LA CUCINA ITALIANA 1939

u sog l ia oe.m m " " ^ n o n varca I» J t e g l i a t e . | « « r f j S . ella stessa I ^ n ^ a u o c o n " " J % s o s t a l e ^ ¿ « j U c a t e e e 1 re le s u e man, a , , a , | 1 c e l l e I | o e l l e z za l e pe r i co lo • f , 1 A d e v i t a r e u n ; l V u ^ l Ì l i l ^ i° Cenuro 1939-xvii TrsTnnrinnrìs'ìrr^ 25 - la cucina italiana Pane dei Morii Lieta di .soddisfare il desiderio della « nuova abbonata bresciana » che nel numero di novembre chiedeva la ricetta del « Pane dei Morti » (ottimo dolce che si usa in questi ihesi dell 'anno) invio la seguente ricetta : zucchero g ì . 750; mandorle di dolci g r - 50; scassi-armelline alitare gr. 3; mie- le gr. 25; cacao in polvere gr. 25; spe- zie gr. 5; farina cotta (tostata al forno) gr. 50; ammoniaca gr. 15; nocciuole to- state gr. 25. Il tutto va macinato insieme aggiun- gendo tante chiart d'ova per formare un impasto ben sostenuto. Det to impa- sto va lasciato lì à riposare per quattro o cinque giorni perchè abbia a fermen- tare. Nel giorno poi che lo si vorrà cuo- cere, vi si aggiungono: 25 gr. di uva sultanina; 25 gr. cedro tagliato a pezzet- ta gr. pinoli interi. GÌ, si dà di solito la forma di d i ve t te di una grossezza a piacete — quanto un uovo, per esempio — ma un po' più schiacciate. Si mettono in forno modera- to sopra a lastre unte e infarinate. Sic- come appena cotte sarebbero troppo du- re a mangiarsi, si lasciano lì un paio di giorni perchè abbiano , a rinvenire. L'abbonata 12353 Limoniiia Cara e gentile Frida, l 'appunto che la abbonata 21492 mi ha mosso a propo- sito del nome della limonarla è ben giu- sto: 1. limonarla » è piemontese ed io avrei dovuto accertarmene prima d' in- viare la ricetta. Le foglie per il mio li- quore sono quelle dell'AIopista. Citriodora Linnei, che in italiano vien chiamata: Aloisia, Erba Luigia, Erba limoncina. Ce- drina, Cedronella. Non è un albero pe- rò, almeno qui in Piemonte: è una pian- ticella della famiglia delle Labiate, le cui foglie lanceolate, sottili, di un bel ver- de tenero tendente al giallo sono ruvide, lucide al disopra, poche, un pochino pelose al disotto. Sfregate mandano uh acuto odore di limone e cedro: ed a questo appunto si deve il ' uo nome. Spero di aver dato una risposta esau- riente. Vorrei però dirti ch' io non sono si- gnora, come è stato stampato. Sono si- gnorina : questo non toglie ch' io mi in- teressi e con passione della cucina. Se dovrò diventare signori spero almeno di trovare un marito goloso che sappia apprezzare la mia. .. abilità! Germana Gìllardi v Italia tonnata Una nuova e cara abbonata (che ci promette raccogliere nuovi abbonamenti tra le sue amiche, e che noi ringraziamo tanto), la s i g „ o r a Stefanini Grazzi, do- manda una ricetta semplice, per fare la vitella tonnata. La rimando alla Posta di Nina di questo numero. l'olii di conìglio Vogl io 10 pure . suggerire, all 'abbonata che chiedeva come utilizzare le pelli di coniglio conciate, un' idea che mi par buona: farle aggiuntare da un pellicciaio e metterle per fodera ad u,n cappotto di panno scuro, leggero, che diverrà una elegante, caldissima e pratica pelliccia. L'abbonata più fedele " lo —- scrive l'abbonata 49083 —; delle pelli di coniglio, di vari colori, fa- rei un bel copripiedi, foderato di panno a tinta uni ta: ma se invece l 'abbonata che rivolge la domanda avesse un'auto- mobi le, potrebbe fare un'elegantissima coperta da viaggio, foderata, anche se le pelli sono di più sfumature. A mia volta chiedo se qualcuna di voi può insegnarmi come si dà la bella tin- ta grezza, medioevale, alle trine ed ai centri, servendosi del caf fè. .. come fare, perchè il colore venga uni forme? ». Cipria liquida La prof.ssa Concettina Caramella chie- de : • Qualcuna di voi conosce la ricetta per fabbricare da sè la cipria liquida? Vorreste esser così gentili da inviar- mela? Un'al tra domanda, care amiche. .. Per fare un panettone d' un Kg. di farina, quanto cremor di tartaro e quan- to bicarbonato ci vuole" 1 E' meglio ado- perare questi ingredienti o il lievito di birra? Grazie infinite. tato sino alle mie nozze. La lontananza non è grande per le mie amiche, che spesso, previo un avviso telefonico, mi vengono a fare una visitina. Ma, 1111 succede spesso che, appunto quando esse vengono, io sia sprovvista di biscotti, o altro, da servirsi con un the. Chiederei quindi alle care abbonate della « Cucina », certo più abili e prati- che di me, qualche ricetta per apprestare velocemente dei biscotti o dolci, o simili, da offrire alle mie visite, e che mi fac- ciano fare bella figura verso le mie ami- che. Il paese che abito, non ha una pastic- ceria ma io, in compenso, p'osseggo una cucina elettrica con forno e frigorifero elettrico. Sono anche abbastanza pratica nel pre- parare qualche dolce perchè a mio marito piacciono assai e quindi, almeno due volte alla settimana, ne preparo : ma sono tutti così lunghi da f f a re che non rispondono al mio desiderio. Ringrazio fin d'ora le abbonate che vor- ranno darmi risposta e a mia- volta io sono pronta a dare qualche consiglio o ricetta a chi chiederà qualcosa che io sappia. Auguri a tutte. Semplice Pasticceria casalinga Care abbonate, abito in un paese che dista circa tre quarti d'ora (d'automobile) dal grande centro ove io ho sempre abi-

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