LA CUCINA ITALIANA 1940
QjoMcJò^hjojzioM^ deMe. a&&o.ttate> Uova dolci ROSA DI SIEPE - Milano. — Nel fa- scicolo di giugno della Cucina Italaina voi avete espresso il desiderio di avere la ricetta delle uova dolci. Ve la invio con la speranza che sia proprio quella delle uova dolci preparate dalla vostra nonna e perciò care al vostro ricordo. Preparate una tortiera unta di burro ed impanata. Mettete in una terrina 250 grammi di latte e con un cucchiaio di legno intridetevi 50 grammi di farina, 50 grammi di burro, 3 cucchiai di zuc- chero. Aggiungetevi 200 grammi di frutta sciroppata di vostro gusto, 100 grammi di uvetta, 50 grammi di amaretti e 200 di savoiardi sbriciolati assieme; più quattro uova intere (sgusciate) un bic- chierino di rum. Versate il composto nella tortiera e cuocete in forno, tenendo la tortiera a bagnomaria. In queste uova dolci c'è cosi poco zuc. chero che non ho visto ostacoli alla pub- blicazione della ricetta, alla quale, es- sendo da voi autorizzata, ho fatto una modificazione che mi pareva opportuna. Giudicate voi se va meglio così. Vi rin- grazio della vostra cortesia a mio ri- guardo. Siete proprio una cara amica, modesta e buona. E. V. M. Peperoni arrosto La cara abbonata che risiede attual- mente in Maremma desidera sapere co- me si conservano, in barattoli di vetro, i peperoni arrosto: vinco la mia pigrizia (tante volte gentili Abbonate, han do- mandato di conoscere come si procede per simile preparazione) perchè il tem- po è prezioso e, d'altra parte, aspettavo che tante e tante altre si accingessero a rispondere in proposito con sicura espe- rienza. I peperoni costano ora molto: tutta- via, se si ha produzione propria in ab- bondanza, sarà cosa utile valersene per la provvisione invernale, squisita e pre- libata. Bisogna Bcegliare di preferenza pepe- roni ben grandi, ben maturi e pur tut- tavia di molta resistenza, di quelli che sembrano fatti di cera indurita, tanto debbono essere belli e senza scalfitture. Debbono essere intatti col loro torsolo, È u s c i r ò per i tipi della nòstra Casa Editrice F RA LE T ORME N TE Diario di un alpino al fronte francete del Cap. Nino Bolla Prezzo del volumetto L. 5 Per I» nostre abbonate Lire 3 Vaglia alla nostra Amministrazione perchè, specie nella stagione autunnale, usano i contadini previdenti privarli del torsolo coi semi che lasciano disseccare per la nuova' seminagione. Per grandi quantità si prepara il forno che si usa per cuocere il pane. Per famiglia la cosa è diversa: ho usa- to sempre il fornello a carboni. Al fuoco ben nutrito di carboni, sui carboni roventi si arrostiscono i pepe- roni di prima scelta e quando sono bene arrosolati in tutta la loro superficie si ritirano sul focolare; con una mappina da cucina, cioè di canape (ora son di canape anche i tovagliuoli e le' tovaglie) si stropicciano i peperoni in modo da toglierne bene la pellicola che si stacca quando sono bene arrostiti e ad uno ad uno s'introducono in comuni bottiglie già lavate e bene asciugate in prece- denza, proprio come si procede per le resistenti bottiglie per il pomodoro: si tappano a macchina con tappi nuovi, ste- rilizzati con la bollitura, bene asciutti ed unti leggermente di olio di ul ive; si lasciano immersi in caldaia con acqua fresca che si porta all 'ebollizione: dopo un terzo d'ora o tutto al più dopo mez- z'ora, si ritira il combustibile che ali- menta la caldaia (preferibilmente legna, anche per ragione economica, poiché il carbone di legna apporta troppo consu- mo e troppa spesa) e si lasciano le bot- tiglie nell'acqua fino a che l'acqua len- tamente si raffreddi da sè. Sulla caldaia si mettono stracci che s'interpongono e fasciano o coprono le bottiglie durante il riscaldamento, l'ebol- lizione ed il lento naturale ritorno del- l'acqua alla temperatura iniziale. Le bot. tiglie di peperoni riescono squisite e di lunga conservazione, proprio come quel- le di pomodoro che possono serbarsi ot- time anche per diversi anni, sempre che la ebollizione sia di mezz'ora buona. I peperoni così preparati riescono sa- porosissimi e serbano l'aroma origina- rio, tali da sembrare meglio che appena colti : sono buoni in tutti i modi, specie se preparati in tortiera, completamente imbottiti con pane grattugiato impastato con olio abbondante, ulive prive di nòe. ciolo, capperi ben lavati, e qualche ac- ciuga salata, lavata e diliscata e bene pulita, aglio triturato, prezzemolo ed an. che un po' di basilico, ove se ne abbia fresco. Si aggiunge sempre il sale neces- sario all'interno dei peperoni, anche un poco all'esterno e si condiscono con olio abbondante: si cuociono a forno ben ri . scaldato, o a fuoco sotto e sopra per qualche ora: poco pepe, se piace. Il ba- silico lo serbo fresco anche nei mesi rigidi, ritirando dalla terrazza le pian- tine e mettendole al coperto in una stan- za bene esposta ad oriente e mezzodì. Abbonata Salernitana Rami per cucina Nel fascicolo di settembre, leggo la risposta di Nina a Letizia, di Anagni, per togliere il verderame. Gli utensili di rame debbono consegnarsi fra breve tempo per concorrere alla vittoria del- l 'Impero Italiano: tuttavia ricordo il metodo notisimo delle nostre antenate per togliere il verderame: si usano li- moni fradici, limoni inservibili, quelli già usati per le vivande o per bevami» e prima di gettarli al fuoco ad essiccarsi e ad ardere, s'impregnano di cenere (quella dei fornelli che s'usa per la li- scivia e pel bucato di antico metodo, di ottimo risultato) e si strofinano gli uten- sili a forza di braccia o... sugo di go- miti, che dir si voglia; si risciacquano più volte e si asciugano al fuoco o al sole o si detergono con segatura di le- gno, ma è sempre bene esporli dopo al calore solare nei nostri paesi benedetti dal sole. Abbonata Salernitana Piccoli consigli utili Macchie: di caffè o cioccolato... — Si possono trattare con la glicerina: cospar. gete le macchie di glicerina, lasciando riposare per qualche ora, quindi risciac- quate in acqua tiepida. ... di inchiostro. — Possono essere completamente rimosse col sugo del po- modoro; se la macchia è vecchia ci vor- ranno varie applicazioni. di sudore sottoascellare. — Le an- tiestetiche macchie di sudore, che rovi- nano gli abiti sotto le ascelle, potete to- glierle (se recenti) con una soluzione di ammoniaca diluita. Le più vecchie in- vece possono scomparire con acido ossa- lico diluito. ...di ruggine sulla biancheria. — La biancheria macchiata di ruggine va li- berata dalle macchie, altrimenti col tem. po si buca. Immergete la parte macchia- ta in succo di limone bollente e lasciatela così, fino a che il limone sia tiepido. La- vate poi con acqua calda, insaponate e ri- sciacquate con acqua tiepida. « Quasi felice » ATHOS GASTONE BANTI, Direttore FANNY DINI, Condirettrice e gerente A . T . E . N . A . , V ia del Gazometro 25, Roma PROFESSORESSA" eccellente pianista (Santa Ceci- lia), offresi per lezioni di piano a aignorine o fanciulli. Miti condizioni. Telefonare-. 391-991 - Roma 263
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