LA CUCINA ITALIANA 1940

SIGNORILITÀ Corrispondenza NONNA FELICE. — Grazie per le vostre gentili parole: sono lietissima di venirvi in aiuto per i regali da fare ai vostri nipoti. Al primo, che si laurea in giurispru- denza ed è uno studioso, non mi sem- bra sìa il caso di regalare un oggetto personale o superfluo; non lo apprez- zerebbe abbastanza. Perchè non cercare fra i libri qualche opera dì studio o d'arte che a lui interessi, qualche col- lezione dì volumi, un solo libro, ma- gari, ma in un'edizione rara, antica o moderna che sìa? Dai "codici" che dovrà consultare continuamente, per la sua professione, ai " Promessi sposi alle novelle dì Pirandello, tanto per ci- tarvi le opere più disparate, c'è una vastissima scelta che toglie da ogni im- barazzo. Altrettanto simpatico e comodo, per un avvocato che assai spesso si trova co- stretto a tenere leggi e decreti sotto mano, e vari libri di consultazione, è un porta-libri da tavolo, di quelli gire- voli, a varii scompartimenti. Uno dei due regali può essere fatto da vostra nipote. Per il nipote dal temperamento alle- gro e moderno... la scelta è molto pili difficile. Chissà quante cose avrà, e temo proprio di non riuscire a consigliarvi nulla di nuovo: dal bel portafoglio, portamonete e cintura uguali in pelle di coccodrillo, al cronometro nichelato da polso o al piccolo orologio a scatola da tasca, dai gemelli e bottoni da cami- cia per l'abito da sera, al portasigarette schiacciatissimo pure per sera, da un fazzoletto da collo a una giacca a vento, un sacco completo da montagna, una racchetta, una valigetta da pic-nic se è uno sportivo amante delle gite... tutto può essere in relazione td prezzo che voi e vostra nipote volete spendere e tutto può essere gradito anche se non originale come dono purché lo sia nella materia e nella confezione che deve es- sere assai elegante. Spero di avervi sug- gerito qualche cosa a cui non avevate pensato e vi auguro di essere sempre una " nonna felice ". ROMAGNOLA INESPERTA. — Spe- ro che la mia risposta vi giunga in tem- po. Avreste dovuto scusarvi subito di non poter intervenire alle nozze a cui siete stata invitata, dicendo anche il mo- tivo del vostro rifiuto. Se non lo avete ancora fatto, queste scuse potrete met- terle nel biglietto che accompagnerà il dono e che non sarà un biglietto da vi- sita ma un cartoncino abbastanza grande o un foglio di carta da lettere. Se man- derete dei fiori a questi sarà unito un semplice biglietto da visita con gli au- guri e la lettera sarà mandata prima, a parte. • Vi abbiamo dato qualche tempo fa le prime norme per il servizio della ta- vola, apparecchiatura in particolare. Og- gi vi daremo le regole per il servizio durante il pasto e voi ne trasmetterete una parte alfe vostra cameriera, se ne ha bisogno; non le insegnate troippe cose alla volta, però, altrimenti non se ne ricorderà nessuna, ma abituatela a ser- vire ogni giorno ognuno di famiglia come se fosse un ospite « prezioso ». Sarà piacevole per voi, questo senso di ordine e di eleganza, e- sarete perfet- tamente tranquille sull'andamento del servizio il giorno che ci fossero davvero ospiti di riguardo. Sala da pranzo. — Per servire un pran- zo con sveltezza e precisione occorre che tutto quanto può abbisognare nel corso del servizio sia preordinato su di un ap- posito tavolino o, in mancanza di que- sto, sul piano di un mobile della camera da pranzo. Se accanto a questa si avesse una cameretta disponibile che potesse fungere almeno occasionalmente da di- spensa tanto meglio, si preparerà tutto lì su uno o più tavoli ricoperti da una tovaglia bianca ; se no, sul tavolino o mo- bile che sia, si metteranno delle strisce analoghe o in accordo con la tovaglia con cui si è apparecchiata la tavola. Vi troveranno posto, nel massimo or- dine, tutti i piatti di ricambio compresi quelli da frutta e dolce, le posate per i commensali e quelle di portata; (ag- giungerne qualcuna in più per non do- ver correre in cucina se ne cade qual- cuna a terra o se un commensale di- stratto ne appoggia due sul piatto) le posate da formaggio, frutta e dolce, il cestino col pane, le bottiglie dell'acqua e del vino se la domestica potrà restare sempre a servire in stanza da pranzo. Lista delle vivande. — La lista si può idealmente dividere in tre parti: nella prima troveranno posto gli antipasti, la minestra, il pesce, o mancando questo, i cosidetti tramezzi, cioè i /fan di ver- dura, formaggio, ecc. Nella seconda, i piatti di carne con i vari contorni: nella terza il formaggio, il dolce, la frutta, nell'ordine scritto. Unica eccezione la fa il gelato che si serve dopo la frutta. I vini. —* Debbono accompagnare l 'or- dine e il gusto delle vivande; buona re- gola è farli... invecchiare man mano che il pranzo procede: si servono da prin- cipio i più giovani, poi i più stagionati. Sugli antipasti, minestre, pesce, vino bianco secco. Sulla carne, cacciagione, vino rosso: vini dolci per la frutta e dolci: lo spumante si serve solo in cir- costanze speciali e alla fine del pasto. I vini bianchi si servono freschi; quelli rossi vecchi alla temperatura del- l'ambiente (immergere qualche momen- to le bottiglie in acqua appena tiepida, stando attente a non smuoverle troppo) e Io spumante ghiacciato ma non troppo altrimenti perde tutto il suo sapore. (continua) LA CONTESSA BRUNA I o cinque Borali* canadesi sono giunte di pari passo al loro sesto compleanno, festeg- giato il 18 maggio. Eccole frisch* • sorridenti, mentre documentano davanti ali obiettivo lo splendor* della loro carnagione, ottenuta con l'uso del Sapone Palmolive Proprietà K.F.S.I. 1940 - Riprodux. vietata - Concessione S.A. Palmolive 141

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