LA CUCINA ITALIANA 1941
VtRCI NI A SA PIO. — Scusate anche voi, se non ho potuto rispondervi priva- tamente. I l imoni si conservano a lungo (6 mesi almeno) nettando bene la buc- cia e spalmandola con vaselina. Si avvi- luppano poi in carta e si dispongono en- t ro una cassetta di legno rivestita di car- ta ( internamente) e in cui sia della sab- bia asciuttissima. I l imoni non devono essere a contat to fra loro. Il picciuolo deve esser r ivol to in alto. Poiché i l imoni si alterano a causa di muf fe che si sviluppano sulla scorza, "vi è chi lava codesta scorza in acqua nel- la quale sia stato disciolto del l 'acido bo- rico, e poi appende i l imoni in un am- biente asciutto, «cucendo» l'apice con un f i lo in modo che il f rut to non tocchi niente e rimanga pendulo e isolato. MINA L. - Potenza. — Se non mi dite di che legno sono i vostri mobi l i, mi r i- mane un po' di f f ici le darvi dei consigli. Per quel li di rovere,'occorre una spazzo- la dura. o un pennello: asportate bene la polvere da t u t t i gli angol i; poi sciogliete un mordente adatto (qualunque droghe- ria medicinale ve lo darà) in alcool, e strof inate i mobi l i. Se vi è una parte che il tempo o il sole hanno più danneggiato, insistete nel l 'appl icazione della miscela. Dopo qualche giorno, quando la miscela è bene asciutta, lucidate con la cera e poi spazzolate energicamente. I vecchi mobi li di mogano, dopo es- sere stati bene pul i ti e spazzolati, ven- gono t rat tati con una emulsione formata da ol io al imentare e vino rosso, in parti ugual i. La lucidatura f inale rida ai mo- bi l i il loro antico aspetto di freschezza. Quanto alle macchie lasciate dalle mo- sche sui mobi l i, togl ietele usando il pe T t rol io oppure una f ine pol t igl ia formata da cenere di sigaro o amido, stemperato in olio. Si lava poi con acqua pura ed inf ine si lucida il legno con un panno. Grazie per i due abbonamenti. Spe- d i to il premio. CROTTA DI AL ICI . — Il caso su cui vorreste att irare l 'at tenzione delle let- t r i c i ' è certamente pietosissimo: ma non credo che sia possibile risolverlo nel modo che voi avete ideato. Ad ogni modo fa- vor i temi il vostro indi r izzo personale, e vi scriverò. ASTREA. — Bisognerà che abbiate pa- zienza f ino al prossimo mese. Le vostre domande sono mol te, e questa volta la Direzione non mi può dare che pochissi- mo spazio. Grazie per gli abbonamenti: spedito il premip. N. N. 1895. — E' appunto durante questo periodo, così cr i t ico che abbisogna- no alle donne coraggio e autc-vigi lanza. Interpel late un medico se i disturbi ci r- colatori sono sénsibili. Evitate cibi gros- solani e indigesti: e badate a evitare an- che cibi ingrassanti, se volete impedire la obesità, compagna quasi inseparabile del- la menopausa. ABB. VENEZ IANA. — Il sedano è diuret ico quasi quanto Vasparagio. Il cre- scione contiene dello ¡odio. Il cavolfiore è ricco di sostanze albuminoidi solforate, più del cavolo bianco. Quelle di Bruxel- les contiene calcio e magnesio. Se volete un elenco completo dei .pr incipi at t ivi più notevoli esistenti in t u t t i gli erbaggi d'uso comune scrivetemi l iberamente. ILÀ\ CUCIAN ITALIAAN D I R E T T O R E ATHOS GASTONE BANTI A N N O X I I L U G L I O N . 7 1 9 4 1 - X I X Abbonamen to annuo L. 8 . 30 Estero L. 15 Un num. et. 80 - Ar r e t r a to L. 1 Camb i amen to d ' i nd i r i zzo L. 1 Inserz ioni L. 4 al mi l l ime t ro o l t re la tassa erar iale de l l ' i . 80 per cento e imposta su l l eent ra le Di rez i one e Ammi n i s t r az i one: VIA CASSIODORO, 15 - ROMA Tel. 3 6 0 . 9 35 - C. C. P. 1 / 2 6 0 60 FRESCA, QUASSU! — Prendete due fogl ie di arancio amaro, due fogl ie di arancio dolce, due bucce di arancio fre- sche o secche (a cui avrete tol to la par- te interna) e, con un pochino di zuc- chero, avrete un the ot t imo e salubre. MASSAIA LUCCHESE. — Se avete un giardino un po' vasto, e se vi sono al tri giardini, o campi, o or t i, nelle vici- nanze, l ' impianto di un apiario è non sol- tanto consigliabile, ma prezioso. Sécon- do l 'Agenzia «Eco di Roma» c'erano, nel 1939, in Ital ia, 114.251 apicul tor i, con un totale di 623.325 alveari. Poiché la produzione fu di quintali 23 . 154 , 79 di miele e quintali 2062 , 59 di cera, la pro- duzione media di ogni alveare sarebbe stata di Kg. 3,64 di miele e di gr. 320 di cera. Non è mol to: ma più della metà degli alveari tenuti dai contadini sono di quel li pr imi t ivi. Se impiantate un al- veare razionale, vedrete che in pochissi- mi anni ammort izzerete la spesa, e do- vrete ottenere' almeno cinaue Kg. di mie- le al l 'anno. PINOTTA. j— Per le macchie d'ol io sui pavimento di legno, applicate carbonato di magnesia in polvere, o gesso, pure in polvere, f inché l 'untuosi tà non sia assor- bita. Comprimete la polvere assorbente con un ferro caldo. Per le macchie di in- chiostro. varecchina o sale di acetosella. Naturalmente dopo dovrete ridare l 'eu- caustico. RINA. — La saccarina è un prodotto chimico (sul f inide benzòica) ricavato dalla dist i l lazione del carbon fossile. E' 500 volte più dolce dello zucchero co- mune: ma non può adoprarsi che per uso farmaceut ico, o, su ricetta medica, dai diabetici ai quali l'uso dello zucchero è vietato. In altre parole: anche se r iu- sciste a procurarvi della saccarina, non l 'adoprate perchè il suo uso nella vita normale è severamente vietato dalla Leg- ge. a causa del dazio di fabbricazione che grava sullo zucchero. Nul la vieta, se vostro mar i to ha il diabete e se il me- dico lo ha autor izzato a comprare le compresse di saccarina, che voi adopriate una o due di quelle compresse per fare al vostro congiunto una .crema dolce. Agl i ef fet ti del sapore, non credo che la di f ferenza sia sensibile. Agl i ef fet ti della salute... Chi vi ha detto che la « saccarina » è un prodot to pericoloso per la salute? MIMA '149
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