LA CUCINA ITALIANA 1939
LA C U C I NA I T A L I A NA - Pag. 232, u . 1° Agosto 1939-XV II IL NOSTRO Gentilissima Ni ria, Aderisco anch'io alla tua idea man- dando la mia più o meno riuscita l i s t .a d e i sei g i o r n i . E se ti dico che parto con cognizione di causa, signifi- ca che le minute, più o meno variate, sono state vagliate alla prona, sia per praticità che per economia. E' cerio però che, uscendo dall'uffi- cio e incontrata sul cammino una mo- stra di pescivendolo, dove una frittu- ra occhieggi con la sua odorosa fre- schezza (ed il prezzo entri nelle tue possibilità) tu, per quella colazione, sostituisci alla carne il piatto più gra- dito che interrompe la monotonia dei tuoi listini. Così è superfluo dire per altri generi che spesso, ad una donni- na desiderosa di arrivare al cuore del marito col garbo d'i un'ottima cuoca, possono capitare sott'occhio quando l'amoroso occhio è sempre ansioso di quell'accorta veduta. Superfluo è anche dire come si possa di sera, specie nella stagione fredda, avviare già un piatto più laborioso — una volta tanto — quando ben s'in- tende c'entri la convenienza del prez- zo oltre alla bontà della... materia prima. Spesso con un avanzo di lesso unito a qualche fraltaglia elargitaci (!) daI macellaio sulla carne come giunta, co- me sarebbe appunto il petto o mam- mella, ottimo per i ripieni, si può già avviare quanto occorre per prepararci da riempire cipolle (le foglie), zuc- chine, melanzane o preparare polpet- tine da friggere alla colazione di mez- zogiorno. Si può preparare anche, fra un la- voretto e l'altro, un ottimo sughetto di carne da adoperare una volta per pasta asciutta ed una seconda per un buon risotto. Così, mentre si attende che l'acqua giunga al bollore e si pre- para l'aromatico pesto per lasagne o trenette; serbandone quanto basti per il minestrone della cena si risparmia tempo e... moneta. 0 mettendo la sera CONCORSO a cuocere feci o fagioli, eccoli pronti per la colazione con un buon soffritto per zuppa menile il resto, magari pas- sato a purea, può servire alla sera con un pugno di riso per un'economica ma saporitissima minestra. Certo che col cambiare delle stagio- ni ed il conseguente variare delle ver- dure moltissimi possono essere i con- torni spicci per le pietanze.*Vi è una qualità di fagiolini che si può fare alla parmigiana -- burro e formaggio — senza farli preventivamente bollire. I cavolfiori fatti — stufati — all'uso meridionale, cioè, messi crudi in pa- della, spezzettali con olio, aglio, poca L I S T E P I i U N fi E c co d u n q u e i s e i l i s t i n i : L U N E D I ' COLAZ IONE. — Ri so t to al sugo eli ca rne (ut i l i zzando un po' di sugo del giorno p r eceden t e !. F r i t t a t a ccn f on t i na (o pro- volone, bel paese, grov i e r a) e p a t a t i ne f r i t t e . CENA. — Mi ne s t ra alla pavese. Ca rne ai f e r r i con spinac i. MA R T E D Ì ' COLAZ IONE. — P a s t a al bur ro. Uccel li s capa t i o fega to in umi do. CENA. — Mi ne s t ra in brodo. Lesso con pu- rea di p a t a t e. (Le p a t a te si me t t ono a cuocere an- che nel brodo, i n t e r e ). acqua e sale — tutto a freddo — e ben cosparsi cuociono in breve tempo. Cosparsi poi di parmigiano sono ec- cellenti e possoiìo talvolta supplire il primo piatto alla cena, oppure insie- me a qualche acciuga servire come pietanza. Tutto sta a seconda dell'eco- nomia che si vuol realizzare. Con lo stesso procedimento sono ottime an- che le bietole. Ma non vorrei aver la pretesa di insegnare alcunché di nuo- vo, anzi, cara Nina, per te che ti di- mostri tanto brava in tutti i tuoi con- sigli e suggerimenti, temo proprio di riuscire un po' puerile. Ma poiché il concorso è bandito metto la mia poca esperienza al servizio di quelle che po- tessero essere meno pratiche di me. Moltissime cordialità. C c n z i n a C a g g e r o G e n o v a - a b b . 4318 ME R C O L E D Ì ' COLAZ IONE. — Risot to alla mi l anese. Fe t - t ine di ca rne al b u r ro o al la pizzaiola. CENA. — St r acc i a t e l la al la r omana. F r i t - t a t a con ve r du r a. G I OV E D I ' COLAZ IONE. — Pa s ta al pes to o con sal sa. Ar ros to di conigl io o piccione. CENA. — Brodo di po l pe t t i ne. Cotol e t te .al la mi l ane se con ve r du ra f r i t t a . V E N E R D Ì ' COLAZ IONE. — Ri so con sp i naci o brodo di pesce. Pesce f r i t to o lesso sia f r esco che sa l a to o secco (mer luzzo). CENA. — Mi nes t rone. Tonno o sa lmone con pi sel l i. SABATO COLAZ IONE. — Tag l i e r i ni col p r os c i u t t o. Sal s iccia al vino bianco. CENA. — Ri so in bi anco o in cagnone o mi ne s t r i na di ve r du r a. Sca l opp i ne al ma r - sala RICETTARIO Zuppa alla pavese. — Si sof f r iggono nel bu r ro ed en t ro un t egame le f e t te di pane. Vi si sguscia sopra uno o due uova, bì co- spa r gono di p a rmi g i a no e si b a gn a no coti brodo p r e p a r a te con e s t r a t to di ca rne e bu r r o. Uccelli scapati. — Fe t t i ne di f ega to in- f r ame z z a te da una fogl ia di salvia ed
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=