LA CUCINA ITALIANA 1941

i ! L i i M ¡ ; M i l p a r A U T A R C H I A A U M E N T A R E 4 n i m ia l d a c o r t i l e Tut te le famiglie italiane che vivono in campagna, e quelle che, pur stando in città, dispongono di uno spazio di terre- no, hanno il dovere d'impiantare un al- levamento di animali da cortile, onde po- ter disporre dei preziosi prodotti (carne, uova, grasso, ecc.) che tali allevamenti offrono, e che oggi massimamente s'im- pongono, non solo come alimenti di pri- mo piano, dal punto di vista nutritivo, ma anche come i migliori coefficienti del- l'economia nei consumi della carne bo- vina. L'allevamento, anche se limitato, deve essere fatto in modo razionale ed accu- rato. Polli Il pollaio ha una grande importan- za sulla buona riuscita di un allevamen- to di polli; può essere mobile o fisso. In ogni modo non deve contenere più di trenta galline. Le dimensioni devo- no esse, e adeguate al numero delle galline ricoverate: per trenta galline si calcoli al l ' inarca una larghezza di me- tri 2; una profondità di m. 1,80; un'al- tezza di m. 1,50. Il pollaio deve appog- giare su gambe in modo che, il pavimen- to non tocchi terra. Nell ' interno del pol- laio, sia ess:> mobile o fisso, si collocano i posatoi (striscie di legno larghe .10 cm.) ad una altezza di 80 cm. dal pavimento. Nel pollaio dovranno inoltre trovar pijsto i nidi per le uova per i quali potranno servire cassette di legno larghe 40 cm. e alte 1. 5 cm. Per trenta galline sono suf- ficienti tre posatoi lunghi due metri cia- scuno, e tre o quattro nidi. Sul pavimen- to si dispone uno strato di sabbia, che ogni mese dovrà essere cambiata. Due volte l'anno sarà bene imbiancare le pa- reti del pollaio. Nei nidi si disponga un po' di paglia. La più scrupolosa pulizia è necessaria per preservare i polli da malattie e da pa- rassiti. Esistono molte razze di polli che si possono dividere in due gruppi: razze da uova e razze da carne. Non è qui il casó di soffermarsi sulla loro classifica: noi consigliamo le razze comuni che rag- giungono ragguardevoli pesi e che of- frono uova in numero rilevante. Il cibo deve essere sano e variato. La produzione delle uova dipende soprattut- to dalla nutrizione. Per poter essere ve- ramente convenienti le galline devono avere una alimentazione composta di tut- ti gli elementi necessari per la forma- zione dell'uovo. Sarebbe bene alternare e variare gli alimenti vegetali (grano, gran- turco, avena, orzo, miglio, erbe di qual- siasi genere) con gli alimenti animali (insetti, ossa calcinate sul fuoco e pol- verizzate, gusci d'uovo, sangue d'anima- le, carne pestata, . ecc. I. Ad un pollo occorrono al giorno da .120 a 180 gr. di cibo misto, diviso in tre pasti (al mat- tino, poco dopo l'uscita dal pollaio; a mezzogiorno e alla sera prima che rien- tri nel pol laio). Il pasto del mattino do- vrà essere costituito, specialmente nel- l'inverno, da un pastone caldo; a mez- zogiorno sarà sufficiente distribuire ver- dura e pochi chicchi di granaglie; alla sera si somministrerà il pasto principale composto di grano, o avena o granturco. Tra gli alimenti vegetali sono ottimi anche i semi di girasole, le ghiande to- state al forno, sbucciate e tritate, le fo- glie di olmo e di tiglio finemente tritate, le patate cotte e sminuzzate, l'ortica, le barbabietole e le castagne d' India sbuc- ciate, lessate, tritate è lasciate immerse nell'acqua tre o quattro giorni. Anche le alghe marine sono ottime per i polli. Il pastone di regola- si fa a base di cru- sca alla quale si mescolano sangue di animali, patate cotte avanzi di cucina, foglie di olmo o di tiglio tritate. Un elemento da non trascurarsi è il sale, necessario per l'organismo. L'acqua per bere deve essere limpida e tenuta in vasi puliti. La riproduzione dei polli si ottiene sottoponendo le uova gallate per 20-24 giorni ad una temperatura di 40° centi- gradi. A questo provvede la chioccia con la covatura naturale, o l'uomo con le incubatrici industriali. Noi parleremo del- P P I I I P E R S I A NO - I N D I A VO r l i L L l AFGANISTAN - CARAKUL delle relative provenienze Manteil l confezioinat ai migl i ior pr ezi z T O F A N A R T m i ' O i r , A R n m i Corso Umberto (angolo San Claudio) • Roma la covatu/a naturale, più conveniente e più pratica per i piccoli allevamenti. La gallina che desidera covare, dopo avere deposto una quindicina di uova, rimane nel suo nido, rifiuta quasi completamen- te di cibarsi, tiene le ali larghe e basse. Per ogni gallina si pongano dalle 10 alle 15 uova in un paniere ripieno di pa- glia che si colloca in uno stanzino da te- nersi al buio, ed in luogo silenziosa, sa- no, temperato, ventilato. Quando due volte al giorno, sempre alla stessa ora, la chioccia va a mangiare, si procede alla pulizia del paniere eli- minando le uova che eventualmente si fossero rotte. Dopo quattro o cinque giorni si osservano le uova attraverso la luce e si eliminano quelle non feconde che si riconoscono facilmente. Dopo 20-21 giorni le uova si schiudono: può darsi che la nascita dei pulcini non si verifichi simultaneamente; in tal caso le- vare quelli già nati e portarli in altro locale mettendoli in un cestino ricoperto con lana; ciò allo scopo di evitare che la chioccia, prodigandosi esclusivamente ai pulcini nati, non trascuri le uova non ancora schiuse. Ai pulcini nelle prime 24 ore non de- vesi somministrare alcun cibo. Il primo pasto consisterà in mollica di pane ba- gnato nel vino o nel latte. Al quarto giorno si potrà incominciare a dare un impasto piuttosto duro di farina di gra- noturco ed insalata tritata. Verso il de- cimo giorno si comincerà a dar loro un poco di miglio ed al quindicesimo, gra- naglie alternate sempre ai pastoni di fa- rine e verdure. Nei primi 3-4 giorni i pulcini non devono bere. In seguito si badi che bevendo non si bagnino le zam- pe, essendo l'umidità assai perniciosa alla 101

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=