LA CUCINA ITALIANA 1940

R I CHARD ' G I NORI S E D E C E N T R A L El M I L A N O - V I A B I O U » NEGO ZI PRINCIPALI: M I L A N O , Co r so l i n o . l o . I S TORINO, Vio Roma, 15 - GENOVA Vis XX SttttMbr*. 3 <n .ro) B O L O G NA Vlo R i zzo l i , 1 0 FIRENZE, Vio Rondinoli, 7 « ROMA .Vio dai Triton», 177 - NAPOLI, Via Roma, 211 • SASSARI, Fiona Aiunl INOSSIDABILE Macchina moderna per fare la pasta in casa IMPASTA - SFOGLIA - TAGLIA Si v e nde nei principali negozi Catalogo gratis articoli utili par la casa GAVAZZENI- B e r g amo - Ca s e l la Posta l e 7 5 - C stato sciolto 1 /2 kg. di zucchero'. A se- conda se vi piace più forte o più dolce aumentare l'una o l'altra dose. Cor- dialità. ABB. DI S. LUCIA. — « Sakura », l'a- strologo misterioso del «Giornale della Domenica », mi incarica dirti che se tu solleciti l'oroscopo ma non ripeti la data di nascita che era scritta nella prima let- tera andata evidentemente sperduta, e non dai il tuo indirizzo, non può ac- contentarti. Bisogna che tu comprenda che le signore che desiderano esser in- formate gratuitamente sul loro destino sono diecine di migliaia e ogni ricerca astrologica è necessariamente lunga. Que- sto ti spieghi perchè la tua cartolina dell'agosto ha oggi soltanto una rispo- sta... indiretta. EUGENIA B. B„ Venezia. — Grazie degli indirizzi. Conservateci la vostra amicizia e continuate la vostra propa- ganda a favore della « Cucina ». ABB. 16149, Como. — Cara Signora, la vostra lettera cosi gentile è di quelle che si leggono... e si rileggono con pia- cere. Esse sono il più ambito premio per la nostra fatica. Vi ringrazio a nome di noi tutti. Circa le domande che mi ri- volgete, vi rispondo: per ora non si ha notizia dei lavori a cui alludete, e non vi è nessuna pubblicazione speciale. Se vi saranno informazioni di qualche uti- lità pubblica le avremo certo. Circa I'« ospite di riguardo » l'ipotesi 1 che ci ponete è un po' complicata. Se l'ospite è preannunciata, e la domestica è proprio... impresentabile, non c'è che da farsene prestare una da qualche ami- ca, o da assumerla li per lì, per qualche ora. Se neanche questo è possibile, bi- sogna spiegare con garbo all'ospite che si è in crisi di domestici, e prendere la cosa con disinvoltura. L'ospite, se è di spirito, sarà la prima a ridere con voi e a gareggiare di cortesia perchè il... servizio proceda con le minori compli- cazioni possibili. Sarà la figlia della pa- drona di casa, e se questa non ha figlia, sarà lei stessa che si alzerà, con la mi- glior grazia, per cambiare i piatti e por- gere all'ospite le pietanze. Ricambio i saluti a nome di tutti. ALA LITTORIA 94. — Sono proprie contenta della vostra collaborazione e vi lodo per la vostra buona volontà. Felice la Signora che ha una domestica così carina e così brava. Pubblicherò le ri- cette. Quanto allo scaldabagno, è un po' difficile dire quando e quanto si deve ridurre la fiamma. Se si trattasse di una pentola, tutte sappiamo che ap- pena spicca il bollore, il gas può esser ridotto a una fiammellina, perchè l'ac- qua continuerà a bollire; ma per uno scaldabagno è differente. Occorre che l'acqua venga caldissima fino all'ultimo, per potersi mischiare con quella fredda. Penso che l'altezza della fiamma debba esser commisurata gll'apertura del rubi- nina risponde EMMA R., Lodi. — Mi pare che sia in « Monna Vanna » che Maeterlink fa dire all'attor giovine sospirante: « i n fatto d'amore, tutto è stato detto da un pezzo » e non si possono creare espres- sioni nuove. La stessa cosa, ma non ri- guardo all'amore, aveva scritto prima di lui La Bruyère, quello dei « Caratteri ». Temo che altrettanto avvenga anche per molte ricette di cucina. Tutto, o quasi tutto, è già stato inventato. E la roba commestibile è sempre quella. Ecco per- chè non mi stupisco quando mi scrivete che qualcosa delle ricette che ci man- dano vi sembra vergato con lapis... co- piativo. Evidentemente vi sono delle col- laboratrici che si inspirano... ai classici, e ricamano poi secondo le loro ispira- zioni. Se andiamo bene a sceverare, an- che i musicisti più grandi si servono sem- pre delle solite sette note. L'importante è di vedere come le sanno adoperare. M. D. D., Messina. — E perchè no? Dateci dei consigli, se credete che pos- sano giovarci a qualcosa. GINEVRA A., Mantova. — Grazie per il fascicolo e per gli abbonamenti pro- curatici. Grazie per la promessa cortese di nuovi abbonamenti. L'Amministrazione vi spedisce un premio « To-Radia ». ANNA V. C., Vicenza. — Vi abbiamo accontentata, e abbiamo accontentato con voi molte altre abbonate che come voi desideravano caratteri più leggibili; e la fascetta intorno alla copia, per evi- tare che le figure della copertina si sciu- passero. Della Biblioteca Gastronomica sono ancora disponibili' i seguenti: Fi- siologia del gusto, Tavola del bambino, Tavola a buon mercato, Tavola della Sa- lute, Dolci, Paste asciutte, Diario della massaia (2 vol.), La vera Cucina Ita- liana (2 vol.), Vini e liquori. Ma qual- cuno sta per esaurirsi. Quanto alla « Cu- cina Italiana », vi assicuriamo che le copie per le abbonate partono dallo stabilimen- to tipografico regolarmente. Provvedere- mo a reclamare. Cordialità. CAMILLINA DI MILANO. — Non riesco a capire che cosa sia quello che galleggia sulla superficie del « curaçao » da voi fatto. Qualunque cosa sia, se è una polvere o comunque un corpo estra- neo dovrebbe rimanere nel filtro. Forse la carta da filtro non era buona? Per l'elisir di rabarbaro, si procede come per i normali liquori aromatici: 2000 gr. di alcool a 80, 120 gr. di polvere di rabar- baro. Lasciar macerare 8 giorni. Filtrare e unire a 1/2 kg. d'acqua in cui sia 57

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