LA CUCINA ITALIANA 1940
con l ' animo in pena, a rifugiarmi nelle tue parole. Devo sposarmi fra un mese, ma h o un cruccio segreto: sono afflitta da alito cattivo di cui non capisco la causa; ho denti già ben riparati ecc... Risposta. — Non è il caso disperarsi tanto, mia cara: a tut to c 'è rimedio, e t roveremo ii modo insieme di liberarti da questo inconveniente. L'alito cattivo può derivare da digestione non buona, da sostanze alimentari stagnanti nello sto- maco e fermentate, producendo dei gas fetidi che t ravano sfogo per l 'esofago e per la bocca; da fermentazioni intesti- nali; può dipendere da denti sporchi di detriti alimentari, da denti cariati; da gengiviti, stomatiti; da malattie del naso e faringe; da malattie dell ' intestino, come la stitichezza cronica; da lingua ìmpati- nata ecc... Unico rimedio è individuare la causa e provvedere di conseguenza. Studiati con attenzione e scrivimi, quali di questi difetti ritieni di avere. Non sarebbe male che interrogassi un medico di fiducia. Per ora tieni l ' intest ino pulito il più possibile con leggeri lassativi in- nocui. Evita cibi pesanti ed irritanti. La- va tre volte al giorno i denti con un buon dentifricio, dopo i pasti principali. Pulizia interna, cura della salute, lunghe passeggiate. FAUSTA 351- — Ho 18 anni, sono alta m. 1,63 e peso kg. 56. Sono giusta? Ho però il viso t roppo grasso e un po' di doppio mento, ecc. Risosta. — Pesate 2 chili meno del normale. Mi sembra un po' st rano che alla vostra età e con il vostro peso, ab- biate il doppio mento. Ginnastica facciale e del collo come lungamente spiegai in un mio recente articolo. Camminando è necessario controllarsi : tenere la testa alta. Camminate con le spalle basse e ben spinte indietro. Torace aperto, testa eret ta. La linea del mento deve formare un angolo retto con il collo e bisogna tenere la testa nell 'asse della colonna vertebrale. Picchiettate tut te le mat t ine il sot tomento con il dorso della mano o con una spatola. Docce f redde locali. Fa- tevi visitare da uno specialista se la pe- luria del viso è effet t ivamente in for te crescita. Leggete quanto è scritto qui so- pra ad altra abbonata. LUCIANA. — Sono figlia di un ' abbo- nata. Ho 17 anni e giorno per giorno mi cadono tut ti i capelli, non ne ho quasi più. Non ho forfora, ma ho l 'abi tudine di lavarli anche quat t ro volte alla setti- mana, ecc. , Risposta. • — Da lontano non mi è pos- sibile stabilire con precisione la causa della caduta dei vostri capelli. Molto fa- cilmente dipende da denutrizione ed esau- rimento; come state in salute? Vivete il più possibile all 'aperto, mangiate cibi iodati che sono i più adatti; non pelate le f rut t a; mangiate aranci, uova, lattuga, pesce, carciofi, cavoli, spinaci, carote, mele, ecc. Spazzolate i vostri capelli spesso, ma non esagerate nei lavaggi. Basta se sono grassi una volta la setti- mana e se secchi ogni 15 giorni. Per il viso: tenete pulito l ' intest ino ed evitate cibi pesant i. MAR. MAR . Scr ìvere: Margherita Marcoaldi "Cucina Ifaliana,, Via Cassiodoro, 15 - Roma Per i giorni LENTICCHIE Le lenticchie hanno, come i fagiuoli, e forse più dei fagiuoli, un valore nutri- tivo altissimo. Un piatto di lenticchie, comunque cucinate, può benissimo so- stituire un piat to di carne. Sceglietele possibilmente grandet te, e di un bel biondo. Sceglietele per liberarle delle impur i tà, lavatele, lasciatele 12 ore nel l 'acqua. Poi cuocetele in una pentola di terra cotta, con una cipolla, sale, e un mazzetto di odori. Fuoco lento. Sono cotte quando si schiacciano facilmente sotto il dito. Alla maggiordomo. — Quando sono cotte nel modo indicato, fatele crogiolare con un pezzetto di burro, misto a grasso di maiale, in un piatto di pirofila. Al sugo. — Potete prepararle con un sugo come quando fate i fagiuoli stufati o rifat t i, o col sugo di uno stracotto del giorno prima. Potete mangiale in purea, o intere e appena bollite, ma calde, con- dendole con un poco d'olio e una goccia di limone. Prendete un cavolfiore bianco, chiuso, solido, non ancora sfiorito. Tagl iate le grandi foglie, di cui le costole possono essere utilizzate diversamente, o passate alla conigliera se l ' avete. Grat tate il gam- bo del cavolo, per togliere la scorza dura e utilizzare invece la polpa, che, cotta, è commestibile. Tenete in acqua acidulata i pezzi del cavolfiore tagliato a tron- chetti, ciò che farà uscire dai loro na- scondigli i bruchi, se ce n ' è. Asciugate, tuffate nell 'acqua bollente, salate, e, quando sono mezzo cotti ritirateli dal fuoco. L'acqua di cozione con qualche foglia verde può servire benissimo per farinate, zuppe di magro, ecc. Sui pezzi del cavolfiore, che disporrete in un piatto di pirofila, versate del formaggio gratta- to, possibilmente parmigiano e groviera a parti uguali, pepe, e un pezzetto di burro. Passate il piat to nel forno di cam- pagna, e avrete degli eccellenti cavol- fiori gratinati. I cavolfiori lessati sono buonissimi : con olio e aceto, in insalata; col burro fuso gettato sopra; con una salsa alla crema di latte; con una salsa olandese, Ne l l a famigl ia del la " Cuc i na , , Ci giunge in ritardo da Rovereto la no- tizia _ della morte lacrimata della prof. Luigina Piscel, vedova Armani, sorella della nostra preziosa collaboratrice signora Amalia Piscel, assistente sanitaria. (Zia Amalia). Anche la prof. Luigina Piscel aveva spesso collaborato alla nostra rivista, con interessanti articoli tecnici e utilissime ricette. Alla signora Amalia Piscel e ai con- giunti le più vive rispettose condoglianze della Cucina Italiana. con una salsa di pomodoro, con una sal- sa bionda. Rifatti col pomodoro, o saltati al burro, o saltati in padella, o rifatti in tegame con un sugo di carne di maiale avanzato dal giorno precedente, sono ec- cellenti. Fritti, con una pastella d'acqua e far ina, e qualche fet t ina di patata in- sieme. .. LE CAROTE Molte delle preparazioni farmaceut iche dest inate a rinforzare la dotazione vita- minica del l 'umani tà sofferente sono a base di succo di carote. II che è quan to dire che le carote sono, oltre che com- mestibili, salubri e preziose. Si possono cuocere le carote: X Alla crema, facendole cuocere a fuo- co dolce con un poco di burro, sale, e una presa di zucchero in polvere. 'La casseruola dev'essere tenuta scoperta, e le carote devono esser fat te saltare, di tanto in tanto, perchè non si at tacchino durante la cot tura. A cottura terminata si ritirano dal fuoco, si fa una crema con due o tre rossi d ' uovo e un poco di pan- na di latte, si mescola alle carote, si oc- spargono queste con una manciatina di prezzemolo crudo tri turato, e si servono su piatto caldo. x Si possono cuocere come s 'è det to sopra, e servirle col loro sugo caldo e piezzemolo, senza crema. x Oppure, tagliate in rotelline dello spessore di mezzo centimetro, si fanno lessare nell 'acqua bollente per 5 o 6 mi- nut i, poi si scolano, si met tono in una casseruola con poco condimento, sale, e presina di zucchero, si f anno finir di cuocere a fuoco dolce, bagnandole di tanto in tanto con l 'acqua calda. All 'ul- timo si unisce un po' di sugo (pomodo- ro, sugo di carne, grasso di umidi del giorno prima) e si servono su un piatto dove sieno dei crostini, spolverandole di prezzemolo. x Oppure, cotte nel modo precedente, si fanno prender sapore con un mazzetto d'odori e una cipolla e, quando la cot- tura è terminata, ritirati la cipolla e gli odori, si fanno crogiolare un minuto ap- pena con una presa di zucchero e di noce moscata, poi si lega la salsa con un tor- lo d ' uovo o due, e un pezzettino di burro, e si servono calde. x O anche: una volta bollite fino a che sian cotte bene, si scolano, si met- tono in una casseruola con burro o olio, prezzemolo, cipollina tagliata fine, sale e insaporite, si servono. x O anche: prima si fa soffriggere qualche grossa cipolla in un po' d ' ol io: quando la cipolla è bionda, vi si aggiun- gono le carote sbollentate e tagliate a rotelle: si aggiunge della crema di latte, sale, zucchero (poco) e si lascia sobbol- lire il tut to per un quar to d ' ora. x Fritte, e messe sotto una salamoia di aceto, sale, peperoncino e aglio a pezzi, sono appetitose e digestive. 285 '
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