LA CUCINA ITALIANA 1940

Voi non poco In ogni momento ¿Iella sua storia, l'Italia ha potuto fare assegnamento com- pleto sulle sue donne, che hanno sem- pre affiancato col loro spirito di sacri- ficio e con l'alta qualità delle loro virtù patriottiche, la guerra vittoriosa delle armi e l'opera interna di resistenza. Il segreto della vittoria consiste non soltanto nella forza e nel valore degli eserciti, ma anche nella tenace volontà di riuscita di tutto il popolo che rima- ne nelle sue case, al suo posto di servi- zio civile. La condizione di guerra esi- ge il massimo della compattezza interna, della disciplina e della fede, che dei e raggiungere un'altissima temperatura, tale da far superare ogni ostacolo, fuori e dentro il territorio nazionale. Fronte militare, fronte interno e fron- te economico sono in realtà un fronte unico, sono lo stesso profilo dell'intera Nazione armata. La donna ha una mis- sione della maggiore importanza da svolgere, come punto di saldatura di quei tre fonti, dove si combatte, in so- stanza, la stessa battaglia. E' perciò necessario che essa potenzi le sue virtù femminili, esaltate nel clima della Rivoluzione, che essa dia tutto quello che il Regime aspetta da lei. E' giunto il momento in cui il compito di madre e di sposa deve essere assolto in- tegralmente, con la piena consapevolez- za del suo alto valore nazionalistico. La donna italiana, già in linea nel- l'opera di ricostruzione morale che il Fascismo ha compiuto e compie tuttora, già al suo posto di punta nella battaglia autarchica, è oggi preparata, nel sub animo fiero e dolce ad un tempo, a tut- ti i cimenti a cui la Patria la chiama. Dalla casa dov'essa viene formando giorno per giorno l'educazione civile delle nuove generazioni — la casa: e- spressione tangibile della famiglia, fon- damento primo dello Stato, pensiero co- stante degli uomini combattenti — all'uf- ficio dove le appartiene più di sempre il povere del massimo rendimento nel suo lavoro, al suo posto di mobilitazio- ne civile, alla sua nuova occupazione in cui rimpiazza l'uomo chiamato alle armi, alla bottega che deve diventare anche essa, nel momento attuale, una cellula di propaganda politica, allo stile della sua vita giornaliera: stile romano di di- rittura morale, di fierezza di razza; tra Le donne fasciste f iere e orgogliose di servire la Patria nei ranghi della protezione antiaerea le pareti domestiche, nella strada, nel pubblico ritrovo, nelVofficina, nel rico- vero antiaereo, la donna italiana deve offrire la prova della sua fermezza se- rena, della sua costante affettuosità, del suo coraggio del suo spirito di umana sol' ieta, dei - t t i s m o , della sua parsimonia, del suo attaccamento alla consegna mussóliniana, che oggi dalle Alpi all'Oceano Indiano percorre tutto il grande corpo imperiale dell'Italia Fascista : VINCERE! La donna italiana sa che questa — come tutte le guerre del nostro popolo — è guerra di indipendenza, giusta guer- ra di una Nazione che domanda al mon- do il libero transito delle sue attività nel Mare di Roma e negli Oceani, guer- ra per il benessere dei suoi figli nume- rosi. Il popolo italiano è un popolo gio- vane, di soldati e di lavoratori, che sale all'orizzonte della Storia dell'Occidente, ed esige una equa ripartizione della ric- chezza, fino ad oggi inesorabilmente de- tenuta da Nazioni accaparratici e sto- ricamente esaurite. La donna italiana sa che questa è — come tutte le guerre che il Fascismo ha combattuto — schietta guerra di popolo. L'indipendenza della Patria, per la qua- le combatterono i nostri Padri dal 1848 al 1918 non è ancora compiuta: essi ce la consegnarono sbozzata a grandi colpi d'armi e di fede perchè noi la perfe- zionassimo con la nostra paziente tenacia di artigiani e colla ispirata passione del nostro cuore generoso. L'immagine dell'Italia, quale d'ora in ora si profila, sempre più nitida e com- piutamente espressiva, man mano che la martellano il flusso vigoroso del nostro sangue e la potenza dei nostri mezzi tec- Uici, dal cielo alla terra al mare, è quel- la di un'adolescente Vittoria Romana, che nell'acerba snellezza del suo corpo promette splendenti fioriture di lunghe stagioni avvenire. Posalo con forza l'un piede sul globo del mondo e l'altro sollevato alla corsa, tutta fremiti di esuberante vita nella ve- ste scapricciata dal vento e nella scat- tante muscolatura di giovane atleta, la Vittoria Romana, con Vali tese e dritte sulle forti spalle, ha lo stesso terribile volto delle sue sorelle antiche piantate sulle prore delle triremi rostrate, sulle quadriglie imperiali al sommo degli ar- chi, o scriventi i nomi degli eroi nello scudo di bronzo: le sue sorelle antiche volanti dalla Britannia a Biserta, dal de- serto Libico al Mar Rosso, dalla Sarma- zia al Reno. Le terre che il popolo italiano riven- dica a sé sono già fatte sue dal Diritto, prima che a lui le riportino le sue armi vittoriose. ELEONORA DELLA PURA ' 47

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