LA CUCINA ITALIANA 1940

Ascollando "Radio Sociale» àiùt&hmtà eAOJÙc to uno nuovo, lo ho 18 anni compiti, sono alta m. 1,63 e peso kg. 63. Mia sorella pesa kg. 56, è alta m. 1,58 ed ha 17 anni. Risposta. Grazie per l'abbonamento: apprezziamo il vostro delicato pensiero. Voi dovreste pesare kg. 57: solo 6 chili di più è facile smaltirli con un po' di movimento; vostra sorella dovrebbe pe- sare kg. 54; come vedete il suo peso è quasi giusto. CLARA M., Forlì. — Vi scrivo per chiedervi consiglio riguardo una fanciul- la che a parer nostro non è troppo svi- luppata e desidereremmo sapere che cu- ra dovrebbe intraprendere. Ha 14 anni e non è ancora sviluppata: pesa kg. 36 ed è alta m. 1,42; è stata sempre di sana costituzione, ma un po' minuta di ossatura. Risposta. Come è scritto nelle avver- tenze non posso indicare cure, nè pos- so rispondere a questioni mediche: io mi occupo semplicemente di estetica. Veramente la bimba pesa un po' troppo poco. Vi consiglio di farla visitare o co- munque chiedere il parere di un buon medico. GRAZIA. — La mia bimba ha 14 an- ni, è alta m. 1,42, pesa kg. 56. Ha svi- luppato la primavera scorsa. Dicono che questo poco sviluppo in altezza dipende dal cattivo funzionamento di certe ghiandole e si può fare una cura di ormoni; vi sarei grata se potreste indi- carmi uno specialista, volendocela con- durre durapte le vacanze di Pasqua. Risposta. Non è bene che le mestrua- zioni siano scarse; inoltre la bimba pesa un po' troppo, e questo può anche di- pendere da cattivo funzionamento del sistema endocrino. In Roma conosco dei bravissimi specialisti e potrei, in caso vi decideste a venire qui, raccomandarvi a loro. Stì verrete a Roma telefonatemi presso il Giornale e vi darò l'indirizzo. Scrivetemi comunque cosa desiderate fare. BUCANEVE. — Ho avuto anch'io oc- casione in casa della zia di leggere la tua interessante rivista. Ho vent'anni. Non ti chiedo consigli di' bellezza, ecc. Sono afflitta da una leggera imperfezio- ne; e cioè noi sono capace di pronun- ciare la lettera « r » il cui suono mi esce molto simile a quella della lettera « I ». Risposta. Ho interrogato un celebre chirurgo: non è possibile rimediare al vostro inconveniente con atti operato- ri: occorre solo una gran dose di volon- tà: esercitarsi continuamente per vin- cere questa vostra deficienza. Provate per qualche mese e scrivetemi il risul- tato. BARBARA LA BIONDA. — Ho 19 anni, peso kg. 62, sono alta m. 1,59. Vorrei conoscere il mio giusto peso. Risposta. Il vostro peso dovrebbe es- sere di circa kg. 55; fate molto moto e sorvegliate il vitto: alla vostra età non dovete privarvi di nulla, ma potete be- nissimo preferire la frutta ai legumi, ecc. MAR. MAR. Scrivere: Margherita Mareoaldi, «Cucina Italiana», Via Cassiodoro 15, Roma. La madre italiana non è soltanto una creatrice di bambini, ma una creatrice di «m i t i » : miti religiosi, morali, etnici, politici, sociali, artistici e storici che si compendiano in quello della Divina Re- dentrice, il più alto e nobile mito gene- rato da grembo di donna. E, come nelle mani della Madonna il nostro' popolo affida la sui anima e i suoi peccati, così nelle mani della pro- pria madre ognuno di noi affida le sue speranze, i suoi dubbi, i suoi timori per- chè sa di poter contare sulla dedizione di lei fino all'eroismo. Dell'immenso spirito di sacrificio della madre italiana abbiamo avuta un'altra prova durante una recente trasmissione di « Radio Sociale » : con voce commos- sa, l'annunciatore ha letto agli ascolta- tori la lettera di una donna del popolo che, prossima a divenir madre in diffi- cilissime condizioni, lanciava un dispe- rato appello chiedendo una preghiera per la salvezza della vita del nascituro e della sua. « Cara Radio Sociale — scriveva la gestante — tra pochi giorni sarò mam- ma; questa mia maternità doveva, a giu- dizio di molti professori, essere assolu- tamente interrotta pel mio stato di sa- lute. A ciò la mia coscienza si è ribel- lata ed ora attendo con tanta trepidazio- ne e paura l'evento. In questi lunghi me- si di infinite sofferenze fisiche e morali, la tua voce mi ha spesso rallegrato e por- tato un po' di sorriso al mio volto trop- po di frequente bagnato di lacrime! Ora mi rivolgo a te, perchè a tua volta ti rivolga a tutte le mamme che ti ascol- tano, acciò dicano una Ave Maria alla Vergine Santissima perchè voglia esau- dire il mio voto, che la mia creatura veda la luce e che non rimanga senza mamma! ». Dal cuore di ogni donna in ascolto s'è levala al cielo, tacita e implorante, la preghiera invocata: ce lo dicono queste due risposte, scelte a caso fra le centi- naia pervenute alla benefica « Radio So- ciale », risposte che pur nella umile sem- plicità della forma sono l'espressione massima del sentimento di sacrificio del- la donna italiana: «... sono una ragazza di quindici an- ni, figlia di un lavoratore... è inutile dirti con che piacerone ascolto le tua simpa- tiche trasmissioni... Appunto ascoltando una di queste ho accolto l'appello del- l'eroica donna che, prossima a divenir madre, avrebbe dovuto interrompere la sua maternità e pregava la cara Radio Sociale di dire a tutte le mamme che in quel momento erano in ascolto, di dire una preghiera, un'Ave Maria alla Madonna perchè il suo bimbo vedesse la luce del sole e non fosse privo della ma. dre. Ho pianto, sai? E la sera con le lagrime agli occhi e il cuore in gola pre- gai con tutta l'anima a Dio per essa e lo prego tutt'ora ». « Sono una vecchia mamma che con grande commozione he raccolto l'invoca- zione per una Ave Maria lanciata da quella giovane sposa che, anche a costo della propria vita, non vuol rinunziare alla gioia della sua maternità. Questo sentimento così subì me e da voi, cara Radio Sociale, trasmesso pure con tanta commozione, ci ha toccato nel profondo del cuore, ed è sceso come balsamo al nostro cuore di madri italiane che sen- tono e godono che altre ancora vi siano veramente e solamente madri! La pre- ghiera è stata innalzata stamane, accom- pagnata dalla Santa Comunione, all'altare della Vergine Santissima, che ci esaudirà, 10 sentiamo ». Commenti? No : guasterebbero. Ma vo- gliamo ricordare qui il gesto della famo. sa Madonna del Parto di Pier della Francesca che aprendosi la veste mostra 11 suo ventre dove già palpita una nuova vita. E due Angeli fieri e dolci, sorgen- do al suo fianco, aprono pesanti tendaggi come per dire: «Ec co la donna italiana, ammiratela, onoratela, amatela, venera- tela, questa grande creatrice di civiltà, questa divina collaboratrice della Natu- ra nella creazione del più mirabile stru- mento che Dio ha dato all'umanità per il compimento delle più nobili imprese «mane ». G. 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