LA CUCINA ITALIANA 1939
I" G i u g no 1939-XVI1 NNRRATNRSTNRÌNRRA^ PAG . M . L A CUCINA ITALIANA qmda il vabha qmuia in fatta di gaiafcaf C ome ci si siede, ci si a l za, si cammi na, si par la e si gestisce? Una del le regole massime per ben com- portarsi è quel la di essere naturale e sem- pl ice; bisogna però rendersi conto che naturalezza e sempl icità vogl iono dire an- che compostezza e at tenzione, non disor- dine e trascuratezza. Una signora e una signorina quando sono in piedi dovrebbero cercare di non appoggiare le mani sui fianchi. Ques ta posa è diventata moderna ma non è adatta a vere signore. È tol lerabi le, dico tollerabile, ma vorrei dire si può soppor' tare, sol tanto per le model le che indos- sano gli abiti nel le case di moda; queste avanzano con la mano sul fianco, per- chè generalmente queste figliole non sanno mai dove tenere le mani e hanno trovato comodo un at teggiamento che non è propr io quel lo voluto dal galateo, ma che dà loro una certa disinvol tura. Quando le signore o le signorine sie- dono, non dovrebbero mai diment icare di badare al propr io vest i to e alle proprie gambe !! Av v i e ne mol to spesso di vedere nei tram, negli aut obu j, nei teatri, cinema- tografi', donne sedute con la gonna rial- zata al disopra del ginocchio, le gambe divar icate, i piedi appoggiati in qualsiasi modo . . . Tu t to questo è ant iestet ico e non educato. Quando una signora o una si- gnorina vogl iono accaval lare le gambe (una vol ta questo non era permesso) cer- chino di far lo in maniera da non sco- prirsi t roppo e specialmente da non la- sciar int ravvedere la poca biancheria di cui sono..., scoperte! Mi si potrà fare l 'obiezione che più di una quest ione di galateo, questa è una quest ione di pudore; ma pudore e gala- teo vanno di pari passo! E passiamo al sesso maschi le. Quando un uomo è in piedi, special- mente se è dinanzi ad una donna, evi ti di met tere le mani in tasca dei pantaloni, tanto più se ha la giacca abbot tonata. Quando è seduto non stia con le ginoc- chia in fuori ed 1 piedi indietro sotto la sedia. Non prenda la cavigl ia o addirit- tura il piede in mano, posandolo sul l 'al- tro ginocchio; non spinga la sedia indie- tro facendo leva coi piedi e tenendola in bilico sulle gambe posteriori; non don- doli, non si muova cont inuamente come se fosse sui carboni ardent i. Nel l ' al zarsi non faccia rumore con la sedia. Quando uomo o donna par lano, evi t ino di avvicinarsi t roppo agli interlocutori Perchè è assolutamente maleducato, par- lando, met tere il vi so sotto il naso di chi ascolta. Ev i t ino i gesti di cat t ivo gu- (Mamme e Bimbi) Veritas Non c ' è nessun b i sogno di f ar vede re la poca b i anche r ia sot tostante al la gonna . .. — Ma pe r chè quando p r endi l ' o l io di r i c i no te lo f ai dare da tua nonna? — Pe r c hè le t rema la mano. sto, battere la mano sulle ginocchia, gio- care col bot tone della giacca, met tere le mani addosso a chi ascolta, toccare gli indumenti del l ' interlocutore. Bisogna guar- dare in vi so le persone con le quali si parla e dimostrare interesse e cordial ità. Non si deve guardare per terra nè al- trove, per non dare l ' impressione di di- sinteressarci del discorso che ci vien fatto.. Bisogna ricordare che chi non guarda ne- gli occhi non è sempre persona leale. Non si deve parlare troppo in fretta ma nem- meno troppó lentamente. Bisogna cercare di moderare i propri nervi in modo da non alzare mai la voce e mantenerla al giusto tono per essere intesi chiaramente da chi ascolta, ma al tempo stesso non assordare i present i.
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