LA CUCINA ITALIANA 1940
LA POSTA DI NINA 11 successo dei nostri due nuovi con- corsi, per un Piatto nuovo, di qualsiasi genere (carne, pesce, uova, legumi, erbag- gi, a piacere) e per /'Utilizzazione dei resti in cucina va affermandosi sempre più. Le ricette affluiscono eia tutte le parti. Bene! La Cucina Italiana è lieta di questa così spontanea e fervida e larga adesione di tante abbonate. Noi deside- ravamo che la Cucina nostra divenisse... un salotto, dove mille e mille e mille si- gnore di tutte le gradazioni sociali, tutte ugualmente consapevoli della loro altis- sima missione di spose e di madri, si in- contrassero simpaticamente, stringendo a- micizie attraverso lo spazio, scambiando idee e consigli, mettendo ognuna a di- sposizione delValtra la propria esperien- za, nella ricerca solidale e premurosa del benessere delle famiglie, della economia domestica, e, importantissimo oggi più di sempre, della economia nazionale at- traverso la più intelligente utilizzazione delle disponibilità del Paese. Questo nostro scopo è stato raggiunto: la Cucina Italiana è veramente, oggi, una immensa famiglia, a cui più di cento- mila massaie apportano, con la loro pre- senza ideale, e con la loro collaborazione frequente, il meglio del loro umile o grande sapere, nel fine supremo della prosperità delle loro case, cosi stretta- mente congiunta alla prosperità della Nazione. Avvertiamo che i Concorsi, per i qua- li sono stati stanziati molti belli e ricchi premi, si chiudono il 28 febbraio. I la- vori che ci giungessero dopo quell'epoca non potranno partecipare al simpatico e benefico cimento. I NOSTRI CONCORSI Piaitt nuoi v TORTA DI MERLUZZO — Per 600 grammi di merluzzo già diliscato pren- dete 3 grosse patate farinose, due cuc- chiai di maizena sciolta nel latte freddo, 50 gr. di burro, un po' di buccia di l i- mone grattugiata, 3 uova intere, briciole di pane finissimo, mezzo litro di latte. Fate bol l ire il merluzzo dissalato e di- liscato e privato della pelle in acqua allungata con poco latte insieme alle pa- tate sbucciate. Quando i l tutto è tene- ro passatelo attraverso uno staccio ed im- pastatelo colla maizena, il latte e le uo- va, i l burro e la grattugiatura della buc- cia di limone. Ben incorporati gli uni agli altri ingredienti, ponete il miscuglio Pubbl. Aui Pref. N . 44372 - 27 XVI I -39 in tortiera burrata ed impanata e lascia- te rassodare. Quando sentirete che la torta si stacca dal fondo del recipiente deponetela sul piatto di portata. Avrete intanto frullato un uovo con un dito di marsala o più semplicemente con un dito di aceto bianco, un po' di pepe e di sale, e addensato a fuoco come una co- mune crema, la verserete sulla torta e ben caldo servite... e tutti gradiranno il non sempre gradito merluzzo. Cerbero Utilizzazeion die resit Cara Nina, sono abbonata da circa sei anni e spe- ro di esserlo sempre perchè la nostra « Cucina » mi è tanto cara e mi piace ogni anno di più. La leggo tutta col più grande interesse e tante volte avrei volu- to scrivervi per mandarvi anch'io qual- che ricetta, ma la mancanza di tempo ed altre circostanze mi hanno sempre indotto a rinunziarvi; questa volta mi decido perchè urva dei due concorsi da voi proposti tocca un tema molto uti- le e molto caro in casa mia: quello del risparmio, dell'utilizzazione degli avan- zi. In casa mia l'economia intesa come sforzo di evitare ogni sciupìo inutile, di utilizzare tutto ciò che è utilizzabile, è una specie di tradizione: quante volte ho visto mia madre o mia zia scorti- care pazientemente i gambi di cavo- lo e di carciofo per trarre il midollo o fare dei rammendi precisi come tessuti; quante volte l'ho fatto anch'io! Da bam- bina la nonna mi raccontava la leggen- da della Madonna che, durante il viag- gio in Egitto, scese da cavallo per racco- gliere una briciola di pane; da giovi- netta mi ripeteva che il superfluo si dà ai poveri, ma che mai, si fosse pure ricchissimi, possiamo permetterci di sciupar nulla di quanto ci dona la Prov- videnza; allevata a questo scuola, pote- te comprendere che mi faccia pena di vedere spesso sprecare tanta grazia di Dio, che, ben cucinata, potrebbe dare aei piatti di tutti i generi e per tutti i gusti. Ora poi, Finteresse stesso della Nazione, ben superiore a quello dei sin- goli, vuole che tutte portiamo il nostro piccolo contributo alla lotta per l'autar- chia; proviamoci dunque ad insegnare a qualche massaia inesperta come può servirsi di ciò che finora ha trascurato, nell'interesse della sua borsa ed anche — un pochino — della Patria. Eccovi alcune ricettine con le quali si possono utilizzare i cascami delle ver- dure e gli avanzi in generale : PASTA ASC I UTTA COL SUGO DI GAMBI DI CARCIOFO. — Molti, com- perando i carciofi, ne fanno togliere i 30
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