LA CUCINA ITALIANA 1939

i° Luglio 1 9 3 9 - x vn i n m r B T f t s w î r e Y^ p a g . 211 • LA CUCINA ITALIANA gicamente in una terrina quattro rossi d'uovo con duecento grammi di zucche- ro in polvere. Quando il compostole di- ventato una massa soffice e unita, ver- sate adagio, adagio nella terrina due bic- chieri di latte col quale avrete fatto bol- lire duecento grammi di zucchero. Sic- come il latte deve essere bollente, fatelo versare da un'altra persona, e voi se- guitate a mescolare con una frustina me- tallica o anche con un cucchiaio di le- gno. Aggiungete in ultimo 100 grammi di Marsala e 100 di cognac, aromatizzan- do con mezzo grammo di vaniglina. Tra- vasate poi il liquore in una bottiglietta adatta, o, meglio, in una di quelle pic- cole anfore di ceramica che servono per il curaçao. ABBONATO VALGUARNERESE. — A meno che la memoria non mi tradi- sca, nessuna vostra richiesta mi è per- venuta nei mesi scorsi. Mi dispiace che la vostra cartolina, per cause non pre- vedibili, mi sia giunta in ritardo. Mi è impossibile rispondervi in questo A.B.C.: ma nel fascicolo di agosto cercherò di appagare le vostre richieste delle quali ho preso coscienziosamente nota. Non è nostra abitudine cestinare le lettere de- gli abbonati; potete esserne sicuro. Sc i roppo d'orzata SIG.RA ROSA PADDUS T A N T A R- D1NI - Lecco. —• Con questo sciroppo si prepara una bibita igienica e disse- tante e perciò molto utile nel periodo estivo. Vi prevengo» però, che lo scirop- po d'orzata si decompone rapidamente; e che per tale ragione deve essere consu- mato appena fatto. Una piccola quanti- tà di gomma arabica sciolta nell'acqua può ritardarne di qualche giorno la de- composizione. Per le dosi che sto per darvi servono 5 grammi di quella sostan- za, sciolta in un dito d'acqua. Provvedete 250 grammi di mandorle dolci e con esse mischiatene sei o sette amare. Tenetele per una diecina di mi- nuti nell'acqua bollente, in una cazza- rola coperta; quindi togliete loro la pelle e mettetele nel'acqua fredda. Dopo una mezz'ora pestatele nel mortaio, a poche alla volta, bagnandole via via con qual- che goccia di acqua di fiori d'arancio o anche acqua pura, precauzione necessa- ria per impedire che le mandorle, stru- sciando sulle pareti del mortaio, butti- no fuori l'olio. Quando avrete raccolto tutte le man- dorle pestate in un recipiente di terra- glia, versateci sopra un bicchiere d'ac- qua e, sciabordando con le mani, cer- cate di far cacciare loro tutto il latte che metterete in un tovagliolo o "in un pezzo di panno pulito e resistente. Con l'aiuto di un'altra persona strizzate il panno, fa- cendo scolare il liquido in una terrina. Dopo questa prima, energica strizzatura, togliete dal tovagliolo il trito di mandor- li de l i ca te p e r i o do del d i v e z z ame n to do- ma nda c o n o s c e n ze d i e t e t i che spec i a l i ss ime e pa r t i co l a r egg i a te sui p r odo t t i per l ' a l imen- t a z i one infant i le che, al l ' esat ta osse r vanza de l i e n o r me ped i a t r i che, un i scano va r i e t à, prat ici tà, s t imo lo a l l ' appe t i t o, s i cu r e z za di faci le d i ges t i one e di tota le ass imi l az i one. alle mamme d'Italia L ' AUMENTAZ I ONE INFANTILE E I PRODOTTI B U I T O N I A l l e g i o v a n i m a m m e , d e s i d e r o se d i a l i m e n t a r e r a z i o n a l m e n t e e i g i e n i c a m e n t e il l o r o p i c c i n o , la c a sa " B U I T O N I , , O F F RE G R A T U I T A M E N TE u n r i c e t t a r io M O D E R N O , S C I E N T I F I C O P R A T I C I S S I M O, l o d a t o e d e s p e r i m e n t a to d a m i g l i a i a d i f a m i g l i e , e a p p r o v a t o d a i p i ù i l l us t ri m e d i c i d e i b a m b i n i . le che vi è rimasto, rimettetelo nel reci- piente dov'era prima, bagnatelo con mezzo bicchiere d'acqua, sciabordatelo con le mani e tornate a strizzarlo come prima. Ora mettete in una cazzarola 500 grammi di zucchero e un bicchiere d'ac- qua. Portate la cazzarola sul fuoco e fate bollire lo sciroppo fino a che, asportan- done un tantino e girandolo fra le dita non verrete a formare una pallottolina di giusta sodezz^i. Ritirate allora la caz- zarola dal fuoco, rovesciatevi il liquido ottenuto strizzando le mandorle mescola- te bene, travasate lo sciroppo in una zuppierina. Quando sarà freddo, mischia- tevi un mezzo cucchiaino di acqua di fiori d'arancio e imbottigliate. Per l'uso> riferitevi a quanto vi ho già detto. Fi chi candi ti ABB. 51205. — Provvedersi di fichi im- maturi, verdini o moscatelli. Nelle fab- briche, prima di candirli si pratica la solforazione. Le massaie dovranno segui- re un procedimento più semplice. Perforare i fichi con un punteruolo e metterli nell'acqua fresca. Cuocerli in ac- qua salata (due grammi di sale ogni li- tro d'acqua), lavarli bene, sgocciolarli, metterli in un recipiente di terraglia e versare su di essi dello sciroppo a 18 gradi, bollente. Per ottenere un litro di sciroppo di questa gradazione, far scio- gliere 383 grammi di zucchero in 760 ' inoltrare la richiesta a G i o . & F.LLI BU I TONI - SANS E POL CRO , Sezione Alimentazione Infantile h

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