LA CUCINA ITALIANA 1940

p< II er una pulizia non apparente Quando si parla d'igiene, varie persone — che della vita e delle sorprese degli esseri invisibili all'occhio nudo hanno un'idea assai vaga — sorridono come se si raccontassero fàvole. L'azione dei microscopici bacteri e delle loro più microscopiche tossine è di certo limitato dal terreno-ambiente in cui cade. E poiché ogni creatura umana è un terreno che presenta un grado vario di ricettività e d'immunità (a seconda delle condizioni dei tessuti cellulari ere. ditati) occorre adottare le precauzioni meno complicate e meglio adeguate. Obbiettare che il tale mangia il pane anche raccolto da immondizie e resta indenne, non documenta che tutti po- trebbero uscire illesi dalla stessa sconsi- deratezza. Cosa accade dove manca il piacere delle cose linde e la convinzione matu- rata da nozioncine fondate? In primo luogo si precipita a voler ap- pagare soltanto l 'occhio, oppure a voler dare a intendere d'essere puliti — senza essere intimamente persuasi dei vantaggi della pulizia —. Da qui deriva l'attrezza- tura a una nettezza apparente. Soltanto apparente. Ecco il pasticciere caro ai bambini. Giustamente proibisce di toccare i dol- ciumi : lui gentilmente ve li porge con la sua pinza lucente. Ma dal forno al ne- gozio, dal negozio alle vetrine, dalle ve- trine al vassoio, durante la vostra assen- za, quelle paste vi sono portate e acco- modate con le mani dei garzoni. Come erano quelle mani? Dopo avere spolverato, dopo aver spaz. zato, dopo aver maneggiato centinaia di monete di rame o di carta unta, il gar- zone o il cameriere dispongono, riacco- modano, travasano da piatto a piatto quei dolciumi con quelle dita tutt'altro che deterse. AI ristorante ordinate una pasta al burro. Se è sicuro di non essere visto il cuoco o il cameriere prendono i riccioli di burro con le dita. Con le stesse dita prendono le verdure lessate da condire a tavola. Ecco un fornaretto: porta nel cestino — e non si bada che cosa ci si deposita ' in altri momenti — dei panini. Il cestino è mal legato al manubrio della bicicletta. A un certo punto urta un carro. Il cesti- no si rovescia vicino a un angolo del marciapiede dove lo spazzino ha raccol- to le immondizie. I panini rotolano fra queste. Il poveretto raccoglie i panini e li distribuisce a domicilio come se nulla fosse accaduto. Nessuno può controllare le conseguen- ze del pane consumato in quel giorno. Ma il buon senso dovrebbe arrivare al punto di suggerire a quel fornaretto il dovere — in disavventure simili — di riportare al forno quei panini scivolati nelle spazzature, utilizzarli riducendoli in biscotti con una seconda infornata. Appresso.-Parlando con altri, chiunque può aver notato lo spruzzo di bollicine di saliva dalla bocca dell'interlocutore. Se un tale difetto — dovuto 1 a eccesso di saliva — è esteso a un lattaio, un un cuoco, a un pasticciere, a un lavoratore della mensa, può accadere che nel ser- vire latte, pane, paste, minestre o altri commestibili, il distributore — per ri- spondere a eventuali domande — spruzzi di saliva i commestibili circostanti. Ammesso che le persone spruzzanti fossero perfettamente sane, poco male. Però chi assicura che quel distributore di vivande sia proprio sano? Rimedi ? Occorrerebbe un corso particolare che facesse sentire al lavoratore di cucina e di fnensa, al manipolatore di cibi il do- vere di tutelare la salute altrui. Giove- rebbe che venisse stimolato il piacere delle cose linde. Questo piacere non fun. ziona estesamente. Ho visto perfino delle madri che, ve- dendo scivolare a terra la caramella o il cioccolatino dalle labbra del bambino, raccolgono caramella e cioccolatino co- stellati di polvere e li ridonano al pic- cino. Altre piccole osservazioni permettono di constatare l'orientamento a una pu- lizia soltanto apparente. Gran parte di quelli che si lavano tua. ni e faccia prima di uscire di casa la mattina rimarrebbero seccati di doversi lavare anche rincasando la sera, prima di coricarsi. « Lavarsi prima d'andare a dormire ! Ma chi devo ricevere? ». Eppure come la polvere delle strade vela le scarpe lucidissime, così forma uno straterello invisibile anche su la pelle del viso. E con tale straterello di polvere si va a imbrattare il candido guanciale o le gote rosate d'un neonato. Specialmente nelle giornatacce di ven. to, fra veicoli da corsa, granellini volan- ti, residui di gas emesso da torpedoni, fuliggini si attaccano ai capelli, ai peli N o i e di v i ra p r a t i ca N o n s c i upa te il vos t ro d e n a ro per a c q u i s t o di A c q u a di C o l o n i a . Fabbr i ca t e la v o i stessi c on Essenza Colonia SCHULTZ per la do se di un litro c he cos ta sol tanto L. 6 . Nelle buone Profumerie o contro assegno dalia CHIMICAL S/A - Via 6. Martucci, 6 - Napoli delle sopracciglia, delle ciglia, passano su la cornea dell 'occhio; e possono dare ori- gine a infiammazioni fastidiose — a cau- sa della formaldeide che è fra i compo- nenti del fumo e della fuliggine. Tuttavia la signorina e l'elegantone si acconceranno accuratamente in pigiama prima d'andare a letto, ma il viso, fino al mattino, nessuno lo rivede... Molte trovano il tempo d'andarsi a lac- care di rosso-sangue le unghietle, ma non sentono la stessa premura di lavarsi prima di portare cibi alla bocca. Altre che hanno sempre furia e timore di sprecare tempo, sopportano varie ore di tortura per farsi l'arricciatura perma- nente, ma s'imbronciano se osservi ch'è più essenziale il lavarsi accuratamente il cuoio sottostante i capelli. (I riccioletti si vedono, l'epidermide sottostante i ric- cioli non si vede. E' vero. Altrettanto vero è che l'epidermide non detersa non respira bene e i capelli ne pagano gli effetti). Ho insistito troppo su le abitudini fem- minili? Si, perchè l'igiene della casa, degli alberghi, dei ristoranti, dei ritrovi pubblici è, sovrattutto, governato dall'e- lemento muliebre. E' un compito onore- vole, assai onorevole. Madri pulite, mogli attaccate alla pu- lizia, sorelle vigili custodi dell'igiene fanno anche l 'uomo pulito. Sono loro, le donne, che potrebbero far entrare nella mente frettolosa, talora ac- ciabattona dello spacciatore di vivande che le mani nettissime sono uno dei ti- toli più ricercati e che meglio raccoman. dano alla clientela. Sono loro, le donne, che non dovreb- bero lasciarsi intimidire e osare, osare ed esigere — sia pure con amabile grazia —• le mani nette da chi somministra cibi e senza la burletta delle pinze adoperate quando quei cibi sono antecedentemente passati e ripassati per chi sa quante lu- ride falangi. "Il luridume non desta soltanto ripu- gnanza: è anche vettore d'infezioni, quin- di di disturbi, di minorazioni. Sono pur loro, le donne, che in alcuni alberghi possono far rilevare che dopo aver spazzato pavimenti, sbattuto tappe- ti e zerbini, vuotato sputacchiere e reci- pienti da notte, non si passa a disfare letti, a stendere lenzuola, fodere, asciu- gamani da bucato con quelle stesse mani senz'averle insaponate e deterse. Per In detersione occorre che il sapone schiumi intorno alle mani e sotto le unghie dai cinque ai sette minuti. Saper ricavare da ogni sostanza il massimo rendimento co. stituisce pure uni autentico risparmio. Ed è pure il benessere favorito dalla pulizia che fa ritornare al lavoro con lena gioiosa. PROF. PALANTI 211

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