LA CUCINA ITALIANA 1940

1 1 l i v&i; I I I H ¡III ü t ü |:í 11 Melanzane e peperoni Melanzane della pace (non so proprio perchè si chiamino cosi). — Si affettano le melanzane, della grossezza di circa un centimetro, e si tengono per un quarto d'ora , o più, in acqua e sale'; poi si tolgono, si strizzano bene fra le mani, badando però di non romperle. In que- sto tempo s'è preparata della mollica di pane e del formaggio grattugiati, cappe- rini in aceto, prezzemolo trito o basi- lico, un po' di pepe e, volendo, anche qualche pezzettino d'acciuga diliscata. Si amalgama il tutto bene, condendo ab- bondantemente con olio fino e si mette a strati su una fetta di melanzana, un'al- tra fetta ci si adagia sopra, si lega con un po' di filo e questi tramezzini di me- lanzane si friggono a fuoco molto dolce in modo che cuociano bene di dentro. Sono buone così, ma a chi piace il po- modoro, dopo fritte si possono far bollire per pochi minuti in una salsetta di po- modoro, ben densa. Melanzane a filetti. — Si tagliano a fette e poi a striscioline larghe circa un dito mignolo, s'immergono come al so- lito nell'acqua salata, poi, dopo ben strizzate fra le mani, si mettono in pa- della con olio abbondante e caldo (deve fumare) con uno spicchio' d'aglio diviso in due e un bel ciuffo di basilico. Si lasciano cuocere a fuoco molto vivo, ri- girandole sempre. Quando sono ben,cotte (non devono indorare) si aggiunge della salsa di pomodoro, sempre a fuoco vivo si fanno cuocere per cinque o dieci mi- nuti e sono pronte. Buonissime anche come contorno. Peperoni gratinati. — Si fanno arro- stire i peperoni a fuoco molto vivo, si pelano, si fanno a striscioline. In un te- gamino basso si mette un po' d'olio fino d'oliva e poi si cosparge abbondante- mente di pangrattato, sopra si mette uno strato di peperoni che si condiscono con olio, sale, sugo di limone, sottaceti fatti in piccoli pezzettini e altro pangrattato, sopra un altro strato di peperoni, ecc... si finisce con mollica inumidita soltanto con un po' d'olio e si mettono al forno o fra due fuochi. Però più di tre o quattro strati non conviene fare. Peperoni e melanzane ripieni. — Si svuotano con un coltello senza punta le melanzane, la polpa che s'è tolta si unisce ad una buona quantità di mol- lica di pane (si può utilizzare il pane raffermo pestandolo nel mortaio), basi- lico, pepe, sale, sottaceti a pezzettini, e, volendo, anche pezzetti d'acciuga dilisca- ta. Tutto questo insieme si mette in pa- della con ol io caldo e si fa cuocere un po' perchè s'insaporisca bene, quando è cotto si riempiono le melanzane e dei grossi peperoni ai quali, con un coltel- lino appuntito s'è tolto il peduncolo coi semi, badando di non romperli (i peperoni). Ripieni che siano si mettono a friggere a fuoco dolce rigirandoli con attenzione perchè abbiano a cuocere be- ne da tutti i lati senza rompersi. Rina Fisauli Fichi giulebboti Un chilogrammo di fichi non troppo maturi (fichi dottati), 700 gr. di zucche- ro e un bicchiere d'acqua profumata alla vainiglia. Mettete al fuoco l'acqua con lo zucchero; quando questo è diluito immergeteci i fichi e fateli cuocere per mezz'ora. Quando lo sciroppo si sarà for- mato mettete il tutto in un vaso di vetro. I frutti debbono restare interi e del colore dorato. La mancanza di spazio ci costringe a rimandare ancora molte corrispondenze. Preghiamo le nostre gentili abbonate di pazientare. Centesimi 70 la parola oltre la lassa erariale dell'1,80 per cento CAPELLI B IANCHI? I gravi, terribili pe- ricoli delle micidiali Tinture velenose! Opuscolo gratis. Pasquale Borrelli - Se- ' condigliano. CERCO dt-nna che cucini discretamente tenendo ordinata pulita cucina. Chi può indicarmene qualcuna pronta prsgo scri- vermelo. Pianeta - Via Trapani, 1 - Palermo. LAMBRUSCO in damigiana spediamo ovunque. Chiedete listino: Pisani - Sas- suolo (Modena). PER TUTTI SONO RACCOMANDABI- LISSIME le sane, fresche, prelibate spe- cialità R I PAMONT I: Industria del Dolce BORCOMANERO. Dietro vaglia di li- re 32, riceverete franco scatola Cr. 1000. GUSTATE IL TORRONE DELLA NONNA alimento tenero, prezioso, squisito. As- saggio L. 5, dietro vaglia oppure fran- cobolli. ATHOS CASTONE BANT I, Direttore FANNY DIN!, Condirettrice e gerente A.T.E.N.A., Via del Cazometro 25, Roma CROTTA D'ALICI. — Grande fu la mia sorpresa nel ricevere il leggiadro e vaporoso baverino con relativi polsini. Come ringraziare la brava donatrice e voi, gentile intermediaria? Anonime tutt'e due... Peccato! Perchè non vi fate conoscere? Mi piacerebbe sapere il vo- stro nome; così potrei scrivervi diret- tamente e Voi potreste rispondermi qui, a casa mia - Via Magenta, 10 - Livorno. L'interessamento che mi avete espresso per quell'industriosa mammina dimostra che siete buona. E per tale vostro pre- gio vi siete già acquisita il diritto alla mia amicizia. E' un po' difficile occuparsi della vo- stra raccomandata: ogni accenno a un interesse particolare (ed è interesse pri- vato tanto quello del grande industriale che vuol vendere i suoi prodotti quanto quello della signora che cerea un* cuoca, o della ricamatrice che desidera ottenere ordinazioni) comporta una spesa: diven. ta pubblicità a pagamento. Ad ogni modo mandatemi il nome della persona, e l ' indirizzo: sarà un'oc- casione per la Rivista, e per me, di fare un gesto di solidarietà. Intanto vi ricam- bio i cari graditi saluti Frida Il problema delle calie Care amiche della « Cucina Italiana », la cattiva stagione si avvicina. Fra poco bisognerà rimettersi le calze... Che tra- gedia ! Smagliature, buchi, denaro che va in fumo... A me accade — e forse ac- cadrà anche a molte di voi, amiche ab- bonate — che, di un paio di calze, una si rompe al punto di diventare inservibile, mentre l'altra resta abbastanza buona. Spesso mi sono detta che sarebbe conve- niente acquistare due paia di calze iden- tiche alla volta... Così si potrebbe sosti- tuire la calza rotta e consumare anche quella superstite. Giorni sono un'arni- ca mi ha dato una notizia... sensazionale. Un gran produttore di calze avrebbe ideato di abolire il classico sistema del « paio » e di fabbricare le calze a... co- me si dice? a terzetti; insomma a tre per tre; in modo che le acquirenti pos- sano averne una di ricambio. Ne sapete nulla? Vi ringrazio e si saluto. Una vittima delle calze smagliate S I ATE PREVIDENTI 111 tenendo sempre in casa qualche scatola di combu- stibile solido di sicurezza in tavolette. Sostituisce anche il gas nei periodi di eventuale sospensione. Presso i grandi Magazzini èd il Vostro Droghiere 239

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