LA CUCINA ITALIANA 1940
darvi qui una lista di vivande, e la spie- gazione necessaria. Indicatemi i l vostro indi r i zzo e vedrò se mi è possibile man- darvela per posta: ma credo sarebbe meglio vi faceste spedire dalla nostra Amministrazione « I l Diario della mas- saia ». Non costa che 1 lira più le spese di posta. ABBONATA UDINESE. — 1. Da che lo zucchero è stato razionato, noi ab- biamo pubblicato numerose ricette di dolci da preparare col miele anziché con lo zucchero: ed io ho dato anche qual- che suggerimento intorno ai tramezzini, ai biscotti salati, ai biscotti al formag- gio, ecc., da offr i re col tè, o almeno al- l'ora tradizionale del tè. Volete avere la cortesia di guardare nei fascicoli pre- cedenti? Non è possibile ripetere sem- pre le stesse cose. 2. Si può fare i l bur- ro anche con la panna del latte bollite e ce lo ha insegnato una nostra abbo- nata recentemente. Grazie per la ricet- ta che passo alla collega della « Colla- borazione delle Abbonate». Grazie per le parole di simpatia che ricambio, e per la promessa cortese di ulteriore col- laborazione. ABBONATA TRENTINA N. 40052. — La nostra brava collaboratrice A- malia Piscel (Z ia Amalia) è appunto assistente sanitaria ed abita a Rovereto. E. T. ABBONATA CALLARATESE. — Ho letto una ricetta di « zuppa di ci l ie- ge » che mi sembra piuttosto compli- cata, ma che vai la pena di trascrivere, ora che le ciliege abbondano: togliere i l nocciolo a 750 gr. di ciliege piccole. Serbarne 75 grammi da parte. I l resto metterlo in una pentola dove l'acqua ( 3 /4 di l i tro) sia calda, aggiungere la scorza di mezzo limone e un pezzetto di cannella. 8 minuti di bollore. Far bollire in un'altra pentola mezza bot- tiglia di vino: e poi lasciarvi in infu- sione i noccioli delle ciliege pestati. Pas- sare le ciliege cotte al setaccio f ine: di- luire la purea che ne deriva colla loro acqua e aggiungere 15 gr. di fecola di patate sciolta in acqua fredda. Ora è la volta di ir, cucchiaio di zucchero, e dei 75 gr di ciliege snocciolate, messe da parte. 4 minuti di bollore. Aggiun- gere i l vino fi ltrato, e versare nella zup- piera, aggiungendo biscotti rotti a pez- zett ini. Dopo di che... per conto mio, preferisco cuocere molto più semplice- mente le ciliege in un po' di vino ros- so, garofani e cannella, e poco zucche- ro. Sono buonissime, del resto, per i bambini, senza vino e senza garofani. Oltre alle varie torte alle ciliege, alle ciliege in guazzo, alla gelatina di cilie- ge, al siroppo di ciliege, ho conosciuto, nella mia vita, le ciliege glassate, ossia tuffate nel siroppo, e anche le ciliege setto spirito, fatte alla caramella: ossia tolte dallo spirito, lasciate asciugare per qualche ora, e poi tuffate nel siroppo denso. Ma le ciliege come son buone mangiate su un albero... NINA Anche voi dovete usare ACQUA DI C O L O N I A 4. MANIZON ! C. È O T T I MA PER TOLETTA E P E R I L B A G N O ! « Chiedetela al vostro Profumiere, oppure alla Società An. A. MANZONI & C. • MILANO - Via San Paolo 11 - con cartolina vaglia di ; L. 70 per II flacone grande-gr. 800clrca » 38 „ „ „ medio - „ 400 „ „ 12 „ „ „ piccolo - „ 100 „ » à „ „ r di saggio SPED I Z IONI FRANCO NEL REGNO E IMPERO Invece del sapone Una ¡fatata lessata lava la biancheria fine come un ottimo sapone. Se avete in giardino delle felci, la-' sciatele seccare al sole, e poi date loro fuoco, in un posto dove le ceneri si pos- sano raccogliere senza mischiarsi con altre. Bagnate con acqua, queste ceneri possono addensarsi in pallottole fatte con le mani. Si lasciano seccare e poi si ado- perano al posto del sapone. La bianche- ria viene pulita, un po' azzurrina come se si fosse usato ¿'indaco, e di ottimo odore. i l borace sostituisce benissimo il sa- pone. La biancheria viene più bella. Cons i g l io alle ma s s a ie Un importante compito della buona madre di famiglia è quello di curare i l più possibile la casa e la sua estetica. Ma altro compito di natura molto di- versa, e assolutamente improrogabile, s i presenta alla brava massaia: quello del- l'economia. E qui le cose s i complicano. Ed ecco che a questo proposito noi vi diciamo oggi di sorvegliare le spese della più importante stanza del vostro appartamento: la cucina. Quanto sapone non se ne va per tenere bianchi e lucidi l'acquaio e le relative piastrelle, per rendere tersi i vetri della finestra? Per gli utensi li di cucina, poi, ci vuole ve- ramente un gran daffare per nettarli o con le polveri o con le lane d'acciaio! Volete risparmiare tempo, fatica e da- naro ? Adoperale i l « SAP ». I l « SAP », prodotto italiano di re- cente creazione, è un sapone detersivo i n pasta che sgrassa e pulisce tutti gli utensi li da cucina, vetri, lavabi, specchi, vasche da bagno, lucida i metalli, toglie la ruggine dal ferro, pulisce le mani più sudice lasciando la pelle morbida. I l « SAP » presentato i n eleganti sca- tole di bachelite è un prodotto autar- chico che combatte vantaggiosamente due buone battaglie: quella per l'eco- nomia domestica e quella per l'Econo- mia nazionale, sostituendo in mol t i ss i- mi casi i l comune sapone. Da oggi perciò chiedete ai vostri for- ni tor i i l « S A P » ; nel caso ne fossero sprovvisti potete r ivolgervi direttamente a G. LILLI Concessionario Esclusivo per l ' I tal ia, Via della Lungara 18, telefono 680-968, Roma. H M » N O N U Z I A L E La vezzosa signorina Anna Maria Biz- zarri, che il 6 gnigno realizzerà il suo sogno d'amore, sposando l'egregio gio- vane signor Renato Nasca, riceverà da questo numero la Cucina Italiana in ab- bonamento. E' questo un dono modesto ma prezioso, che una nostra cara colla- boratrice ha voluto farle, come vaticinio di serenità e di felicità domestica. La Cucina Italiana unisce i suoi auguri cordiali. 132
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