LA CUCINA ITALIANA 1939

,0 G i u g n o 1939-XVII T n r r a í w * ^ ^ • L A C U C I N A I T A L I A N A S E T T I MO G I ORNO C O L A Z I ONE. — Spumigliene di albumi. Fette di vitello gustose. Carote fritte. . Spumigliette di album,. - Per tre a l bum. « adoperano g r ammi 80 di t anna e un et to di ol io. S i sbat tono bene gli a lbumi e quando saranno mont a ti a ne ve vi si ver serà de l i catamente la far ina, cer cando di compi ere l ' operaz i one più le- s t amen te che sarà poss ibi le. Col cucchi a ino da caf fè si f o rme r anno le « spumi g l i e t te » che mano mano si f a r anno f r i ggere ne l l ' ol io. . Si f aranno asc iugare su car ta porosa e si di- s t r ibui ranno nei piatti fondi, cospargendo le di f o rmagg io e di un pi zz i co di sale. Il brodo v i ve r sa to caldo sopra di esse, nel mome n to di por-^ gere a o gnuno ¡1 propr io pi at to. Fette di vitello gustose. - Si ordina dal ma celialo la sacca o la punta, c ome d i cono in c e r « paesi; può servire anche la p a n c a. 1 macel la o leva le essa in mo do che resti solo la parte „ o U e . Se è la sacca si fa un pi cco lo a g l i o ^n cima per introdurvi il ripieno, se e la pancia ' Ti ' empTe e pei si lega stretta II « p i e no può essere a vo l on t à: anche un bel passato di ve» dure amalgamate con f ormagg io grat tug i ato uova u n po ' di sale e pepe, raschiatura di no ce mo ^ Imb o t t i ta la carne, si me t ta ne l l ' acqua bo l l ente e salata nella quale cuoceranno . V Ì ' L d i " o ^ Do po un ' ora e mezzo si provera .1 grado di cot tura con la forchetta, e se la carne e tenera s leva, e si compr ime bene con un peso, così .1 " t u a n d o S a ' ' è ^ d d a si taglia a fette c h vengono di sposte attorno al piatto. Si guarnisce con erbaggi a seconda della stagione. Il br odo ^ i à stato utilizzato per le spumigl iette. La car- E T , e carote tagliano a fettine che si faranno friggere nel burro (oppure metà o l io e metà burro , condi- mento in cui si sarà prima fatto rosolare una cipolla tritata. Si regola di sale, si me t te un pi zz i co di pepe e si servono. PRANZO. — Gnocchetti di pane. Carne tipo ai ferri. Schiumane alle frutta. Gnocchetti di pane. - Si me t t ono in una scodel la f onda, dei dadol ini di pane raf f ermo, versandovi sopra il latte bol lente ( « m » n « n » del latte, si può mettere br odo o acqua). Si la scia che il pane s ' inzuppi bene. s o r t i r ¿ z * prezzemo lo pure tritato. ^ s ; ' T , il sof f r ì t to' a l n e lasciando raf freddare a " l u t o Si un c ono le uova sbattute assieme a! sale poi la farina, un po ' di f ormaggio Si n - ^ à il tutto a una pasta . .uniforme un po con- v i n t e aggiungendo un po ' alla volta .1 pane " S f T t a l l S r r a o e in esso si f aranno ca- d e « gnocche t ti f ormando li fra due cucchiai che Scode l lati ne l la zupp i era si se rvono con for- "rl™; come ai ferri. - Si prendono del le f e t t i ne di vUeTlo, si bat t ono bene e si me t t ono a marinare ne l l ' o l i o, l imone, sale e pepe Si pos- s ono lasciare anche per alcune ore. Si tara CALZE ELASTICHE p e r V E NE V A R I C O S E , FLEBITI, e c c . Nu o vo t i po per fet to. S u q u a l s i a s i m i s u r a, s e n z a c u c i t u r a, mo r b i d i s s i me, r i pa r ab i l i, v e r ame n te cu r a t i ve, N O N D A N NO N O I A Gratis riservato catalogo N. 15 opuscolo sulle varici, indicazioni per prendere da sè le misure F a b b r i c a di C a l z e E l a s t i c he C.M. R O S S ] uff, di r, di S . M A R G H E R I T A L I G U R E , , scaldare la padel la di ferro (senza « n d i me n l o) e quando è calda si depongono in essa le f e t t ine, lasc iandole f r i ggere e vo l tando le po, si fa po sto alla ma r i na t ura f r i ggendo anch essa. Un i to un pe z z e t to di burro si co l l ocheranno nel la padel la le f e t t ine di pane (non occor re c res imar le mokoK In un quar to d ' ora appena la cot tura e finita Basta di sporre le fet te sul piat to e : » o p r a essa la carne. Il piat to e meg l io r i scaldar lo. ' Salmone Me frutta . - Si p r epa r a ;1 in una pi rof i la o in al tro rec ipiente che si possa por tare in tavol a, ma che r e s i s t a c i f o r no. Le più adat te sono le pesche o le a lbi cocche perchè ad esse si l eva .1 nocc iolo al p o i to de ouale d i v i dendo il f rut to, si me t t ono degli ama S s bndo Ì a t i. Questi si possono bagnare con un l i quore o con marsala o con conserva di l am n di r ibes oppure vi si me t te un fiocchet- P di bur ro Si copre tut to con lo spumone nreoara to con' gl a l bumi bat tuti a neve e zuc- „ p r o p o r z i o n i di una cucchiaiata colma di ucc"ero P pe P r ogni a l b ume . Si me t te nel f o rno per IO minuti e si serve t iepido o f reddo. L'abbonata Prof.ssa Luigina Piscel ved. Armarli. nina risponde — - — - — B u i CREMA OSSIGENATA eh Da al vostro viso la freschezza I giovani le e lo splendore di un'epi- d»rmide sana, vivi f ica le secrezio- ni sot tocutanee, ammorbidi sce ed al imenta i tessuti, imbianca la pelle. Richiedere l 'Opuscolo FRE1A a: F LLI RAGAZZONI - Calolziocorte Casella N M (Bergamo) G I NA CARN I CE L LI - Borgo a M o r a n o . — Graz ie per la s impat ia che ci d imos t ra t e. 11 pro- b l ema del ge l ato casa l ingo non preoccupa voi so l t an t o: più o meno, tut te noi, quando ci s i amo prova te a far un ge l ato in casa, pei no- stri car i, ci s i amo t rova te ad aver o t t enu to un a f f a re mo l to f reddo, mo l to sapor i to, mo l to gra- nu l oso. ma ni ente a f f a t to l iscio vel lutato soave al le papi l le del palato, c ome que l l i. Dio sa come intrugliati, che si sorbi scono nei cat te, t che poeti si nasce, ma gelatai si d i vent a, col- l ' esper i enza, la paz i enza, e gli insuccess i. Comi nc i amo a di re che il ghiacc io, col sa e grosso, de ve essere prepara to a lmeno un quar to d ' ora pr ima del mome n to in cui si incominc ia l ' ope raz i one : in modo che, quando si versa il compos to nel la gelat iera, ques ta de ve essere B i à f reddi ss ima. Il compos to de ve essere in quant i tà da r i empi re i due terzi (ma non ptu) del la ge l a t i e ra: conv i ene lasciare uno spaz io suf f i c i ente perchè .1 compos to s tesso si muova in tut ti i sens i, du r an te la man i po l az i one, senza " S . " ve r sa to ^i l ^l i quido, chiudete subi to la gelat iera, me t t endo un t ondo di car ta sot to il ronerchio. Pone t evi immediatamente a gi rare la manove l la del la ge lat iera. Gi rate senza fermar- v i m a i . l ent amente da pr ima, senza scopr i re la ge lat iera. Oc cor rono da 15 a 20 minuti perche fa conge l az i one sia comp l e t a. Se tardaste a m- ¡ . „ S c i a r e l ' operaz i one, si f ormerebbero qua e là^ den t ro la gelat iera, dei ghiacc inoli che non st' sciogl ierebbero più, e darebbero al ge l ato una appar enza cr i stal l ina, che lo farebbe scr icchio- Hre sot to il dente. In 15-20 minut i, un gelato di f rut ta è pronto. Se il compos to e a base di c r ema, (uovo e latte) o di lat te uova e c ioccol ata. ecc . , na t ur a lmen te occor re più t empo. V e l i a mo ora alla compos i z i one del l iquido da ge lare. Voi l ament a te l ' insucces so nel la prepa- raz ione dei gelati di l imone o di f rut to. Co- mi nc i amo a di re che l ' idea le sarebbe di d i spo i- re di un pesa-sci roppi, per poter dosare con- v en i en t emen te il compos to. Ma pol che que l lo non l ' abb i amo, regol i amoci a occhio. Prendia- mo 100 gr. di Zucchero per ogni zoo gr. di ac- qua : f ac c i amo bol l ire per 2 mi nut i. Se bol l i sse di più, l ' acqua evapor e r ebbe in par te, e lo sci- roppo r iusci rebbe più denso. Se si tratta di un ge l ato di f rut ta, preparate int anto un pas- sato con la polpa del f rut to scel to, o 1 sugo di esso. I passati si f anno con la polpa d i albi cocche, ananass i, " b anan e, f ravo l e, pe s che, pere, ci l iege, popone, ecc. Il vo l ume del pas- sato deve essere ugua le a que l lo del lo s c i roppo, che f ra t t anto avrete preparato, e me s so a raf- f reddare co l l ocando la pen t o l i , in cui I av e te preparato, ne l l ' acqua f redda. A ques to pun to mi schi a te i due i ng r ed i en t i: sc i roppo e po l pa passata di f rut ta. Se si t rat ta di gelati di li- mone, o d ' aranc i o, il sugo del f rut to de ve essere in prooor z i one minore de l lo sc i roppo. Que s to invece ' sarà s tato pr o f uma to me t t endov i, quan- do era caldo, la bucc ia del l imone, o dell aran- c io, in fus i one, e tog l i endola al mome n to op- P ° A U v o l t e conv i ene agg i unge re alla polpa di certi f rut ti un po' di sugo di l imone: a vo l te un po' di acqua di fior d ' aranc io o di l i quore, a seconda de l la natura del ge lato. Mescolati i due ingredi ent i, si ver sano ne l la gelat iera e si cominc ia a gi rare. In teoria, il ge l ato dov r ebbe veni re per f e t to, l iscio, ve l lutato. (Ques to a lmeno sta scr i t to nel le mie sacre carte. In rea l tà . .. Ma provare non nuoce). MAR IA V I T T O R IA - Cándelo. — V i r ingraz io pr ima di tut to per la nuova ami ca, che ci ave- te procurato. Sì. l ' Ammi n i s t r a z i one t ien conto anche degli abbonamenti spedi ti nel corso del- l ' anno, per l ' i nv io dei premi. Ma occorre che. al mome n to oppor tuno, le propagandi s te lo ricor- d ino s egnando in un e l enco i nomi del le abbo- nate procurat e, e la data di spedi z i one del denaro. Il cont rol lo, cosi, è faci le e sol lec i to. Quan to al comp l eanno del la vos t ra nepo tma, preparate una tor ta con f rut t a. In ogni ne- goz io e l egante di giocat toli t rove r e te (costan pochi centes imi) dei piccoli candel ieri di me- tal lo, che finiscono con uno spi l lo. E' lo spi l lo che de ve esser inf i lato nel dol ce, non la can- de la. Anche le cande l ine, di cera rosa, o az- zurra, si v endono in questi negoz i. Date le un bacio per me , con tanti augur i, alla p i cco l a! C I L E N T A N A . — La l ana" grezza si lava in acqua calda in cui sia s tato di sc iol to del sili- cato di potassa, nel le proporz ioni di 40 parti d ' acqua ed una di si l icato. L ' a cqua de ve pot er bagnare tutti i f iocchi dì lana. Vi si lasc iano per qua l che t empo, poi si sc i acquano in ac- qua tepida pul i ta. La lana d i ven ta cosi uni- f o rmemen te bianca, e perde que l le s t r i ature gial le di cui v i dol ete. A L F ON S I NA DI G E N O V A . — Se essere in mol ti è una conso l az ione, consolat i, A l f on s i n a: la stessa dog l i anza è venuta anche da parecchie altre par t i. So che l ' Ammi n i s t r a z i one si e ri- vol ta al le Pos te per raccomandare sorveg l i anza sul recapi to de l le copie. Comunque provvedi a- mo a far ti spedi re il dupl i cato. L EA DI S. GIORGIO. — Graz ie per la se- gna l az ione, graz ie per l ' abbonamen to nuovo, gra- z ie per la propaganda che cer to c, f ar e te ancora. Quan to al responso sul la scr i t tura, bi- P I L L O L E D 1 S . F O S C A o d g l p i o v a n o i n n , um ni VITA E DI SUCCESSO O I D M I O «

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