LA CUCINA ITALIANA 1940
L'attività della G.I.L., sempre più in- tensa e benefica, si volge ora anche ad una preparazione nuova, intesa a per- petuare, intensificandola, la tradizione prettamente italiana del culto famigliare. Una rivista collie la nostra, dedicata alla massaia, e che sulle virtù domestiche basa i suoi fondamenti, non può che sa- lutare con gioia questa provvidenza, che il Fogl io di Disposizioni n. 177, in data 8 agosto XVI I I, annuncia e dispone. Durante la guerra mondiale e negli anni che seguirono, la donna uscì dalla casa e dimostrò come la sua opera, svol- ta seriamente e con coscienza, potesse dare contributo noii indifferente alla vita sociale ed economica della Nazione. Sa- crifici ed eroismi ben ardui ella affroii tò nell 'orizzonte nuovo, tutto assolvendo con il più completo dei successi pur vi- gilando al buon andamento della sua vita intima affinchè l'armonia indispen- sabile a reggere le sorti di una famiglia non fosse stata offuscata e dissolta da elementi estranei e quasi sempre fatali. Però l'abitudine a percorrere in tutti i sensi e con ritmo sempre più accele- rato le vie varie, e tutte ugualmente no- bili, del lavoro, incominciava a ripercuo- tersi —• e il fenomeno è stato percepito dal Partito — sulle attitudini indispen- sabili alla donna per edificare con piena sicurezza il suo nido e governarlo con sano raziocinio ed illuininata volontà. E si è compreso che in questo campo occorreva incominciare a lavorare, pro- fondamente ed autorevolmente. Non si può pretendere che una Nazio ne sia forte, ricca, potente e libera se le famiglie non sono saldamente unite e rette dall'opera intelligente e solerte del . la donna alle cui mani è affidata la sorte delle future generazioni. Ordine non può esistere se questo non germina nella pri- ma culla che accoglie l 'uomo il quale deve suggere tale alimento nel latte del seno materno, nell 'esempio aleggiante in- torno alla sua infanzia e che dovrà co- razzarlo di un'egida adamantina, ed in tutti gli atti e le azioni che si svolgono nella sua casa. La Madre deve profondamente sentire la sua responsabililà, e prepararsi quindi alla Missione illuminando ogni enigma e dissolvendo anche il più tenue dubbio. La nuova atmosfera creata dal gigante-co lavoro che da un ventennio si svolge con lena appassionata, alimentato dalla più sana linfa, non corrente che elementi indifferenti o tiepi di marcino nelle vie del mondo e respirino la sua aria balsa- mica senza che u.no slancio li faccia fre- mere od un larnpo di entusiasmo li ac- cenda. Oggi più cl.ie mai l'Italia ha necessità di donne ch e siano tali in tutto il più ampio, sano e grande senso della parola. Ed il Part ito, che su tutta la vita della Nazione v igìla ed al cui acume lungimi- rante^mul l a può sfuggire, pensando come nel glori oso dopoguerra dell'Italia Impe- riale oc correrà agire in comunione fervi, da e stabi l ir più che mai salde le basi su cui dovranno posare quei vitali edifici che s.ono le famiglie sulle quali princi- palrrlente si fonderà la sicurezza della Patina per il luminoso domani ha voi uto dare risalto supremo e carattere es senzialmente concreto alla preparazio- n e della donna sposa e madre, creando c orsi di Preparazione Domestica. La Roma Imperale di oggi vuole che nelle fanciulle italiche rifulgano le virtù auree onde furono famose le donne del- l'antica Roma la quale raggiunse le più eccelse vette appunto perchè saldissimi ed incorruttibili principi tramarono la sua sorte immortale. Tutte le care lettrici della nostra Ri - vista, per le quali la Casa è Tempio, Mondo, Vita, pludiranno alla provviden- za particolarmente preziosa, ben felici di affidare le loro figlie, o qualche lato ancor nebuloso della loro esperienza di regine del piccolo o grande Nido an- cora in germe, al complesso di attività educatrici che la G. I. L. si accinge a svolgere con intendimento essenzialmen- te patriottico e umano, e coll ' illuminato intenso fervore che caratterizza tutte le attività di quella organizzazione mera- vigliosa che è la Gioventù Italiana del Littorio. ELISA ARMENI Le disposizioni del Segretario del P.N.F. Il Foglio di disposizioni n. 177, in da- ta 8 agosto XVIII, del Segretario del /'. N. F. reca: « IT progresso tecnologico e industriale distoglie le giovinette dalla casa e dalla famiglia e le sospinge in misura larghis- sima sulle vie del lavoro. La tutela in questo campo è in atto. Ma vi è un'altra tutela non abbastanza osservata e che riguarda la personalità stessa delle future sp-ose e madri. Noi perdiamo giornalmente la garan- zia migliore della casa italiana che è la donna consapevole dei suoi doveri do- mestici e pratica del governo famigliare nel quale riposa lo stesso ordine sociale e la più sicura difesa del salario, nella sua capacità di bastare al bilancio do- mestico. Il Partito ha la piena percezione del grave fenomeno che colpisce la compa- gine nazionale e si sente chiamato a svolgere una intensa, adatta, capillare a- zione educatrice, ubbidendo ai principi posti dal DUCE a base della Famiglia italiana. Nè lo stesso tempo di guerra può so- spendere la preoccupazione della gio- ventù femmini le; ma anzi innalza il prò- blema tra quelli più vitali che attendono il glorioso dopo-guerra dell'Italia Impe- riale, nel quale la preparazione femmi- nile dovrà apparire come uno degli ele- menti fondamentali e caratteristici. Non, facile la sua attuazione, come di- mostrano gli studi e le iniziative che si succedono da oltre un decennio: ma ferma e decisa la volontà di pervenirvi senz'altri indugi. Seguono le disposizioni, date per or- d i ne del DUCE: Il complesso delle attività educatrici dirette a creare la coscienza e la capa- cità delle future spose e madri, prende il nome di Corsi di preparazione domesti- ca; necessità di svolgere in modo uni- tario questo complesso di attività educa- trici; i Corsi sono affidati alla G. I. L. ; è costituito, sotto la presidenza del Se- gretario del Partito, un centro nazionale direttivo per la preparazione domesti- ca; in ogni provincia si crea anaioga- mente un Centro provinciale presieduto dal Federale; i corsi dovranno sorgere in tutti i Comuni e le frazioni d'Italia, negli edifici scolastici rnessi a disposi- zione dal Ministro del l 'Educazione Na- zionale; il Federale i» responsabile del- l'attività del Centi ' ,, provinciale e della conseguente or" a r t i z z az i one dei Corsi. Egli dovrà ba s a r s j s o p r a t tut to sullo spi- rito di c o l l ? V o t . a z i o n e della G. 1. L., dei Fasci Fer i ! m i m U . d e l l ' 0 . N. D.
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