LA CUCINA ITALIANA 1939

LA C U C I NA I T A L I A NA - Pag. 2 9 8 = I Ot tobre 1 9 3 9 - X V I I bile del gas. Vigilate poi attentamente eh» le fiamme non sorpassino il fonde dei re eipienti messi a scaldare. Ogni fiamma che si innalza, a. lambire gli orli superiori delle pentole o dei tegami è inutile, e perctò dannosa. Siate poi pronta a diminuire an Cora le fiamme, quando avrete raggiunto il punto dell'ebullizione. Normalmente i cibi non debbono essere cotti a grande fuo- co : anzi, una cottura lenta favorirà la dige- ribilità delle vivande, e vi farà ridurre la marcia inesorabile del contatore. E poi ri- cordatevi una cosa: abolite il coperchio del- le pentole : ogni pentola, ogni tegame, deve esser coperto cori un altro recipiente con- tenente acqua,, o cibi da scaldare: rispar- raierete così, se non proprio il 50 per cento certo un 30 per cento di tempo e di gas. G E N T I L E 96411, Novara Mi dispiace, cara, ma non posso darvi l'indicazione di marche di surrogati di caffè. Posso dirvi però che ce ne sono moltissime, e quasi tutte buone. Per la preparazione di polveri che diano... l'illusione del caffè, il regno vegetale vi of fre un campo di scelta vastis- simo. Prima di tutto l 'orzo: poi la soya, poi, Ì fichi: già, i fichi prosciugati il sole, poi torrefatti in forno, e macinati finissimi: poi (ma 11011 vi scandalizzate, perchè chi sa quante volte ve l'hanno date senza che ve ne accorgeste) le umili ghiande; poi. i ceci : poi, i lupini. La cicoria -lei commer- cio, di cui è bene usare una certa quantità, dn mescolarsi coi surrogati fami l iari, è co- stituita dalle radici della cicoria, anch'esse torrefatte e macinate. Oltre al thè,, e al car- cadè, potete poi usare, per infusi, le fo- glie di menta,, o quelle di cedrina, o quel le, di salvia, o i fiori ili camomilla, ecc. Come vedete... N I NA DI BAR) -- Cara omonima pu DOLCI ITALIANI L'Italia ha una gloriosa tradizione, ili fatto di dolci —.comi- di tutte le altre rose che concernono la tavola- cibi e bevande della nostra terra sono desiderati, all'estero, come le cose più buone, più salubri, più nutrienti. Ma nessun prodotto caratteristico del no- stro suolo o dell'arte dei nostri cuo- chi, dei nostri pasticcieri, eie., può vantarsi di godere la riputazione mon- diale del Panettone Molta, del Pan- frutto Motta, di tutte le altre delizio- se specialità che costituiscono la ra- gione della risonanza internazionale del nome Motta: nome che. da solo, è garanzia di salubrità, di delicatez- za, di soavità. Mangiare un dolce Mot- ta vuol dire provare sensazioni squi- site; ma vuol dire soprattutto... desi- derare di mangiarne ancora! gliese, la cosa è facilissima. Al ogni modo provate prima cor, una bottiglia, .-'i riem- pie d'acqua, e sopra, l'acqua si mette un dito d'olio, che giunga fino al punto del colle che volete tagliare. Immergendo nel- l 'olio un pezzo di ferro arroventato si pro- duce una frattura nettissima del vetro nel punto dell'olio. Anch' io avevo un altissimo vasi da fiori, di cui il collo, così lungo da arrivarmi quasi al gomito, si era sboccon celiato. L'ho., ridotto a più piccole dimen- sicui, e ora sta benissimo. Grazie degli ab- bonamento. Spedita la c ipr i» To-Radia in premio. ABB. NUOVA MA ENTUS I ASTA, Pa- lermo Avete ragione: ogni madre di fa- miglia dovrebbe tenere in dispensa una quantità di erbe aromatiche secche, per preparare infusi e decozioni. Come tisane emollienti, vi raccomando quella d'orzo, con un cucchiaino di miele rosati, il orzo bollito potet.. poi darlo alle gal l ine) o quel- la di mele, o di lichene, o di prugne, o li .Minimi «. Jn decotto sudorifero eccellente è quello fatto coi fiori del tiglio, o le fo- glie della salvia, o i fiori di sambuco Diu- retiche sono le decozioni di radici d'i -gra migna, di canna, di asparagi, di foglie di borracine e perfino... di gambi di ciliege. Le acque di menta, o di cannella, o di fi- nocchio, o di melissa, sono eccitanti del sistema nervoso. Graf ie per i due abbona- menti. alla. « Domenica », Spedito il premio. ABB. 11293, Supino - Una cera da pa- vimenti, senza... cera, e perciò economica, si ottiene mettendo a fondere due parti ili sego con te parti di resina. Quando la mas- sa. è fusa, (attenzione perchè è infiammabi- le) vi si aggiungono 12 parti di acqua m cui siano state disciolte 10 parti di carbo- nato di soda. Par bollire per un'ora, rime- stando sempre. Aggiungere poi, come colo- rante, una-sostanza adatta al colore del pa- vimento che si vuol lucidare. Un eucausti co normale è quello costituito da : 12 litri d'acqua, 250 gr. di raspatura di sapone, 750 grammi di cera. Si fa sciogliere a caldo, e quando ¡a soluzione è fatta si ritira dal fuoco aggiungendovi 100 gr. di carbonato di potassio. Si lascia raffreddare, poi si mescola ancora. Se serve per mattonelle di cemento, non occorre incorporarvi sostanze coloranti. L'uva e il pizzutello si mettono nell'alcool come è spiegato ottimamente da « F r i da» in questo stesso numero (A.B.C. ). PER LA RIUSCITA DEI VOSTRI DO L CI PER LE LODI DEI VOSTRI CONV I T A TI PER LA G I O I A DELLA VOSTRA M E N S A LIEVmWA B i l l T D N I Vi fa ottenere una lievitazione per- fettadei vostri dolci da cuocere in forno: torte, ciambelle, biscotti, ecc. GIO. & F i il B U I TIO N SANSEPOLCRO CASA FONDATA NEL 1827

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