LA CUCINA ITALIANA 1941
Anche amme t t endo che, sul pr i nc i p i o, essi non diano alla luce che 6 con i g l i e t ti in media (ma sono di sol i to a lmeno o t t o) si avranno nel per iodo di 12 mesi una vent i na di con i g l i, che non saranno co- stat i se non le spese i n i z i a l i di imp i an- to, e che pot ranno man mano esser... t r ado t t i in a l t r e t t an ti ar rosti e in a l - t r e t t an te ut i l i ss ime pel l i. Abb i amo r i pe t u t amen te spiegato come si conc i ano le pel l i dei con i g l i : abbiamo dato, sul modo di cuc inare la carne di questo rodi tore, una quan t i tà di r i ce t- te. Ma siccome abbiamo nel corso di que- sto a r t i co l e t to c i t a to anche il « con i g l io l esso», desider iamo spiegare che il bol- l i to di con i g l i o, senza valere na t u r a lmen- te il cappone lessato, è buoni ss imo: e che il « brodo » nel quale è stato co t to il con i g l io è sapido, s t imo l ante, e salu- bre come il brodo del pol lo. Da un con i g l io adu l t o, del peso di 3 ch i l og r ammi, si hanno: Carne disossata . . . . gr. 1 . 560 Cuore, po lmon i, fegato ci rca » 180 A l t r i visceri non u t i l i zzab i l i che come c ibo (crudo) per le gal l ine che ne sono gh i ot t i ss ime » 4 90 0 s s a » 2 8 0 • Pel le col pelo . . . . » 4 25 Evaporazione, perdi ta ' del sangue, escrementi » 65 f Qi('C)Titó di Rosetta gr. 3 . 0 00 In sostanza, da un con i g l io di 3 0 00 g r ammi si hanno 1840 grammi di carni u t i l i zzab i l i : il 61 per cento ci rca. !.. A. BROMI Mesi e mesi sono trascorsi da quan- do Rosetta ci ha lasciat i. Sconvolgendo la sua v i ta, il dolore l 'ha spinta lontana. Mesi e mesi. Un ' e t e r n i t à, per me 1 Part i ta Roset ta, l ' or t i ce l lo che era og- ge t to di tante sue cure, è r imasto abban- donato. I nuovi i nqu i l i ni lo hanno la- sciato c.ompletamente in bal ia dei loro f i g l i uo l i : due robusti ragazzi che hanno nel sangue il fuoco dei pu l edri di razza, e cor rono e sal tano — di rei quasi scalpi- tano — nel ter reno che, amorosamente co l t i va t o, produceva, in un passato re- cent i ss imo, le verdure necessarie al con- sumo del la f ami g l ia di Roset ta. I due vandali hanno por t a to la deva- stazione in quel piccolo chiuso, pr ima t an to r idente. Tu t te le p i ante sono sta- te sbarbate, o calpestate. I rami dei gio- vani mel i e dei peschi che Rosetta aveva f a t t i piantare con la cer tezza di poter raccogl ierne i f r u t t i , sono stati t roncat i. La v i te del la pergola, cara per la sua ombra al le nost re sieste pomer i d i ane, in- t r ist isce sot to le scosse d'una corda che f unz i ona da al talena. Presto seccherà. La conigl iera che una f emmi na pro l i f i ca po- polava di graziose best iole dal pelo ar- gentato, il pol laio, orgogl io di Rosetta per la fecondi tà del le bel le gal l ine di razza l ivornese, non sono ormai che un ammasso di rete metal l i ca sconquassata, e di pali d i ve l t i . Il chiuso da cui Bela- Bela, la mansueta capret ta bianca, spor- geva il musino per r icevere le carezze di Fol Co, trabocca d'erbacce e d ' i mmond i - zie. Del v i a l e t to che divideva in due l ' or t o, non c 'è p iù t raccia. La ghiaia se n'è andata nei t i r i del la balestra per i Si può lavare bene in cucina ? S ì! ... In cucina o t t e r r e te vasel lame, bi cchier i, posate lucide b r i l l an t i , me t t endo un cucch i a io di « NATROS iL 100 » nel l 'acqua calda con cui lavate: le vost re pentole di a l l umi n io saranno pu l i te, l ucen t i e ben sgrassate se per lavarle userete « NA T ROS IL 1 0 0 » ( a l l ' I % ) . Si può lavare bene senza sapone? Sì ! ... I vost ri s t rof i nacci e t u t t a la biancher ia di casa sa- ranno sempre candidi e pu l i t i ANCHE SENZA SAPONE se li laverete col « NATROS IL 102 » (sciogl iendone un cucchiaio da tavola per ogni l i t ro d ' acqua ). I NDUSTR IE CH I M I CHE DOTT. BASL I NI M I L A N O - Via Luigi Vitali, 1 - M I L A N O A G E N Z I E E D E P O S I T I I N T U T T A I T A L I A qual i i vet ri del le mie f inest re sono il bersagl io pre f er i t o. Se io azzardo qua l - che r imos t ranza, i due balest r ieri mi f an- no le boccacce. Non li ho mai degnati di un sorriso, quei due demon i e t t i. Nem- meno un saluto di convenienza è stato scambiato f ra me e la madre loro, una piccola signora apat ica, f uma t r i ce ar rab- biata di s igaret te. La memor ia di Rosetta e dei suoi cari — salda compag i ne di tenerezza e d' intesa f ami l i are — sta fra m e e gl i est ranei che hanno preso il loro posto. M i par di veder la, la mia bionda v i - cina, andare di proda in proda per la quot i d i ana raccol ta del le verdure. M i par di r i ud i re la sua voce, quando mi -_hia- mava perchè ammi rassi la grossezza dei suoi cavoli e la f i nezza dei suoi pisei . i. La r ivedo a co l l oqu io col vecch i e t to al quale veni vano a f f i da t i i lavori p iù pe- sant i , discutere di semente e di conc imi con la serietà di un ' au t en t i ca massaia r u- rale. — Bisogna p r odu r r e! -— mi diceva con un ' enfasi che mi faceva sorr idere. — Nemmeno un pa lmo di ter reno deve r i - manere i n f ru t t uoso. L ' or t i ce l l o, i n f a t t i , era pingue. Anche lungo il mu ro di c i nta, le piccole prode si st r ingevano l 'una a l ' a l t ra senza re- spi ro, gl i ag l i e t t i accanto al le c i po l l i ne, il bassi l ico al prezzemo l o, il radicchio al sedano e al le carote. Come avrebbe i n- tens i f i cato il suo lavoro, Roset ta, ora che gl i or taggi, p iù fac i l i a t rovarsi e meno costosi, hanno acqui stato un ' impo r t an- za p r emi nen te nel la nostra a l imen t a- zione. Essa avrebbe f a t to di quel pez- ze t to di ter ra un piccolo o r to model le, degno di essere preso in considerazione al Concorso che l 'Opera Naz i ona le Do- polavoro del la nostra Provincia ha orga- n i zza to per incoraggiare il sorgere e il d i f f onder si de l l ' or to domest i co e f avo- r i rne il mi g l i oramen t o. Un bisogno innato di economia f ami - l iare sor ret to da l l ' amore al lavoro, aveva sp i nto la mia giDvane vicina a r i t rar re l u t t o l ' u t i le possibi le dal pezze t to di t er - reno annesso al la sua caset ta. Ciò che tante massaie faranno d i e t ro l ' i nc i - t amen to del la propaganda autarchi ca, Rosetta l 'ha f a t to spontaneamente, qua- si associandosi, cor-, ispi rata prev f ggenza, agl i scopi ai qua l i mi ra oggi il Concorso dei Dopo l avoro di L i vorno per l ' or to di guerra. Per quan to non assuefat ta al la f a- t ica dei lavori or t i co l i. Rosetta ha zap- pe t t a t o, sarchiato, semi nato t rap i antato, i nna f f i a to con zelo instancabi le, non cu- randosi dei segni che quel la inconsueta a t t i v i tà impr imeva nel le sue bel le ma- nine di massaia c i t t ad i na. Fat iche per- dute. L' incoscienza di due mone l li ha f a t to di auei pochi me t r i Quadrati di ter ra, resa feccnda da una volenterosa massaia, un angolo pieno di squal lore. Del l 'opera di Rosetta resta il segno solo dent ro di me: nel r icordo ch ' io ser- bo. sempre p iù s t ruggente e caro, del la mia povera amica lontana, lontana. FRIDA 172
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