LA CUCINA ITALIANA 1940

LA POSTA DI NINA I NO S T RI CON COR SI Pialli nuovi Sono cominciati ad affluire i lavori per il Concorso indet to dalla « Cucina I tal iana » per ricette di pietanza nuove, igieniche, poco costose, gradevoli. Ripet iamo che le ricette possono pervenirci ent ro il 29 febbraio c. a., e- che nessuna prescrizione è f a t ta circa gli ingredienti potendo la pietanza' essere di carne o di pesce, di legumi o 'di verdura : purché inedita e buona. Pr emi alle miglio- ri : un pacco di prodot ti al imentari S. A. PMli Bui toni di S. Sepolcro o un pacco di specialità « To-Radia » : creme, ciprie, ros- setti della S. I. Prodot ti Profumer ie e Igie- ne, specializzatasi nella cura della bellezza femminile CONIGLIO AL LIMONE Preparato il coniglio come di Con- suelo, ossia ben ripulito e lavalo, po- netelo in casseruola arrotolato su se stesso e tenuto stretto da una cordi- cella. yella casseruola deve entrare appena appena: spruzzatelo con un filetto di olio tanto da bagnare il fon - do della casseruola, insaporitelo con sale e pepe in polvere e un pizzico di droghe miste, e sopra al coniglio posa- te tre limoni divisi per metà colla parte succosa appoggiata alla carne. Ponete a fuoco e fette cuocere molto lentamente tenendo ben coperta la cas- seruola ed appoggiando un peso sul co- perchio. Dopo tre quarti d'ora di cot- tura rivoltate la carne togliendo i mezzi limoni che tornerete ad appog- giare poi sopra la carne rivoltata e se hanno reso poco sugo durante la pri- ma parte della cottura pungeteli colle punte di una forchetta. Dopo altri 20 minuti togliete i limoni schiacciandoli per fare uscire tutto il sugo e tagliate a pezzi il coniglio mentre terrete la salsa a fuoco bassissimo. Battete in- tanto due tuorli d'uovo con quattro cucchiaiate di latte ed unitevi 10 gr. di semi di anice. Mischiale nella salsa a fuoco frullandola vivamente perchè l'uovo non abbia a cuocere e ben me- scolata versatela sul coniglio prepa- rato iu piatto caldo da portata. G i u s e p p i na Verg'a Via V. E.. 6, Ar o s i er (Mi l a no) COSTOLETTI NE DI CAPRETTO AL MIO MODO •Li piccole costolette, ben battute ma non stracciate (è bene batterle colla lama di un coltello) si pongono in uri bagno di marsala aromatizzato da un bicchierino di cognac, dopo essere sta- te soffregate con uno spicchio d'aglio. Si lasciano in infusione pei• due ore, rivoltandole tratto tratto. Intànto si schiaccia nel mortaio uno spicchio di aglio, insieme a dodici pignoli e. a tre o quattro mandorle, e s'impastano con burro e qualche goccia di cognac. Si asciugano le costolette e, infarinate, si fanno friggere nel burro, mentre in un casseruolino si diluirci la pasta di aglio e pignoli col sugo della marina? ta, alla quale si uniranno sale e pepe- Fritte le costolette, si dispongono sul piatto che va in tavola e si coprono colla saporitissima salsa. Dom i t i l l a F e r r a r i o Co r so Ma g e n t a, 88 - Mi l a no INVOLT INI SORPRESA Prendete tutte le verdure che si possono trovare in questa stagione: cardo, sedano, carota, ecc. fatele les- sare, poi passatele all'uovo e al pane grattugiato, indi friggetele. Tagliale delle fettine di carne, lasciatele un po' in bagno nel succo di un limone, poi passatele all'uovo e al pane grattugia- to Mettere ora su ognuna di queste fettine un pezzetto di verdura già frit- ta, arrotolare la carne, chiudere ogni rotolino con uno stuzzicadenti indi friggere. Servire caldi, con una goccia di ace- to per ogni involtino. E' un fritto che si digerisce molto bene. A b b o n a t a N i c o t i na S e r e ni Via Ga r i b a l d i , 2 V i g n o la (Mod e n a) BISTECCA DI M IA INVENZIONE. .. ... o per lo meno da me creduta tale, non avendola mai trovata su nessun manuale di cucina, né avendola mai gustata da nessuna parte, e non essen- domi stata insegnata da nessuno. Si preparano un numero pari di fet- tine di filetto di bue, o di lombo di maiale, grandi e di forma perfetta- mente uguali. Battetele in ogni senso, non col batticarne che le appiattireb- be troppo, ma colla costa non taglien- te del coltello. Preparate un u n g u e n t o composto di burro rammollito, pasta di acciughe, fettine di tartufo tritate, Un pizzica di groviera grattugiato, e qualche goccia di cognac. Spalmate con questo unguento una fettina di c a r ne e s o v r a p p o n e te l'altra fettina che pre- merete bene sui bordi bagnati con al- bume di uovo in modo che durante la cottura non abbia ad uscirne il condi- mento, Ogni bistecca la si incartocci con cura in carta oleata e si saldino i bordi cori altro albume: si ponga il tutto in luogo fresco o meglio in ghiac- ciaia, per almeno mezz'ora. Intanto, in un padellino, coli'eccedenza del ripie- no, si pongano tre o quattro cucchia- iate di panna, un po' di droghe miste compreso il pepe- e si faccia scaldare il lutto lentamente a bagno-maria; u- nendovi uno spicchio di aglio diviso ili metà, una fettina di cipolla, e una foglia di lauro. Si conservi bollente la salsa mentre sulla gratella calda e a fuoco vivo si porranno le bistecche che dovranno cuocere un minuto e mezzo da una parte, e un minuto e mezzo dall'altra. Si dispongano le bi- stecche prestamente sul piatto di por- tata ben caldo togliendole dal cartoc- cio: si salino cori moderazione e si spruzzino di limone. Alla salsa si ag- giunga una cucchiaiata di cognac; si tolgano aglio, cipolla e lauro e ben ri- mestata e bollente si versi senza in- dugio sulle bistecche, nell'interno del- le quali il ripieno comincerà appena a fondere. Il miscuglio dei diversi in- gredienti ne fa un piatto gustosissimo. G i u s e p p i na Alber t - ini Via P a o l o An d r e a n i , fi - Mi l a no Utilizzazione dei resti I l concordo per la migliore utilizzazione dei cascami di cucina nella preparazione di vivande ha avuto un largo successo. Diamo qualcuna delle moltissime ricette pervenute- ci ment re lodiamo le aut r ici che dimostra- no così alacre spirito di iniziat iva S di t-.Gu- nomià ; qual i tà preziose in ogni massaia mo- derna. FRITTELLE DI FOGLIE DI CAVOLFIORE L e s s a r e le f og l ie i n t e r n e di un c a - vo l f i o r e, p a s s a r l e a'i s e t a c c io o a l t r i - t a t u t t o , i n s i e me a u n p u g n e t to di f a - g i o l i c o t t i : u n i r v i u n a f e t t a di s a l a - me e a b b o n d a n t e b e s c i ame l l a, p i u t t o - s t o d e n s a . S a l a r e c o n v e n i e n t eme n te e f o g g i a r e de l le f r i t t e l l e ohe b en i n f a r i - n a t e e p a s s a t e a l l ' u o v o, si f r i g g e r a n no a l l ' o l i o b o l l e n t e fino a d a r l o ro u n b e l co l o re d o r a t o. CROCCHETTE GIALLE Con poche c u c c h i a i a te di r i s o t t o a - v a n z a t o, un c u c c h i a i no di z u c c h e ro v a - n i g l i a t o, un p i z z i co di l i e v i t o, q u a l c he g r a n e l l i no di uva pass - i t a, o c a n d i t o a p e z z e t t i n i , d u e c u c c h i a i a te di f a r i n a di g r a n o e un t u o r l o d ' u o vo s a l a t o, f o r - ma r e de l le c r oc che t t e, che p a s s a t e a l - l ' a l b ume s b a t t u t o, si f r i g g e r a n no a l - l ' o l io b o l l e n t e. Se r v i r le c o s p a r se di z u c c h e ro v a n i g l i a to e c a l d i s s ime.

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