LA CUCINA ITALIANA 1939
1° Gennaio 1939-XVII TTSV ì r i nn r ì r i nST r ^^ p a g . 29 - LA CUCINA ITALIANA 1 ! PRODOTTI FRAEI ... aumentano il vostro [ascino, e dànno risalto alla vostra personalità. CREMA OSSIGENATA - per il giorno e indicata per pelli nor- mali e grasse - Lire 14. CREMA OLIO MANDORLE per la notte - detergente - per massaggi per pelli aride - L. 14. CREMA 900 - snellisce la linea - dona elasticità e giovinezza ai tessuti - L. 18. CREMA-LOZIONE ARISTA - con- tro le rughe, zampe di gallina - borse sotto gli occhi - Crema L. 12,50 Lozione L. 15. LATTE DI ROSE - Crema liquida - Rinfresca e ammorbidisce il derma - L. 12,50. LUCE CHE SORGE - Cipria di gran classe. Impalpabilità assolu- ta, aderenza perfetta - deliziosa- mente profumata - L . 12. MATITA PER LABBRA . Vivacità di tinta - tenacità incomparabile - assoluta innocuità - L. 2,50 - 6 - 10. MORBIDA - Polvere di ippocasta- no - Sostituisce il sapone per le epidermidi delicate. Mantiene la pelle morbida e vellutata - I,. 11 DEPILATORIO F. R. . Non cau- stico - non irritante - innocuo - di semplice applicazione - L. 9,50 @oì p r o d o t t i C f j i f L a la battezza, ù cmi la bellezza si e&tuenm Fratelli R A G A Z Z O N I Ca se l la 22 CALOLZIOCORTE ! B £ R G A M O i i l PER v o i , LETTRICI ' r ™ vo5tr ° a T nire? . col vos t ro o r os copo? A S m a n ° ' * J 0 r - 0 r t U n a v, uros copo? A v e re grat is un na- d, un gra f o l ogo ce l ebr e! di un illu- st re l inguista i tal iano HI „ , d ' economi a, d ome , , 4 ° . ' o V u L T c S Ì - S esper ta nei mi steri del cuore 3 S « r e magn i f i che nove l l e, art icoli sensaz iona li parodie gus tos i ss ime, rubr i che di moda g iochi, fi losofia "spicciola, umo r i smo, ecc ? Abbona t e vi al Giornale della Domenica il più grande e più bel lo dei set t imana li i l lustrati i tal iani. Di r e t t o r e: A t hos Ga- s tone Bant i. Nume r i di sagg io grat i s. Ab- bonamen to annuo L. 18. Ri vol gersi alla nos t ra Am'm' inistrazione in Roma, Cass iodoro 15. V i a L a donna In tutti i ceti sociali, o per lo meno in tutti gli impieghi, le donne hanno, se non una giornata intera, almeno qualche ora di libertà. Premetto di par- lari- di quelle donne che sentono la lo- ro missione di madri e donne di casa: non di quelle signore che passano la vita fra sale da tè, da gioco e da ballo. Le sole a non avere un'ora, nè un giorno di vacanza sono le mogli e le madri di famigl ia! Le occupazioni del- la casa, dei f igl i, le necessità del marito e dei famigliari tengono la donna occu- pata tutta la giornata, e qualche volta anche la notte. E nessuno pensa mai che molte volte i l lavoro di una padrona di casa, di qualunque stato sociale sia, è assai gravoso. Sia la donna a capo di una famiglia abbastanza facoltosa da poter aver parecchio personale di ser- vizio, o sia di un ceto non molto da- naroso che possa avere una sola ser- vetta o anche nessuna, le sue mansioni quotidiane sono tali da renderle la vi- ta difficile e qualche volta da produr- re un logorio dei suoi nervi e del suo fisico in generale. Chi ha della servitù non ha le fatiche materiali, ma ha tutti i pensieri : deve sopraintendere, essere al corrente, ve- dere da per tutto, ed avere testa e mente per ognuno chi deve lavorare, diciamo, di suo pugno, incomincia dal- la pulizia dei pavimenti per f inire alla lavatura della biancheria, passando per la cucina e la cura dei bimbi e deve avere non soltanto la mente e l 'occhio, ma anche la forza fisica adatta alla bisogna. E queste donne, che non hanno uno stipendio, che molte volte sono anche maltrattate, o trattate senza alcun ri- guardo dai famigl iari, non hanno nem- meno, in tutto l 'anno, una giornata di libertà. C' è da stupirsi dunque se qualche volta esse sono tristi, nervose, di catti- vo umore, se qualche volta non hanno, tale è la loro stanchezza, nemmeno la forza di sorridere, o di vestirsi o di truccarsi i l volto, come vorrebbero le persone che le circondano? Sarebbe veramente necessario che an- che la massaia padrona di casa avesse un giorno, o almeno qualche ora alla settimana di libertà. Nella vita movi- mentata di ogni donna attiva, un arre- sto di 24 ore o almeno di 12 ore tutte le settimane dovrebbe essere indispen- , sabile per la sua salute e per la sua bellezza. Qualche ora passata in casa senza obbl ighi, senza pulizia da fare, senza appuntamenti, senza telefono, senza bimbi da curare, senza piattini da preparare in cucina, qualche ora in- fine di vera vacanza, servirebbe meglio di qualsiasi cosa a riportare all 'animo e sul viso della donna la freschezza ed i l buon umore. La donna dovrebbe sa- pere di avere qualche ora sua, parti- colare, di cui disporre come vuole, senza paura di essere interrotta nei suoi mca^asua sogni o nella lettura di qualche libro che la interessi o nella cura della sua bellezza, da nessuna frase impaziente, da nessuna piccola seccatura. Potersi svegliare quando non ha più sonno; mangiare quando ha fame e quello che più le piace; servita senza bisogno di servire, e di preparare da sè quello che le occorre. Ecco la vera cura che ser- virebbe a mantenere giovane e allegra qualsiasi donna. Bisognerebbe dunque che per qual- che ora i bambini fossero fuori di ca- sa, il marito fosse assente e non vi fòs- se da discutere su nul la. Bisognerebbe che appena sveglia, dopo un lungo son- no ristoratore, potesse rimanere a letto ancora 1111 paio d'ore, farsi una bel la unzione con una crema nutriente, pre- pararsi una maschera al l 'uovo da por- re sulla pe l l e; delle compresse sulle palpebre; un bagno d'olio sulle un- ghie, e un massaggio sul cuoio capel- luto. Tutte queste cure fatte tranquilla- mente, senza fretta, darebbero magnifi- ci risultati e servirebbero meglio di qualsiasi preparato cosiddetto « istan- taneo ». Un vitto abbondante (ma non troppo) leggero e di proprio gusto è necessa- rio Poi ancora del riposo; una pas- seggiata dove più fa piacere, o teatro o una lettura o una conferenza, a se- conda dei propri gusti, servirebbero a riportare la serenità nelle donne trop- po affaticate dei loro doveri quotidiani. L' indomani, coi nervi riposati e lo spirito calmo, le donne potrebbero sop- portare tutte le fatiche, tutto i l lavoro che molte volte sembra loro troppo pe- sante e troppo superiore alle loro forze. Quello ore di libertà ben intose « ben usate, sarebbero nella vita della donna un coefficiente di serenità fami- gl iare! Rina Simonetta
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