LA CUCINA ITALIANA 1939

1« Ot tobre 1 9 3 9 - X V I I Pag. 2 9 9 - LA C U C I NA I T A L I A NA Quanto all'utilizzazione dell'alcool dopo che l'uva, « stata tolta, veramente non saprei. Mi informerò. ABBONATO R., prov. Avel l ino, Voi siete eerto un uomo intelligente. Ma come potete immaginare che io ricordi che cosa chiedevate mesi addietro? Abbiate la bon- tà di ripetere la vostra domanda, e, ora che avete dimostrato la vostra qualità di abbonato, cercherò di rispondervi meglio clic posso. Quanto alla domanda nuova, ec- co la mia risposta. Le cipolle in stato di germinazione non sono nocive come le pa- tate che si trovino nelle stesse condizioni. Per ritardare il più possibile la germina- zione delle cipolle conservate per uso do- mestico non c'è che da serbarle in lopale molto fresco, ma molto asciutto. Megl io un solaio ventilato che una cantina. G I U S E P P I N A, Scilla. — L' indirizzo del- la lavoratrice di Ponte Valtel l ina ci fu for- nito da una abbonata, e pari pairi lo pub- blicammo. Se. essa non risponde alle of- ferte ili lavoro, non saprei proprio che cosa consigliare. Può darsi che risponda in se- guito. E se no pubblicheremo la richiesta di un nuovo indirizzo. Cordialità. MAR I A BRUNA, Roma. — Gentilissima, la Direzione mi incarica di. ringraziarvi per la bella lista di nomi. Quanto alla doman- da che mi fate, non vi nascondo che mi mette in imbarazzo. Non conosco dolci ele- ganti che possano prescindere completa- mente dall'azione ilei fuoco. O per prepa- rare una pasta reale, o per cuocere dei sa- voiardi, una crema, una sfoglia, il fuoco ci CENTRI PER TAVOLA Una nostra gentile abbonata, operosa e prava, vorrebbe venire in aiuto alla sua famigl iuola vendendo dei centrini da ta- vola in organili, dipinti a mano. Non de- sidera che il suo nome sia conosciuto pub- bl i lamente, e poiché, d'altronde, per gran- de che sia il desiderio di farle cosa gradita (come a tut te le abbonate) non possiamo metterci a... vendere centri da tavola per lei, abbiamo pensato di risolvere la que- stione cosi: le abbonate che desiderano ri- cevere il centrino dipinto (abbiamo veduto un campione ch'era molto carino) possono inviare al la nostra Segreteria il loro nome e il loro indirizzo (MA NON I L DENARO ) . Noi comunicheremo volta a volta la nota delle aderenti alla abbonata bisognosa, ed essa provvederà a spedire direttamente il f rut to del suo industrioso lavoro, contro assegno. Ogni centro costa 15 l ire. vuole: a meno che non acquistiate, gli in- gredienti già elaborati, (lai pasticcieri, e non li mettiate insieme da voi, come fa chi prepara l'ex zuppa inglese — che in realtà era zuppa, italiana anche prima — e che si fa alternando strati di pasta reale imbevuta, d'alchermes con strati di crema (vedi... cottura) e di panna. Se partite dal principio che la crema può esser stata preparata il giorno prima, e messa in ghiacciaia (crema di tuorli d'uo- va. con zucchero vanigliato, latte e scorza d'arancio grattata : il tutto « tolto dal fuo- co » prima dell'ebollizione, passato per se- taccio e poi messo in un tegame, in ghiac- ciaia) potete preparare una « mousse » così : montate a neve molto dura un bicchiere di panna: in altro recipiente montate a neve 4 albumi d'uovo, con zucchero: aggiungete alla crema prima la panna, poi l 'albume, sempre mescolando « su ghiaccio ». Da ul- timo un po' di maraschino, e poi di nuo- vo mettete al freddo. Deve essere soffice ma gelata, spugnosa ma resistente. E po- tete dare la forma che volete. Vi basta? O devo far suonare le trombe che convoca- no, dalle Alpi alle Piramidi, l'esercito del- le nostre, care, affettuose e intelligenti ab- bonate? Cordialità. V ABB. 56617, Venezia. — Io non ho nessu- na difficoltà, amica gentile, a dimenticare per cinque minuti le contingenze casalin- ghe per spaziare un po' nel campo — che sembra, ora interessi parecchie lettrici della etimologia. Ma non sarà uno snatura- re questa, rivista? Ad ogni modo: «Br i c- co » (da latte, da caf fè) è parola di uso prevalentemente toscano che deriva forse dal greco « Bréchos » (vaso da vino) ma più probabilmente dal rumeno « Ibric » e dal persiano « Ibriq », passati poi nell'ara- bo e nel turco e arrivati a Livorno, da dove l'uso della parola si è diffuso per la Toscana. « Arrosto », invece (e quindi « ar- rostire », « rosticciere », etc) deriva dal- l 'antico alto tedesco « Róstjan », in cui la radice « rost » ha il senso di bruciare. Que- sto non vuol dire che l'arrosto... debba es- ser bruciato. E' l ' idea del fuoco, che av- vampa la carne, che ha dato origine alla parola Molti cordiali saluti. Mina. SOCIETÀ DEL LINOLEUM - Via MA C E D O N IO ME L L ON I , 28 - M I L A NO - Telefoni: 23.732 - 23.733 - 23.734 - 22.735 Richiedere, anche per telefono, la pubblicazione: "Il Linoleum nella Casa,, I l n o s t r o U f f i c i o S t u d i e P r o g e t t i f o r n i s c e p r e v e n t i v i e d o f f e r t e s e n z a i m p e g n o È STATO FATTO IL C O N TO che in un appartamento di tre locali la co- scienziosa pulizia dei pavimenti richiede in media due ore al giorno, il che significa che la massaia deve dedicare un mese all 'anno a questo faticoso lavoro. Col pavimento di linoleum Voi potete ridurre que- sto lavoro a solo mezz 'oro ed ottenere, con molto minore fatica, risultati più soddisfa- centi senza procedere a demolizioni e rifacimenti costosi.

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