LA CUCINA ITALIANA 1939
ALLORA ABBIATE CURA CHE LA VO- STRA EPIDERMIDE N O N SIA SECCA ED AVVIZZITA. NU- TRITELA'COL TRAT- TAMENTO DI BEL- LEZZA PALMOLIVE ! Solo il Sapone Palmol ive dà la possibilità del più r inomato e naturale trattamento di bellezza. Il Palmol ive è fatto con una segreta miscela di oli d' ol iva e di palma, i più sempl ici, naturali mezzi per abbel l i re la pelle. La sua morb i da e densa schiuma pulisce perfettamente i H $ : por i, e rende vellutata ' a carnagione conser- . ¿ J l f f i S Sm v andok seducente e ' " sempre più giovani le ! OLIO POLIVA - SQiOE® DI BELLEZZA] I° MAGGIO 1939-XYII p àg- 1 :>1 . ! A CUCINA ITALIAN una cittadina per tenere una conferen- za sulla poetessa Ada Neg r i , ricordo non interamente piacevole dal punto di vi- s ta . . . culinario. Fui invitata ad improv- visare una seconda conferenza e questa volta sul Duce e sul Fasci smo. Ebbene, dopo aver parlato per due ore non mi seppero of f r i re che del ca f fè con crema di latte e pasticcini. Non fu questo un segno di malcontento, anzi! Mi of f r i- rono (li contavo proprio) 19 qualità di pasticcini e torte, ma £,ià allora avevo ben perduto l 'abi tudine di simili pasti, che in tutte le case vengono preparati diverse vol te durante la giornata. Cer- tamente questo uso e abuso è assai no- civo alla salute per molti. Quante operaie, quante donne impie- gate che quasi esclusivamente si .nutrono di questo eccitante che dà illusione in- vece di sostanza, « Ma è così lesto a preparare! ». 11 consumo della carne in Svezia è piuttosto forte ed è di qualità ottima. Il vitello di latte ha la carne bianca co- me quella di pollo e costa molto meno che al trove. Se ne f anno degli arrosti di tre, quattro chili alla vol ta. È ottima a mangiarsi f redda e serve molto in quel- la forma per gli antipasti. Con il clima di Svezia si conserva faci lmente per più giorni un arrosto, ma in oggi con i f r i- gori feri non esiste quasi più il pericolo che un cibo vada a male. Il latte costa una inezia ed è magni- fico. Il pane varia assai per forma per sostanza e per colore. Il pane secco, in f orma di enormi ciambel le sottili è pre- fer i to per gli antipasti. In Germania han- no fat to molte prove con questo pane, che è ott imo. Il segreto sta nel ter- reno dove cresce il grano e nel l ' acqua che v i ene mescolata con la f ar ina. Quin- di questo parie forma una esportazione al l 'estero di qualche importanza, special- inente in Inghi lterra è molto apprezzato! La cucina norvergese non di f fer i sce molto da quella svedese, ma c 'è molto più consumo di pesce in Nor veg i a. I /¡s- keboller (una specie di polpette di pesce) sonò una del le pietanze più squisite che si possono mangiare, e anche la selvag- gina di quei monti è assai ricercata. I danesi vengono spesso chiamati « i latini del nord ». Ed a ragione. Sono vi- vac i , allegri e sobri come ì latini. L e domeniche, nei piccoli ristoranti nei dintorni di Copenaghen, il pubbl ico ricorda quel lo che af fol la le trattorie dei Castel li romani. Quanti romani non ordinano solamen- ¡ S i g n o r i n a di ottima famiglia, eccel- lente pianista (Santa Ceci- lia), offresi per lezioni di piano a signorine o fan- ciulli. Miti condizioni. Telefonare : 360-935 Roma te v ino, piatti e posate, tirando fuori dalle capaci sporte polli' e abbacchio? I danesi vogl iono invece « Ropper e ifia- schine »: « ta^Ze e samovar si Il companatico in forma di « smorreb- rod med. belàgg », panini imbottiti, sal- tano fuori da pacchetti e borsette. Questo non sarebbe mai poss ibi l e. di f are in un ristorante nel paese demo- cratico-aristocratico della Svezia. La Danimarca eccelle nella fabricazio- ne della birra. La Pinacoteca Jacobsen, ricca* e f amosa, è stata fondata da un birraio fortunato e mecenate. Anche in Danimarca il pane è squisito ed o f f re mólte var ietà. Le famose « Hv e - der », pane bianchissimo fat to in picco- le fotme 1 quadrate, vaf ihn -sempre messe nel forno un momento prima di essere consumate insieme col thè fumante. An- che in Danimarca si f a un uso piuttosto esagerato del ca f f è. È nerissimo pef un certo surrogato chiamato « dente di leo- ne » ed àcegiefa piuttosto il palpito del cuof è. In tutta la Scandinavia si dà molta im- portanza ad Una tavola prepatata con gu- sto ed eleganza, e non mancano le ceri- monie. : È uso comune ringraziare dopo Ogni pastoi I figli danno uh bacio ai geni tóri, altri commensali si inchinano è» se uo- mini) baciano la Mario della padf óna di ca s a . ' I danesi invece f e tmahó una catena còn le mani, di cono: « Vé l bekomme! » — buona digestione! — e si a l i ano tutt'i'n- sieme. In Danimarca c 'è anche tiso- di can- to unisono a tavola» Sono certamente caliti al legri! À s t r i d A h n f e l t
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