LA CUCINA ITALIANA 1939
LA CUC INA I TAL I ANA - Pag. 40 S"?T<57 lo Febbraio 193,V-XVII assalisti e ... resistentisti Le. osservazioni che alcune abbonate hanno fatto alla lista dei sei pranzi e delle sei cene sbrigative, mandatami da una gentile abbonata veneziana che risie- de in Provenza, hanno naturalmente su- scitato qualche fervore di polemica. La pm parte delle mie corrispondenti scri- ve che se avessero il coraggio di pre- sentare, per 12 volte di seguito, sei la mattina e sei la sera, ai loro rispettivi mariti, figli, fratelli, dei piattini così de- licati, a base di passati d'erbe — senza quegli odorosi spaghetti, quei soliti le- gumi, quelle ricostituenti fatte di carne, che costituiscono i piatti di resistenza su cui si esercitano i denti sani e gli sto- machi ansiosi dei loro uomini — scoppie- rebbero tante piccole rivoluzioni casalin- ghe. Qualcuna, invece, osserva che un piatto di carote passate si digerisce mol- to più facilmente d'un piatto di salsic- ce, e, agli effetti delle calorie, e delle vitamine, le carote sono certamente su- periori. Come a quella mensa svizzera, che costituisce una delle più deliziose pitture caricaturali del Tartarinó sulle Alpi, siamo in presenza delle due cor- renti diverse e contrarie: quelli che vo- gliono i cibi passati, e quelli che voglio- no lavorare bene coi denti. Personalmente, sono... per i denti. Sia perchè so come, a non esercitarli ab- bastanza, si indeboliscano e si ammali- no — specie nei bambini — sia perchè, ammaestrata dall'esperien-za familiare, co- nosco il valore direi... sedativo, tonico, quasi esilarante, che ha sugli uomini la vista di un bel piatto di maccheroni, e l 'effetto, invece, irritante, deprimente, catastrofico, di un brodino leggiero. Co- munque, penso che. si potrebbero armo- nizzare le due tendenze, dando dei pas- sati... dopo i maccheroni, o dei bei fa- giuoli rifatti, con relative salsicce, dopò il brodino. Ma di questo ragioneremo quando tireremo le somme. Ora mi corre l'obbligo di dar la parola alla Veneziana in Provenza, la quale, accusata... di vo- lerci far morire di f ame, si difende con energia tutta veneta. Ecco la lettera della nostra collabora- trice. Cara Nina, mi rivolgo a te come ad una amica e premetto subito che se prendo la pevna in mano non è certo per formulare del- le critiche o per fare delle osservazioni (a questo mondo ognuno ha il diritto di pensare come vitale), ma semplicemen- te per esporre le mie idee, dato ch'io vedo delle divergenze tra il modo di pensare di qualche abbonata e il mio. Trovo che discutere è molto interessante; con armi cortesi ognuno difende le sue idee e da questa amichevole battaglia possono scaturire delle verità utili a tut- abbastanza spiccie prendano già troppo tempo Per una persona che ha un lavoro fuon ai casa, che spesso ritoma stanca, che ha Unte altre cose a cui pensare ol- tre il mangiare, specialmente se ha dei figli? Nel bilancio mensile, oltre il vitto ci sono tante altre spese e (abbonata mar- chigiana rm rivolgo a te), ciò che farebbe passare l'appetito ai padroni di casa non sarebbe certo il passato, ma piuttosto il futuro, cioè il pensiero di non poter far fronte ai propri impegni. Già che mi so- no rivolta all'abbonata marchigiana per- mettimi, cara Nina, di farle osservare che m una famiglia ci troviamo di fronte a diversi elementi. È composta general- mente di giovani, di vecchie e di bam- bini. Bisogna accontentar tutti, pensare Uno sformato: funghi con gelatina ti. Ho letto le ricette di z?a Amalia e dell'abbonata 38975 da Bengodi. Sono buone, appetitose certo, ma non ti sem- brano un po'... come dire... " fuori te- ma"?. L'abbonata milanese ha detto: " Noi non disponiamo che di pochissimo tempo e di pochi denari ". Bisognava dunque compilare delie liste con orologio e portamonete alla mano e questo era il punto interessante del concorso. Non ti pare che le ricette apparse fino ad ora siano troppo costose e per quanto alla salute di tutti. Le persone di età e i bimbi, che generalmente masticano male, troveranno un buon alimento nei passa- * g> ov ani, se un giorno faranno il sa- crificio di mangiarli, troveranno l'indo- mani il modo di esercitare i loro denti sulla carne e se il macellaio la dà di se- conda qualità, non dubitare, denti e sto- maco non si lamenteranno d'esser senza lavoro! Formulando le liste ho pensato che mi trovavo dinanzi non a sportivi, ne a contadini, ne a persone insomma che
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