LA CUCINA ITALIANA 1941

renckèvi m&iaiHgtùite m i - v V se sono sempre allegra? L'allegria mi mantiene -"^giovane! Però, quando mi tormenta un raffred- dore o qualche dolore reumatico, prendo subito l'Aspirina. Ma.... attenzione alla Ù i ù c t fàoyeb A S P I R I N A Il rimedio efficace nei raffreddori, nel reumatismo ecc. »vfclX. Autor. R. Pr«t. H 413«' XV* qua appena necessaria per la quantità di riso che mi occorre. Cuocendo, il riso assorbe l 'acqua, e quando questo è qua- si pronto lo getto nella pentola dove ci sono i ceci già in ebollizione, faccio fi- nire di cuocere e mando in tavola. I ceci preparati a questo modo sono buonissimi e sono certa che più di una massaia me ne sarà grata. Cesira Poni ved, Spinetta - Genova Br iosce r ipiene di carne Farina gr. 500; carne gr. 250; burro o strutto gr. 100; estratto pomodoro gr. 25; lievito gr. 25; uova 3; latte 1/4. Si prepara la farina sul tavolo e si fa in mezzo una piccola fontana, si -mette il lievito (di quello che si compra dal fornaio), s'impasta con un po' d'acqua sa- lata e il latte, il tutto tiepido, si lavora la pasta mettendo di tanto in tanto una spruzzatina di. farina sul tavolo, poi si mettono le 2 uova, uno alla volta, e il burri» o strutto un po' alla volta. Quando la pasta sarà bella liscia mettetela a lie- vitare in ambiente caldo e in un reci- piente unto d'olio perchè non si attac- chi. Si lascia cosi per due ore. Trascor- se le due ore si divide la pasta in parti uguali formandone tante palle un po' schiacciate. Si metta in ciascuna una manciata di carne e si chiuda girando in dentro l'orlo della pasta. Dopo si la- scia lievitare ancora fin quando siano au- mentate il doppio del volume. Si frig- gono in olio a calore non troppo alto. Ripieno ': Si macini la carne e si met- ta a rosolare con un po' d'olio o strut- to, con un po' di salvia, prezzemolo, ba- silico od altro aroma. Quando la carne sarà cotta si tolga dal fuoco e si metta l 'uovo rimasto dalla plasta, si rimetta nel fuoco (s'intende sempre mescolando) e si aggiunga una manciata di pane grat- tugiato. Si riempiono le briosce e si frig- gono a calore non troppo alto. Gina Melis Fegat ini r ivest i li Dose per 6 persone. Prendete 250 grammi di carne di ma- iale grassa e magra. Pestatela finemente condendola con sale e pepe in giusta mi- sura. Aggiungete uno spicchio d'aglio contuso e mescolate bene. A parte avrete a disposizione grammi 200 di fegato nero di maiale che taglierete a fette sottilis- sime, per traverso, dello spessore di ì cm. circa; le distenderete nel tagliere, condendole leggerissimamente con sale e pepe. Ciò fatto, frullare 2 uova in un piatto, aggiungetevi la salsiccia (la carne pesta può essere sostituita con questa) aggiungete grammi 75 di parmigiano grat- tato e mescolate ancora. Se troppo fluido il composto rassodatelo con un po' di fe- cola di patate sì che riesca più morbido delle comuni polpette o crocchette che dir si voglia. Allora con una forchetta confezionerete nel tagliere cosparso di fa- rina di fecola delle schiacciate di carne pesta pressoché identiche ed in doppio numero a ciascheduna fetta di fegato. Su ogni porzione di pesto vi adagierete una fettina di fegato e la ricoprirete con una porzione di composto e così via per le altre. Ora porrete 75 grammi di burro a disfare in una padella, possibilmente dì alluminio, dovendo sostenere una pro- lungata cottura, circa 20 minuti senza bruciare, e quando il burro è bollente ponetevi i pezzi dopo averli rivoltati in altra farina. Fateli friggere attentamente badando che non attacchino e che non brucino. Rivoltateli dopo rosolati da una parte, e rosolateli dall'altra. Nella padel- la, finito di friggere, vi sarà rimasto un po' di unto, e anche un po' di sugo di carne più o meno condensato o rappreso. Allora aggiungete 1/2 bicchiere d'acqua rimettendo al fuoco la padella, sì che il sugo di carne si disfaccia. Se avete fun- ghi secchi pronti e rammoliti, invece del- l'acqua adoprate l'acqua di questi, e ver- satevi anche questi, e dopo insaporati i funghi, versate un cucchiaio di marsala nella padella. Coprite per un minuto, e versate intingolo o intingolo e funghi nella frittura già disposta sul piatto di portata. Si può sostituire il fegato di maiale con quello di vitello, e la carne con quella di pollo, ma allora... T r i ppe d'agnel lo al marsala Ora che viene la strage degli agnelli sarà facile, specie nei piccoli paesi, pro- curarsi delle trippe d'agnello. Se non le potete avere pulite e bianche, lavatele bene, poi gettatele per alcuni momenti in acqua bollente, e con l'aiuto delle ma- ni, e con l'ausilio di un coltello pulitele bene. Quindi si tagliano a striscie sot- tili che getterete in un tegame che po- sto sopra un fuoco non troppo ardente, farà sì che emettano del succo che get- terete. Nel frattempo ponete sul fuoco 25 grammi di burro con un battutino ge- neroso di cipolla, aglio, carota, prezze- molo, sedano, timo, maggiorana ben tri- to con 30 grammi di lardone non ran- cido. Arrossato il battuto, gettatevi la trippa, condite con sale, pepe, spezie fi- ne e limone grattugiato. Lasciate che FIDANZAMENTO La signorina Marcella Pellegrini di Li- vorno si è fidanzata in questi giorni col N . U. Alfredo de Ciampis, dottore m legge, da Benevento. Marcella Pellegrini, fiore appena sboc- ciato al sole della vita, è figlia della no- stra fedele abbonata Margherita Pellegri' ni Ott e nipote della signorina Virginia Ott scrittrice livornese e nostra egregia collaboratrice. Ci è caro, perciò, annun- ziare il suo fidanzamento alle amiche del- la Cucina Italiana che avranno certo per essa un pensiero gentile. Dal canto no- stro, noi inviamo ai due felici promessi sposi auguri sinceri, fervidissimi. 16

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