g l io in catt ive condi z i oni foltezza del .pelo si ottiene abbandonando la cattiva usanza di tenere i conigli in lo- cal i -chiusi, dest inando invece .ad essi del- le gabbie apposite, tenute coj istantemen- te al l 'aperto e ciò per il f at to che sol- tanto in questo modo non solo gli animali crescono Sani e robusti, immuni dalla co- rizza, ma anche la pelle si copre di un bel pelo fol to, sof f ice éd anche lucido. Tu t te queste Caratteristiche si ottengo- no più faci lmente ancora -ed in modo mol- to più evidente spazzolando il coniglio almeno una volta alla settimana con una spazzola adatta, cosi come si fa per i ca- va l l i : in tale modo i peli morti vengono asportati dalla superf icie della pelle ed èssa viene, come si dice, mas sagg i ata: il sàngue perciò vi circola più abbondan- temente, i nuovi peli crescono più faci l- mente e più rapidamente ad anche lo sta- to generale di salute del l 'animale migl iora. * * * Per ottenere dej le belle pelli è di gran- dissima importanza la scelta, del momén- to in cui l ' animale deve -èssere sacrifi- cato, Innanzi tutto l 'età p i ù, • adatta è quella adulta,^ dai .7 ai i o mési, a. Seconda della razza. Anche lg stagione Ha, la sua inf luenza grandi ss ima. Le pelli d ' i nve rno, provenienti dai conigli che si ammazzano dal principio di novembre alla fine di f ebbra io sono qusl le di maggior valore, perchè hanno 1 il pelo 1 più • folto : esse si usano tutte per ' la peltic'cériii e perciò si vendono per pezzo ed ai migliori e la sua pelliccia diventa perciò-as'sài mènO for te. Questo succede in modo più r imarchévole ancora in estate, durante la quale la pelle è coperta da una quantità scarsissima di peli assai poco resistenti. In autunno il pelo comincia a rinascere ma esso non riesce mai a coprire in modo denso e tan- to meno uni formemente la pelle. Per tutte queste ragioni nessuna di queste pelli può essere utilizzata per la pellicceria ma solo per altri usi industriali (cappelli, tessuti, ecc.). Comunque anche per. tale scopo più la pelle si trova in buone condizioni e più essa vale e viene pagata. Anche però durante i mesi più adatti, pr ima di sacri f icare un conigl io è sempre necessario di esaminare come si presenta l a- sua pel l iccia: questo bisogna f are spe- cialmente quando 1 conigli a disposizione sono parecchi. V i sono conigli che uccisi in un dato giorno darebbero una pellic- cia scadent issima, mentre se si lasciasse- ra trascorrere ancora 2-3 sett imane dareb- bero una pelliccia ottima sotto ogni ri- guardo. Per decidere quale dei soggetti da sacrificare presenta la pelliccia nella migl iore condizione, si met tono tutti i conigli a disposizione sopra un tavolo. L ' e s ame è faci l i ss imo: è suf f iciente pas- sare la mano di ver se vol te sugli animal i, in su in giù, in modo da sol levare bene il pelo e constatare cosi la sua foltezza e la sua uni formi tà. Ne l modo più assoluto bisogna evi tare di sacri f icare i conigli durante il periodo della mu t a: le pelli che si ottengono in questo stato ri f iutano nel modo più as- soluto la concia e i peli si distaccano dal cuòio, lasciando allo scoperto zone depi- late più o meno vas te, È assai faci le riconoscere se un conigl io » è in muta e f f et tuando l ' esame della sua pelliccia cosi come è stato sopra indicato, nonché sof f i ando nella pelliccia stessa in diversi punti di essa : così facendo, se la pelle appare in tutta la sua superf icie uni- formemente bianca, vuol dire che il co- nigl io non è in muta; se invece si osser- v ano qua e là delle chiazze nere o scu- re, oppure se la _ borra non si presenta dappertut to uni fórme ma disposta inve- ce a gradini, vuol dire che il coniglio è in muta. Le chiazze nere s tanno appunto ad indicare i punti sui quali il pelo sta nascendo. In queste condizioni il conigl io non de- ve mai essere sacri f icato se si desidera Utilizzare là sua pelle specialmente a sco- po di pellicceria. # # # Il modo usato nel l 'uccidere il coniglio inf luisce non solo sulla qual ità della sua carne, ma anche su quel lo della sua pel- liccia. L 'ucc i s ione si può praticare in due mo- d i : nel pr imo modo, detto del lo stordi- mento, l 'operatore còlla mano sinistra tiene t 'animale sospeso, còlla testa in bas- so, in modo che la patte dèstra dèi Corpo si presenti volta verso l 'operatore stesso. L ' an ima le dappr ima si dibatte, ma poi si tranqui l l izza: è in questo momento che J l f

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