LA CUCINA ITALIANA 1940

Ou — Capitate a proposito — mi dire Co. chi mentre mi seggo fra Maria Teresa e Folco, tutt'e due in attesa delle frittelle che l'Assunta sta per portare in tavola. Il mio vicino prosegue: —< Desideravo proprio sapere quale concetto vi siete fatta in una questione di attualità che Rosetta ed io conside- riamo da un punto di vista opposto. —• Sarebbe a dire? — Lo stipendio della massaia. — E in che cosa consiste la diver- genza ? — Ecco. Io trovo magnifica l'idea di poter dare, mese per mese, a mia mo- glie come compenso — certo inadeguato — della sua attività coscienziosa, intel- ligente, instancabile, una sommetta del- la quale lei potesse disposse a suo ta- lento. Rosetta invece trova che la pro- posta dello stipendio che ci arriva dal- l'estero come la diretta espressione dei « desiderata » di una femminilità intra- prendente, non merita nemmeno di es- ser presa in considerazione dalle mas- saie italiane. E perchè io l'approvo, la mia signora, quasi quasi piglia i cocci. Dovrebbe esser contenta, mi pare, di non avere un marito filisteo, avverso alle conquiste femminili... Rosetta, che gli ha empito il piatto di frittelle, gli sorride amorosamente. — Le conquiste che mi stavano a cuo- re: il tuo affetto, la tua stima, la tua fiducia e la tua solidarietà con le mie aspirazioni più care, le ho già fatte e spero di conservarle, anche attraverso le eventualità più contrarie della vita, co- me l'unica ricompensa per il mio attac- camento alla famiglia. Il resto non con- ta. E l'idea di ricevere un salario per le mie « prestazioni » da un marito « da. tore di lavoro » mi sembra troppo grot- tesca in astratto per poter essere tradotta in concreto. — Così parlò Zarathustra. — esclama Cochi a cui le discussioni eleganti non contrastano l'amore per le frittelle — Ed CAELZ ELASETICH per VENE VARICOSE,. FLEBITI, ecc. Nu<}vo tipo perfetto. Su qualsiasi misura, senza cucitura, morbidissime, riparabili, veramente curative, NON DANNO NOIA Gratis riservato: catalogo N. 16 opuscolo sulle varici, indicazioni per prendere da sè le misure Fabbrica di Calze Elastiche C. S. R O S S I uff, dir, di S. MARGHERITA L IGURE ora a voi, Friila. Siate terza « fra cotanto senpo... ». — Sarò terza per dichiararvi che que. sto argomento esorbita dalla mia com- prensione. — Perchè? — Voi sapete — tu specialmente, Ro - setta — a quale concetto di grandezza io associ il compito della massaia, quando è svolto con quello spirito di abnega- zione, con quel fervore di altruismo che, sia pure nell'ambito di poche stanzette, nel disbrigo dei lavori più umili, culmina talvolta nell'eroismo. Ora: che a que- st'opera sublime su cui s'impernia il be- nessere della famiglia si voglia dare un valore commerciale, mi sembra una pro- fanazione. — Dunque, voto contrario. — La questione è troppo complessa perchè si possa risolvere con un voto favorevole o contrario. Di fronte a una collettività femminile che proclama un suo nuovissimo diritto, pienamente con. sapeVole di esso e pronta a farlo valere, 10 rimango perplessa. Ma se non riesco a vedere in quella proposta una tardiva ma equa valutazione dell'opera della massaia, è perchè qualche nebbia passa- tista mi offusca la mente. Forse per... difetto costituzionale, rimango attaccata al « cliché » della massaia ottocentista : umile creatura senza pretese che, soffo- cando le aspirazioni ed i bisogni del pro- prio « io » , si faceva ultima in tutto e per tutto, come se unicamente dalle sue rinunzie, dalle sua abdicazione a qua- lunque privilegio, dipendesse la realiz- zazione di quello stato di euforia fami- liare che era il suo — spesso irraggiungi- bile — sogno. Essa non diceva: Do ut des, ma dava; generosamente, inesauri- bilmente, « dava » , solo per la gioia di dare... e qualche volta, a fondo per- duto senza che nessuno vedesse in que- sta sua esaltazione altruistica qualcosa di più del rigido, necessario adempi- mento di un dovere imposto alla donna dal si pronunziato dinanzi all'altare. — E voi siete ancora attaccata a questo sbiadito « cliché » di massaia di un'ar- rendevolezza supina? Mi stringo nelle spalle. —• Io non faccio che rievocare i fatti che hanno contribuito a formare in me 11 concetto della grandezza del compito della massaia. Rivedo donne da casa al lavoro, dall'alba sino a tarda ora, pa- ghe solo di potere addormentarsi serene nella certezza di avere prodigato con profitto le proprie forze nella loro fa- ticosa giornata... Madri « cucite » da una ansiosa passione al letto dei figli amma- lati; mogli dall'anima colma di tene- rezza pietosa per il marito che, nono- stante il suo fervore di lavoro, non ar- rivava a far fronte alle spese della fa- miglia... Come vedete, Cochi, fra questi elementi puramente ideali, l'idea, così freddamente pratica, dello stipendio, trova difficilmente posto. —< Quantunque — dice Rosetta rivol- gendosi al marito — tu la trovi ma- gnifica ! Cochi le porge la destra attraverso la tavola; mettendo in serio pericolo l 'e- quilibrio di un'oliera. — Sciocchina che sei! Ti contrariavo perchè a stuzzicarti mi diverto. Ma ti assicuro che questa questione d'avan- guardia, come la chiama Frida, mi la- scia indifferente. Vedi, Rosetta, noi ci vogliamo bene: abbiamo fiducia l 'uno dell'altro... siamo, si può dire, due anime in una sola-. Tutto il resto, come dici tu, non conta. Io non ti darò lo stipendio della massaia: ma ogni mese seguiterò a consegnarti il mio, fino a un cente- simo, perchè tu ne disponga con quel- l'assennatezza che per me ha ormai il valore di verità più che provata. E via via che i nostri figli cresceranno ed i loro bisogni si faranno più urgenti e più complessi, noi, d'amore e d'accordo, prenderemo abitudini più modeste, per ridurre le nostre spese personali. Tutto per le nostre creature, vero? Anche se per provvedere al loro mantenimento, ci si dovesse ridurre ad andare fuori con le scarpe rotte. Folco, un po' allarmato, salta giù dalla sedia, e va sotto la tavola a fare un so- praluogo alle scarpe dei genitori. Quan- do si è assicurato che per ora i piedoni del babbo ed i piedini della mamma so- no ben calzati, torna a sedersi a tavola e chiede un supplemento di frittelle. FRIDA pitiunii Roma - Corso Umberto, I • num. 300 p.p. (in prossimità di P. Venezia) - Tel. 681 -219 Calzature - Abbigl iamento P e l l e t t e r i a - O m b r e l l i • di Qkoh. Moda • 84

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