LA CUCINA ITALIANA 1941

Cuore di vitello in gratella MA R F I SA P E TT - Trieste — Non mi sorprende che non abbiate mai cucinato il cuore di vitel lo o di bove. Per il solito si crede che questo viscere sia coriaceo, e si preferisce lasciarlo in pasto alle ci- vette dei cacciatori. Ma tale convinzione è errata. Fatene l'esperienza. Se vi ca-, pita un bel pezzo di cuore di vitel lo, ta- gliatelo a fett ine sottili, mettetelo in una terrina, conditelo con olio, sale e pepe, e cosi lasciatelo per circa un'ora. Al l 'ol io di oliva potete sostituire quel lo cosi det- to di mandorle che si trova ora in com- mercio. Ormai l'uso di questa sostanza si è generalizzato. E, anche voi, potete ricorrervi. Le fett ine di cuore di vitel lo si cuociono in gratella, su carbone dolce bene acceso. Come contorno tutto è buo- no: patate, passati di verdura, ol ive; in- somma quello che preferite, e che potrete cucinare servendovi dell 'olio di mandor- le, a cui ho accennato più sopra. Il quale può anche servirvi per friggere in una casseruolina piccola piccola — della mi- sura, minima — un mezzo cervello per il vostro ammalato. Si capisce che dovrete friggere due o tre pezzetti alla vol ta; ma il cervel lo riuscirà croccante e dorato co- me quello fri tto in padella. S T E L LA DEL M1ND I NO Le tue lettere, traboccanti di passione materna, mi hanno commossa e intenerita. Com'è toccante il pensiero di una massaia che, pur trepidando per i giovani figli com- battenti -— ambedue volontari! — è tut- ta intesa ad abbellire la propria casa af- finchè, al loro ritorno, essi possano tro- varla più accogl iente! Anche alla cucina volge cure inconsuete, questa mamma incomparabile. Essa cerca di completare la propria esperienza culinaria per met- tersi in grado di preparare dei buoni boc- coni pei due reduci adorati. lo sono piena di ammirazione per te, Stel la, dacché so quale sublime scopo ab- bia la tua ansia di nozioni gastronomi- che. E vorrei proprio esserti di aiuto in questa tua missione! Chiedimi tutto quello che vuoi, senza timore di stan- carmi. Appena mi sarà possibile, ti ri- sponderò direttamente. Ora non sto be- ne. Pazienta un poco. E quando scrivi ai tuoi figliuoli, unisci coi tuoi baci i miei più cari saluti, lo sono una sconosciuta ade cata di te !... Per questa supposizione do- vrei farti da lontano gli occhiacci! Del ' t uo silenzio sei già perdonata. E' stato un po' troppo lungo; è vero. Ormai ave- vo perso la speranza di ricevere tue no- tizie. Ecco, invece, la tua lettera cosi af- fettuosa e cara che leggerla è stata per me una gioia. Certo più lieta sarei stata cucina per essi: ma, per me, è come se li cono- scessi. Nessun combattente è ignoto al cuore di una mamma italiana. A B B O N A TA DI S A M P I E R D A R E NA Una frase della tua lettera mi ha piace- volmente sorpresa. Tu scrivi: — Come da tuo consiglio, abbiamo un bellissimo OLIO autarchico, con ap- parecchio «olis» da 50 gr . di ol io rica- vate 500 gr. di ol io L. 14, franco, con istruzioni e r icet ta. D i t t a DEL FIOR E « C . cas. Pos t. 140, Q BOLOGNA List ini grat is - Agenti per zone l ibere al levamento di polli, conigli ed oche... — Sai che questa notizia mi ha fatto un gran piacere? Quando so che un mio consiglio è stato apprezzato e seguito dalle abbonate, ne provo una sodisfazio- ne grande. Nel tuo caso poi i miei sug- gerimenti sono stati fecondi di vantaggi materiali così notevoli, che ne sono in particolar modo lusingata. Ti spedirò al più presto quanto desi- deri. L I S E T TA DI A N C O NA — Dunque hai creduto che io potessi essermi dimenti- SIATE PREVIDEMTI8 ! ! tenendo sempre in casa qualche scatola di combustibile so- lido di sicurezza IVI E T A in tavolette. Sostituisce anche il gas nei periodi di eventuale sospensione. Presso i grandi Magazz ini ed il Vostro Droghiere I N V E S T I G A Z I O N I Informazioni private - Indagini delicate - Rintracci ovunque Istituto Nazionale «I.N.I.C.» - ROMA - Piazza di Spagna 72-a se mi avesse recato quel tale nnunzio... Ma perchè disperare? L'attesa fino ad og- gi delusa può essere appagata in un futu- ro più o meno prossimo« La descrizione della gita che hai fatta a L. in compagnia del tuo sposo mi ha commossa, Tu sei una gran cara donnina, e io ti auguro tutto il bene possibile. Quanto a tuo cugino, inviami pure tutto quello che vuoi. Leggerò con pia- cere e poi ti darò il mio modesto giu- dizio. Poche franche parole Mol te abbonate mi hanno in questi ultimi tempi pregata di rispondere di- rettamente alle loro richieste: ed io ' le ho di buon grado acontentate, lieta, co- me sempre, di poter dimostrare il' mio interessamento alle amiche della Cu- cina. Qualcuna di quelle abbonate non ha mancato d' inviarmi un cenno di riscon- tro con una sollecitudine che mi ha fatto molto piacere. Al t re invece, ossia le più, non si sono fatte vive. Perchè? Le mie lettere non sono arrivate a destinazione? O le destinatarie hanno creduto che non valesse la pena di accusarmene ricevi- mento? Quest' ultima ipotesi 'ha un contenuto di rimprovero del quale non si può farmi carico. Perchè, se è un dovere per me rendermi accessibile ai desideri delle ab- bonate, mi . sembra un diritto sapere se la mia premura per esse sia accetta e so- pratutto utile. Con questo non intendo obbl igare le abbonate con le quali sono entrata od entrerò nel futuro in corri- spondenza diretta, a profondersi in su- perflui e stucchevoli ringraziamenti. Mi preme solo di stabilire, con poche fran- che parole, un principio di cortesia, sen- za tuttavia pretendere che ad esso le ab- bonate s informino nei nostri rapporti e- pistolari. Comunque, il mio interessamento per esse non verrà mai meno. E « questo ffe suggel ».... FRIDA 232

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