LA CUCINA ITALIANA 1939
L A C U C I NA I T A L I A NA - P a g . 173 - r a r a r r c r a ^ ^ 10 G i u " " ° 1 9 3 9 - x v n nei prodotti per l'alimentazione infantile Il metodo di svezzamento italiano preso a model lo sotto tutti i cl imi . Non è passato forse inosservato a quanti si occupano a qualunque titolo di problemi dell'alimentatone, come in un settore dell'autarchia, quello dei pro- dotti per l'alimentatone infantile, l'Ita- Ha abbia fatto veramente " presto^ e bene " a raggiungere insieme con l'in* dipendenza dall'Estero la vera perfezione. E non è privo di significato questo buon successo poiché alla base della vita della Nazione è la salute e il florido svi' luppo delle nuove generazioni. A tal riguardo. la Mostra delle Colonie Estive e dell'Assistenza all'Infanzia rap- presentò un avvenimento di grande va- lare scientifico oltre che di grande valore politico; alla fine della Mostra ci fu l'as- segnazione dei premi agli espositori di prodotti alimentari per l'infanzia. Uno di questi premi, il primo/fu dato, meritatamente, alla più antica casa spe- cialiZZata nella dietetica infantile, la Casa Buttimi; e di questa parleremo principal- . mente in questa breve nota perchè essa riassume in se tutti i progressi nei pro- dotti ottenuti nel campo dei derivati dai cereali. La raggiunta autarchia in questo set- tore ha radia ideali remote: precisamente nel 1827 una domia di molto ingegno, Giulia Bulloni, iniziava a Sansepolcro, la Gi acomo Bar to l omeo Be c ca t i, med i co bo l ognese scopr i tore de l glut ine di f r a- mento (La «coperta del glut ine, f ondament a le nel la stor ia del la fisiologia del la a l imentaz i one, rappresenta " una glor ia i tal iana). Sono a tut ti note l e appl i caz i oni de l glut ine ne l l a l imentaz i one i n t ana le prima piccola fabbrica meccanica dì pa- stine alimentari. Giulia Buitom amava molto 1 bambini: oltre che madre dei suoi cinque figli (dei quali, uno, Giovan- ni, fu il fondatore di una dinastia illu- stre di capitani d'industria ormai sparsi in Europa e in America) fu quasi madre, per le amorose sollecitudini che dedicò loro, a molti e moki bambini di Sanse- polcro. Alla sua morte, le fu fatto l'e- logio che meritò Madame de Genlis: " Aimée de l'enfance ". G l i a pp l i c a t o« de l la grande scoperta di Gi acomo Bar t o l omeo Beeeari Verso la metà del secolo scorso era venuto in Francia e in Germania, al- l'onore della discussione scientifica, il glutine di frumento, il prezioso comples- so proteico fondamentale per la nostra alimentazione. •Il celebre chimico Von Liebig ne di- mostrava nel 1856 la equivalenza nutri- tiva generica con la carne, donde l'espres- sione " carne vegetale ". In Francia l'Accademia di Medicina de- dicava speciali tornate a questo essenzia- le problema di biochimica alimentare. Eppure, come sempre, un grande italiano aveva preceduto gli studiosi di Francia e di Germania. I. B. Beccari, medico, fi- sico e chimico, maestro venerato di Lui- gi Galvani, aveva, fin dal 1728, fatto la scoperta del glutine, e ne aveva intuito il fondamentale compito nell'alimenta- zione. L'aveva separato dalla farina di fru- mento e aveva riconosciuto trovarsi nel glutine i princìpi nutritivi più sostanziosi, utili agli organismi in via di sviluppo. A cento anni dalla scoperta Beccaria- na, Giovanni Buitoni preparava in San- sepolcro la prima pastina arricchita di glutine. E non si fermava qui l'opera del pioniere; avevano inizio allora i ten- tativi tecnici per ottenere la pastina m forme sottilissime adatte all'apparato di- gerente dei bambini. Giulia- Buitoni (¿791-1877). Giovanni Builoni (132^1901) D'allora è stato un crescendo di peu fezionamentii tecnici. Tempra di pionieri
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