LA CUCINA ITALIANA 1940
La Gioranat deall Tecanic La Giornata della Tecnica, voluta dal Duce, ha avuto soprattutto il compito di orientare le famiglie italiane in quel de- licato e complesso problema che è Iti scelta della carriera per i giovani e di va- lorizzare le attività tecniche e gli Istituti d'Istruzione tecnica, fin (fui ingiusta- mente svalutati E' stata ed è tuttora opinione corrente (e meglio si direbbe pregiudizio) che solo mandando i figli al ginnasio, al liceo o all'istituto magi- strale, si possa loro assicurare una car- riera importante e proficua; ed è stata preoccupazione, spe- cialmente delle clas- si meno abbienti, conquistare le scuo- le classiche per ec- cellenza. Conseguen- za di questo stato di cose è stato da un lato il popola- mento eccessivo dei ginnasi e licei e delle U niversità, dall'altro lo spopo- lamento degli Istitu- ti industriali, delle scuole agrarie, delle scuole d'avviamento professionale, in una parola di tutti gli istituti d'istruzione tecnica. Naturalmente, l'I- talia ha oggi una classe numerosissi- ma di intellettuali e al contrario un ri- dottissimo quadro di tecnici, periti in- dustriali, operai spe- cializzati, insufficiente alle aumentate proporzioni delle forze produttive della Nazione. E' avvenuto esattamente il con - trario di quello che le famiglie si aspet- tavano con la conquista della scuola classica : la realtà si è dimostrata tutt'af 1 fatto diversa dalle rosee previsioni; le classi dei professionisti, degli insegnanti, aumentate straordinariamente di nume- ro, restano per forza di cose in gran parte escluse dagli impieghi ed anche dalle forme di una proficua e lìbera at- tività professionale. Troppi medici, trop- pi ingegneri t troppi avvocati; viceversa troppo pochi giovani tecnicamente at- trezzati per rispondere nella maniera più redditizia alle esigenze in continuo au- mento dell'industria, delVagricoltura e del commercio italiani. Una Nazione di grande sviluppo de- mografico, e quindi di continua espan- sione politica e colonizzatrice ha biso- gno di imponenti effettivi di tecnici che valorizzino, con la loro intelligente e consapevole operosità, tutti gli ampliati settori della sua efficienza economica. La Giornata della Tecnica non è che un momento della propaganda che il Re- gime compie a favore delle misconosciu- te attività tecniche ; essa segna un punto di partenza nella lenta opera, in parte L'ora sta per suonare Sta per suonare, al quadrante della stona, l'ora solenne in cui le ingiustizie saranno riparate: in cui l'ingratitudine, l'incomprensione, l'invidia di coloro che dopo essere sta*» salvati dal generoso eroismo dell'Italia le negarono il premio che essa aveva guadagnato col sangue vermiglio dei suoi figli migliori saranno punite dalla forata implacabile diagli Italiani di Mussolini. In quest'ora densa di destino occorre che tutte le donne facciano intero il loro dovere. Il quale non si riassume più, soltanto, nella gestione della famiglia, nella cura amorosa dei propri cari, nella ricerca sollecita e diligente del benessere familiare, attraverso l'economia, l'eleganza, il conforto della casa. Oggi la donna è chiamata a un compito più vasto e, se fosse possibile, ancora più santo. La Mobilitazione Civile apre alle fanciulle, alle massaie, alle madri di famiglia, mille e mille campi di attività nuove. Sono impieghi da assumere, lavori di officina o nei campi da compie!«, incarichi diversi da espletare: in ogni branca della vita nazionale, della produzione nazionale, la donna, colta o ¡»colta che sia, esperia o inesperta, «febole o forte, può portare il suo contributo di fervore e di abne- gazione, liberando braccia maschili al cimento restauratore della giustizia nel mondo, contribuendo con l'apporto di una energia fattiva e coscienziosa ad affret- tare la realizzazione delle nostre sacrosante rivendicazioni. La donna italiana deve essere in piedi. Fissi gli occhi al comandamento del Duce, essa deve reprimere i palpiti del cuore e accingersi a compiere, interamente, silenziosamente, virilmente, il suo sacro dovere, ovunque la chiamino a collabo- rare alla grande opera che darà alla Patria Sa sua integrità finora mutilata, all'Eu- ropa un nuovo ordine, una nuova giustìzia, una nuova civiltà. Amiche lettrici della «Cucina Italiana»: voi sarete degne della grandezza dell'ora! già in atto, di persuasione in seno alle famìglie, di volgarizzazione delle possi- bilità di carriera che si aprono ai gio- vani che a quelle attività si dedicano. La Giornata della Tecnica con le sue mo- stre di articoli tecnici, di giocattoli mec- canici, coi suoi raduni nelle sedi delle gratuli industrie, ha inteso di rivelare alla maggioranza degli italiani il pos- sente quadro delle giovani forze pro- duttive della Nazione e di mostrare, a tutti, i campi nei quali c'è veramente ancora molto da fare. Una delle più importanti novità che lo Stato ha introdotto nel suo rinnovato programma di educazione, e che rap- presenta una garanzia per gli sviluppi di tutte le attività produttive, intellettuali, tecniche e manuali del Paese (e insieme una delicata e doverosa premura verso le giovani generazioni) è rappresentata dall'orientamento professionale. Questo, mentre lascia libera ad ogni famiglia e ad ogni fanciullo la scelta della sua car- riera avvenire, compie opera importan- tissima di selezione delle attitudini na- turali, di potenziamento delle vocazioni, allo scopo di impedire da un lato il disagio spirituale e la dispersione di energie dei cosidetti " spostati ", che si trovano a praticare una professione per la quale non erano affatto tagliati; dal- l'altro di offrire a ciascuno i mezzi per conquistare il mestie- re, l'arte o la pro- fessione alla quale è per sue proprie doti naturali chia- mato, e di renderlo il più possibile ve- ramente utile a se «tesso, alla famiglia e alla Società. Nella tenera età della fanciullezza le attitudini sono spes- so nascoste; occorre chiamarle alla luce, disciplinarle, poten- ziarle, La conoscen- za, il contutto con le manifestazioni del mondo tecnico e meccanico possono veramente incidere in numiera conside- revole sulla forma- zione del carattere e della intelligenza del giovane. Ed ecco perchè nella Gior- nata della Tecnica tutte le categorie nazionali hanno col- laborato alla valorizzazione del mate- riale tecnico, dalle vetrine dei negozi, opportunamente preparate allo scopo, al- l'opera di propaganda svolta dai R. Prov- veditorati allo Studio, in perfetta armo- nia di mezzi e di finalità. La famiglia italiana deve assolutamen- te uscire dalla limitata visione tradizio- nalmente borghese delle professioni libe- rali come degli unici mezzi di elevazione morale e di benessere economico dei loro figliuoli. Si deve capire che il futuro perito nautico, il futuro perito industria, le, o l'operaio specializzato di domani, o l'agricoltore veramente competente del suo difficile e impegnativo lavoro, pos- sono essere facilmente e proficuamente impiegati nel quadro vivo della potenza industriale, mercantile e agraria dell'Ita, lia e possono quindi compiere un « do- vere sociale» che è alla pari di ogni al- 123
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