LA CUCINA ITALIANA 1940
di magnesia calcinata. Per il colore per- duto, c'è poco da fare: bisogna ridarlo... Scusate il ri tardo, vi prego. ABB. 102609, Pavia. — Met to il numero del vostro abbonamento, quale risulta in Amminist razione: perchè non volete che usi il vostro nome e non in- dicate uno pseudonimo. Voi siete abbo- nata da poco, e non avete certo mai' letto le mie povere prose (di che, af fediddio, come dicevano gli ant ichi, al tamente vi lodo). Se no sapreste che io il 900 lo comprendo, lo ammi ro e, se posso, lo ut i l izzo, in archi tet tura (case senza f ron- zol i, vaste f inestre da cui entrano la luce e la salute, ecc. ) , lo tol lero nei mobi l i, meno che nelle pol trone, le qual i, secondo me, debbono esser fat te per se- dervisi comodamente: io... degusto con una certa di f f icol tà nei quadri r nel le statue, ma in cucina (almeno nello mia cucina) non lo applico. Checché ne p e r . sino i nuovissimi zelatori dei « piat ti nuovi », dove la panna montata e il ce- tr iolo sottaceto fiancheggiano la carne innaf f iata dal l 'acqua di colonia, io sono tradizional ista, e seguito a preparare, pet i miei cari, le pietanze classiche. Se pe- ral tro volete delle ricette... da far ac- capponare la pelle, ne ho quante ne potete desiderare. Poi verrò a piangere, con voi sui poveri defunti « che erano tanto buoni » e che hanno mangiato.:. GROTTA D'AUGI. — Vi prego di accogliere, con le mie, le condoglianze cordiali dì tut ta la famigl ia della « Cu- cina Italiana ». La scomparsa della vo- stra mamma adorata è certo per voi un dolore inconsolabile. Vi sia almeno di qualche confor to il pensiero che a que- sto dolore si associano t u t t i coloro che hanno vivo il ricordo della propria ma- dre. Grazie per le ricette. Il bicchiere, a sinistra. Per il l ibro, mi informerò, INCHIOSTRO NERO. — La mat t ina non si riceve. Le madri di famigl ia sono occupate, la mat t ina: chi andasse a far loro visita, a- meno che non si t rat ti di persona int ima, dimostrerebbe poco t a t - to. Comunque, se qualcuno viene a t ro- varvi, potete of f r i re un vermouth e dei biscott i. Col tè, che si of f re nel pome- riggio, non è assolutamente necessario of f r i re dolci: anzi, è mol to carino, in questi moment i, sostituire ai dolci dei biscotti salati, biscotti al formaggio, t ra- mezzini con acciughe o con prosciutto o con formaggio, o con maionese e sot- taceti, e... sost i tuire al tè dei buoni vini liquorosi nostrani. Comunque, neanche i dolci si inzuppano nel tè, ma si man- giano a parte. Quanto ai cannoli alla siciliana... io li prendo con le mani, quando li mangio. Per porgerl i, potete usare le mol le da dolci, se le avete, e se no un cucchiaio di argento. Co! ge- lato, qualche biscotto. SILVESTRA. — Per i dolci da prepa- rarsi " a freddo " , è stato già parlato, stilla « Cucina », anche recentemente. Per la " decorazione " delle torte, a se- conda di ciò che volete adoprare per la decorazione (cioccolata, panna montata, crema) adoprate un imbuto di vetro a canna sotti le, e se non ne avete fate- velo di carta solida e pul i ta. La ciocco- lata l iquida (ma densa) o la crema, scorrendo dalla canna del l ' imbuto in. un r ivolet to lento, vi permet terà di traccia- re sulla tor ta le inizial i, i ghi r igor i, i festoni che volete. Completate con qual- che f ru t to candito. Quanto a " farcire " le torte, i pasticceri usano strati di pa- stasfoglia, che inframmezzano con strati di marmel lata. Quando l ' u l t imo strato di sfoglia è a posto, guarniscono con un t r i to di nocciole tostate e marmel lata. Anche con la pasta margheri ta potrete ot tenere gli stessi r isul tat i. RARA AVIS. — L'amido al borace si fa unendo una parte di borace (per esem- pio, 10 grammi) in una soluzione in cui siano stati sciolti 80 grammi , d i -ami do. Il borace si aggiunge quando l 'amido è ben disciol to a freddo. Poi si fa. cuo- cere agitando. Quanto al " bucato olan- dese " , esso è appunto ot tenuto lavando i panni in acqua mista a borace, invece che a liscivia o a sapone. Il borace, che è un sale neutro, non solo non altera i colori o ¡ tessuti, ma rende ininf iamma- bi l i gli ogget ti di biancheria. FRANCESCO D. M„ Spinazzola. — Lo zucchero « al velo » è quel lo zucchero f inissimamente t r i turato che i pasticceri adoprano per cospargerne le loro prepa- razioni, e che è impalpabi le come lo zucchero vanigl iato. Non posso darvi l ' indi r izzo dei locali dove un tempo era in vendi ta l 'al tro prodot to: e d'al tronde penso che ormai, per ragioni evident i, non lo trovereste più. Ma in Ital ia si fabbricano eccel lenti l ievi ti per dolci. P. G. PATTI. — Non abbiamo spazio per rispondere a tut te le abbonate; non possiamo rispondere alle let tr ici occasio- nal i. Abbiate la bontà di f i rmare la vo- stra richiesta, ciò che ci permetterà di veri f icare se siete veramente abbonata. UNA MAMMA, Como. — Questa mia risposta la leggerete quando ormai la bella festa augurale sarà passata. Scusa- temi. In veri tà la vostra lettera, respin- tami a Mi lano, ri tornata a Roma, si era imboscata con un al tro migl iaio di let- tere meno urgent i . .. La trovo oggi, che è tardi. Non mi resta che pregarvi di accogliere t u t t i i voti che formulo, con cuore di madre, per la fel ici tà della vo- stra creatura. EVA. — L'acqua di albicocche? Si può fare come l'acqua di ciliege, a freddo o a caldo. Sono, entrambe, delle bibi te pro- fumate e confor tant i. Prendete 1 kg. di albicocche mature, togl iete i nocciol i, passate la polpa allo staccio. Se la pre- parazione è a caldo, versate sulla pen- tola dove avete raccolto la polpa stac- ciata due l i t ri d'acqua calda, al l ' incirca. Lasciate in infusione per 3 ore. Fi ltrate il tut to, mentre è ancora t iepido, ag- giungete 1 / 2 kg. di zucchero, lasciate raffreddare quando lo zucchero è di - sciolto, e conservate al fresco. Se la pre- parazione è a freddo, met tete la polpa passata per staccio insieme all 'acqua, ma aggiungete qualche mandorla di albicoc- ca, pure passata per staccio. Lasciate due ore a macerare, poi aggiungete lo zuc- chero, agitate f inché si è sciolto, con- servate. al fresco. Nel l ' un caso o nel l 'al- t ro l 'aggiunta di un paio di cucchiaini di liquore aromatico, maraschino, Kirsch, ecc., rialza il tono della bevanda, che va sorbita ghiacciata. E. C. L. — I responsi del « Grafolo- go » sono pubbl icati nel « Giornale della Domenica »: ma per ot tener li bisogna es- sere abbonati a quel giornale, o pagare 5 lire. Voi assicurate di essere abbona- ta ed io naturalmente ci credo: ma è regola generale che gli abbonati dimo- strino tale qual i tà o unendo la fascetta con cui ricevono il giornale, o almeno indicando il loro nome e cognome, ciò che permet te alla Amminist razione di veri f icare se la persona che scrive è ve- ramente abbonata. Se no, occorrono 5 lire in francobol l i. EDVIGE, Bologna. — In generale, il miele va adoperato in misura doppia, del- lo zucchero, per quel le preparazioni. Ma confesso che non ho un'esperienza per- sonale: la preparazione dei l iquori casa- l inghi mi è sempre stata poco simpat i- ca, non so nemmeno io perchè. Farò qualche esperimento e t i r i fer i rò. Tante scuse per il ritardo. ABBONATA LECCHESINA. — L 'a- strologo Sakura, del « Giornale della Domenica », vi ha risposto nel numero del 26 maggio di quel giornale. Ma come può mandarvi la copia desiderata, se non conosce il vostro nome e i l vostro indirizzo? Procuratevi i l giornale a Como, o mandate l ' indi r izzo. AURELIA. — I consulti astrologici sono interamente gratui t i, anche per i non abbonati a! « Giornale della Dome- nica ». Per ricevere risposta di ret ta, col cartoncino portafortuna, basta mandare indi r izzo esatto e data completa di na- sci ta: ora, giorno, mese, anno. Agg i un- gete sol tanto un francobol lo da 50 cen- tesimi per l 'af francatura della busta chiusa. ORIGINALE. — lo non sono mol to esperta in materia di bel let t i, rossetti, ecc. Tu t ta la mia cul tura l 'ho fat ta su un manualetto « Cosa occorre per esser belle » che la Società « To-Radia » of f re in dono alle signore che gl ielo doman- dano, insieme ai campioni dei suoi pro- dot t i. Cosi, ho imparato che si può at- tenuare l'impressione di larghezza di un vol to che abbia gli zigomi sporgenti ap- plicando il rossetto in un modo piut tosto che in un al tro, e così si può fare per far apparire meno lungo un viso troppo magro, ecc. ecc. C'è anche una tabel la per indicare quali colori di cipria e di bel let to armonizzano coi capelli biondi, rossi, neri, castagni', bianchi. E' certo che, se mol te signore sapessero che ef- fet to fa una truccatura eccessiva o sto- nante col colore della loro epidèrmide e dei loro capel l i, preferirebbero andar fuori senza imbel lettarsi. In fat to di bel- letti,. una delle raccomandazioni della 154
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