LA CUCINA ITALIANA 1941

La donna, nella sua missione di pa- drona di casa, ha sempre — per atavi- smo, o per istinto — una punta di inge- nua presunzione. Quante vol te si coglie a volo uno scambio di idee f ra amiche, in cui la spesa della conversazione è so- stenuta prevalentemente da un bilaterale auto-elogio! Inconsciamente, innocente- mente, si sprigionano conf idenze ammi rate sul la propria capacità. C ' è chi proclama di saper riuscire nella confezione della tal v i vanda, in un modo tutto suo; c 'è chi possiede il segreto per la conservazione di preziose derrate e, sopratutto, nel l 'ar- te di accogl iere e di festeggiare improv- visi ospiti, si va a gara con i program- mi ed i consigl i. Ma questo ciarl iero pa- negirico non sempre corrisponde esatta- mente alla ver i tà. Più di una petulante padroncina di casa è grandemente con- f u s a , quando l 'ospi te — da quel gentile spettro che era — si fa v i vo, in carne ed ossa, e suscita apprensioni, telefonan- do ve r so le 1 1 (nella sua qual ità di vec- chio amico), che è arr ivato, è di passag- gio, ed accetta volent ieri l ' invi to a co- lazione, fattogli gener icamente, per il passato. .. Questo avv i ene, naturalmente, nella giornata meno f avorevo l e; giornata senza carne e senza dolci, giornata in cui la piccola dispensa è rimasta sprov- v i s ta. La piccola dispensa non deve mai ri- manere sprovv i s ta; deve sempre of f r i re ciò che serve a mettere in opera una mo- desta ma ingegnosa perizia cuciniera. L a padrona di casa previdente, non si scompone; esclude l ' a f f annosa ricerca del- la ricettina diment icata, evita l ' intempe- st iva uscita, e la nervosa telefonata al forni tore. Nel la mensola delle « r i serve » (non accaparramenti, ma r i serve, che si r i fondono dopo ogni esaurimento) essa trova le scatolette al l ineate, che com- pongono un piatto f reddo, creano un tra- mezzo di ortaggi, improvv i sano un dolce a scelta. Le nostre grandi industrie ali- mentar ie, dei pesci conservat i, delle car- ni , dei legumi e delle f rut ta in scatole, o f f rono assort imenti merav igl ios i ,. capaci di togliere dal l ' imbarazzo qualunque si- gnora costretta a improvv i sare o a f ar improvv i sare un pasto. Queste fabbr i- che, squisi tamente ital iane, sono colon- ne impareggiabi li alle quali le signore debbono un ve ro culto di riconoscenza. Una mensa apparecchiata con accura- tezza, un v ino, non troppo comune e a- deguato alle v i vande. Un l iquore di mar- ca. ed una sigaretta profuma t a, saranno tutte cose previ ste, che non dovranno dare pensiero alcuno, anche se il tempo str inge — e daranno, invece, al l 'ospite — la sensazione d' essere stato davve ro sem- pre atteso. ACQUAMARINA A L E L I ' . —• Non si può dire che la apparecchiatura individuale, detta al l 'a- mer icana, sia caduta in disuso, Ma , evi- dentemente, incomincia a stancare. Quei rettangoli limitati hanno sapore di ripie- go, anche se sono finemente eseguiti. Mol t i, specialmente tra gli uomini, non li giudicano con simpat ia. E ' un sistema che conviene, e figura anche bene, in campagna, o per semplici colazioni, e per impianti di for tuna, nulla^ più. Res ta so- vrana della mensa ital iana, l ' ampia tova- glia dalle morbide pieghe. CH I CCO DI G R A N O . — Per lo più, due sorel l ine non vestono più ugual i, f ra loro. E ' necessario però evi tare le stona- ture tra l ' una e l 'al tra delle piccole guar- darobe. Spesso il tagl io resta il mede- s imo, mentre cambiano le tinte. L ' e f f e t to è più personale. Per l ' ins ieme delia mag- giore — ad esempio —• sta bene il color sabbia — per la piccina, il rosa — e via dicendo. COME L E ROND I N I . — Per una riu- nione di giorno (e tenendo presente che non si balla quest ' anno) è prefer ibi le l ' abi to di lana, a quel lo di seta. Rient ra maggiormente nello stile adottato in que- sto periodo, dalle Case di Moda. Tag l io netto e signori le, qualche accessorio ele- gant e: taschina r icamata, cinturina ori- ginale, gioiello di capriccio. Si curi mol- to la scelta delle calzature e l 'acconcia- tura dei capel l i. A. R I CH A R D - G I N O R I porcellane e terraglie da tavola S E D E C E N T R A L E : M I L A N O - V I A B 1 G L I 1 N E G O Z I P R I N C I P A L I : M I L A N O , C o r s o L i t t o r i o , 1 TOR INO, Via Roma, 15 - GENOVA V i a XX S e t t emb r e, 3 ( n e r o ) B O L O G N A , V i a R i z z o l i , 1 0 F I RENZ E, Via Rondinelli, 7 - ROMA Via del Tr i tone, 177 - NAPOL I, Via Roma, 211 • SASSARI, Piazza Azuni 11

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