LA CUCINA ITALIANA 1940

o del piovano PURGATIVE-ANTI: EMORROIDALI-DIGEJTIYE aeffeprincipalifarmacie o convagita di£ 5. afa F A RMA C IA PO N O S.FQSCA - VENEZIA . Signorina di ottima famiglia, eccellente pianista (Santa Cecilia), offresi per lezioni di piano a signori- ne o fanciulli. Miti condizioni. Telefonare-, 391-991 Roma Una del iziosa sala di soggiorno, dalle l inee modernissime, ideata dal l 'Arch. Muzio (Foto CrìmelU) Il mobilio della casa, se non è stato scelto di recente, e soprattutto se non corrisponde al nostro gusto, come acca- de il più delle volte, è spesso un cruccio familiare, e rappresenta talora persino una nota di discordia tra persone che si vogliono bene. In verità un bel mobilio è una base solida per foggiarsi un nido ideale, mobili di stile, e di pregio, mo- bili nuovi, di fantasia, comodi e strani, quanti sogni, quanti sospiri! Ma, diciamolo sinceramente a conforto di molte intime o manifeste ribellioni, l'atmosfera elegante di un focolare do- mestico non dipende solo dal freddo, dal nudo mobilio, ma anche e soprattut- to da quella impronta di grazia femmi- nile che dà luce e calore, come un pul- viscolo d'oro, a tutte le cose, persino a quelle più piccole e modeste, ed è perciò che a queste dobbiamo dedicare la mas- sima attenzione. Non ci occuperemo, dunque, per oggi, nè del mobilio, nè dell'arredamento prò. priamente detto, limitandoci solo a ri- petere che la freschezza rinnovabile e spesso rinnovata, dei tendaggi, delle to- vagliette, delle coperte, dei cuscini, ecc., è condizione essenziale per creare o con- servare la ridente armonia della casa. Occupiamoci, per questa volta, degli oggetti che ci contornano, e che vorrei scindere in due categorie: degli oggetti utili, e degli oggetti decorativi. Se giriamo lo sguardo attorno a noi, constatiamo che molte di quelle cose che ci contornano hanno un aspetto scialbo, appassito, inelegante, oppure lo hanno assunto tale con l'andare del tempo. So- no oggetti i quali, per il loro particolare scopo, per la loro quotidiana utilità, debbono viverci accanto, forse a portata di mano, e l'abitudine (che si contrae prestissimo) di vederli così, come stanno, fa che non ci accorga più della loro apparenza trascurata, riè di come sarebbe facile dedicare alcuni momenti ad abbel- lirli, od a restaurarli. Molte signore, impeccabili nell'elegan. za del vestire, non sarebbero certo trop- po lusingate se dovessero sfoggiare in- nanzi agli occhi critici del mondo tutti gli oggetti minimi, inutili o indispensa- bili che, per svago o per scopo di accon- ciatura, passano giornalmente tra le loro accuratissime mani! Così, ad esempio, l'astuccio da cucito, la cesta del lavoro che seguono la padro- na di casa ovunque essa si sposti, e che facilmente si sbiadiscono, dovrebbero presentarsi sempre bene corredati del necessario, ed aggraziati da una nota ci- vettuola. Il libro prediletto, dalla copertina sgualcita, l'elenco telefonico, che rivela una lunga attività, migliorano facilmente il loro aspetto con una sobria rilegatura in carta fantasia, o in teletta stampata: basta pensarci! Persino i quaderni dei conti casalinghi, rivestiti a festa, sembre- ranno meno malinconici!... Nella stanza da Ietto sono innumerevoli i ritocchi che richiamano la nostra attenzione. Con l'ausilio di qualche modello, o con le risorse della propria fantasia l'agile ma- no volenterosa provveda -a dare tono, eleganza e freschezza alla cornice della propria intimità. * * * E veniamo alla categoria degli oggetti «decorat ivi» (è una lunga serie diffi- cile ad elencarsi!). Ecco in prima fila tutti quei gingilli incoerenti, e per di 136

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