LA CUCINA ITALIANA 1940

CúÉ£úAoAümúM®> deié& a Budino di tonno Ingredienti : Tonno 2 etti, uova 2, acciughe 1/2 etto, parmigiano grattato, noce moscata, 2 cucchiai di capperi. Si fa bollire il tonno per 10 minuti; si leva e, cambiata l'acqua, si rimette a bollire ancora per 10 minuti. Questa operazione si ripete 3 volte, per cui bi- sogna calcolare mezz'ora di bollitura. Scolato dall'acqua il tonno, si trita minutamente insieme alle acciughe di- liscate. Si aggiungono le uova e un bel po' di formaggio. Si unge uno stampo piccolo e vi si mette il composto cosi preparato comprimendolo bene. Si fa cuocere a bagno-maria per 2 buone ore. Levato, si lascia raffreddare completa- mente. Si taglia poi a fette sottili e ac- comodato bene in un piatto da portata si copre con una salsa fatta con i cap peri, poco olio e abbondante succo di . limone. Migliore è se preparato il giorno pri- ma o almeno qualche ora prima di es- sere mangiato. Torta di frutta e pane Mettere in una terrina 2 michette di pane spezzettato, ricoprire di latte cal- do e due cucchiai di miele. Dopo un po', spappolare il pane con un mestolo. Aggiungere 2 cucchiai colmi di farina, 1 uovo intero, odore di vani- glia, la buccia tagliuzzata di mezzo li- mone e abbondante frutta di stagione tagliata sopra la terrina per non perdere il succo, qualche noce o mandorla ta- gliuzzata, e per ultimo una dose di lie- vito. Ungere uno stampo e infornare per un'ora. Sfornata la torta e capovolta, le si dà una spolveratina di zucchero e si manda in tavo-la, volendo anche cal- da poiché è ottima in tutti i modi. Come vedete, questo dolce è anche economico poiché non richiede i soliti ingredienti di burro, uova, zucchero, ecc., che naturalmente, specie in questi momenti, dobbiamo cercare di rispar- miare il più possibile. E' una ricetta alla portata di tutte le borse. G. Novi Minestra di fagioli Cara Cucina Italiana, Sono una fedelissima ed entusiasta amica della simpatica rivista che do- vrebbe entrare in ogni casa italiana. Ho veduta ed esperinientata una buona ri- cetta per preparare la minestra di fagio- li, nell'ultimo tuo numero. Mi permetto però di dartene un'altra semplicissima, adatta allo stomaco più delicato e ai bambini, perchè senza soffritto, e molto spicciativa. Mettere a bagno i fagioli in acqua tiepida alla sera d',1 giorno precedente: in tal modo in ime ore sono belli e 162 Monte dei Paschi di Siena Ist i tuto d i Credi to d i Di r i t to Pubbl ico Ape r to nel 1625 SEDE IN SIENA Filiali in APUANIA CARRARA - APUANIA MASSA - AREZZO - FIRENZE - GROSSETO - LIT- TORIA - LIVORNO - LUCCA NAPOLI - PERUGIA - PISA PISTOIA - ROMA - TERNI - VITERBO e in al tre Piazze del la TOSCANA - UMBRIA - LAZIO TUTTE LE OPERAZIONI DI BANCA E CAMBIO ESERCIZIO DEL CREDITO FONDIARIO E AGRARIO cotti. Alla mattina metterli in una pen- tola con acqua sufficiente, una bella ci- polla, un paio di spicchi d'aglio, quat- tro o cinque foglie di salvia e rosma- rino. Per chi lo gradisse, ci starebbe bene pure una foglia di alloro. Tutto a freddo. Il sale metterlo a metà cottura. Quando i fagioli sono ben cotti, pas- sare per bene il tutto dopo averlo dili- gentemente schiacciato. Aggiungere a questo bel prodotto che deve riuscire un Po' denso, due o tre cucchiaiate d'olio e, volendo, un pezzetto di burro; rimet- terlo al fuoco e, quando bolle, calarvi la pasta. Nel Veneto e specie nel Vicentino, per questo genere di minestra si preferi- scono le tagliatelle piuttosto larghe, ma ciò dipende dall'abitudine. Ogni pasta è buona : vi si adattano anzi, partico- larmente, i ritagli della sfoglia. Tanti cari saluti, cara Cucina Italiana, e auguri da una tua fedele abbonata del 1938, affinchè tu sia conosciuta ed ap- prezzata come meriti. Surrogati di caffè, e zippole L'abbonata Maria Chessa risponde a Maria Ferrari di aver esperimentato una miscela di piccole fave e ceci, e di aver, la trovata molto migliore della miscela di orzo, malto e cicoria. Come ceci, preferire, possibilmente, quelli neri. La stessa abbonata chiede alle nostre fedelissime lettrici sarde la ricetta delle « zippole » di carnevale. Stoccafisso con patate lesse al verde Mezz'ora circa prima di servire in ta- vola, lesserete in acqua leggermente sa- lata lo stoccafisso e le patate di cui ab- bisognate. Alle patate toglierete la buc- cia e le taglierete a pezzi (badate che siano di buona qualità, ossia gialle). Quando tutto è cotto al punto, colate, togliete allo stoccafisso lische e pelle e condite assieme alle patate con olio, pepe, limone e una cucchiaiata di prez- zemolo finemente tritato assieme ad uno spicchio d'aglio. Rimescolate bene, servite caldo e sen- tirete che appetitosa pietanza gusterete. Frittelle di zucca Prendete quattro etti di zucca gialla, tagliatela a pezzi e lessatela in acqua leggermente salata. Quando è cotta, co- latela, ponetela in un recipiente e con una forchetta schiacciatela in modo che diventi poltiglia. Appena è fredda in- corporatevi della farina, aggiungete un bicchiere di latte e sempre rimestando mettete altra farina, tre etti circa, quan- to basta per formare una pastetta di giù. sta consistenza. In mancanza di latte adoperate l'acqua dove è stata cotta la zucca. Infine, sempre rimestando, aggiungete due presine di bicarbonato di sodio. Friggete a cucchiaiate in padella con olio bollente e con calore moderato. Con la mano sinistra prendete il ma- nico della padella, scuotete la stessa leg- germente e vedrete le frittelle gonfiarsi. Quando sono dorate mettetele su carta assorbente, servitele calde spolverizzate di zucchero oppure senza, a vostro pia- cere. Provatele, sono ottime. Cesira Poni ved. Spinetta Burro fatto in casa Una nostra simpatica lettrice ferrarese ci scrive, a proposito della utilizzazione della panna del latte, quanto segue, e noi la ringraziamo, augurandoci di aver- la presto nella grande famiglia delle nostre abbonate: Si fa bollire il latte la sera, in modo < che al mattino la panna sia più grossa; si leva con un colino perchè non vi rimanga del latte, si mette in un reci- piente non molto grande e si mette in luogo fresco. Quando ne avrete un bel pochino, cominciate a sbatterla girando sempre nello stesso verso, sino a quando non emetterà il siero. Arrivati a questo punto sbattete più adagio ma /energica- mente riunendo il burro attorno al me-

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